Svezzamento e pianeta

I cibi che scegliamo, e come li mangiamo, hanno un impatto sul nostro ambiente. I nutrienti che offriamo ai nostri bambini e alle nostre famiglie influenzano non solo la loro salute, ma anche la salute del pianeta in cui viviamo. Un’alimentazione sana deve avere un impatto ambientale il più basso possibile, deve cioè essere sostenibile. Il cibo riveste un ruolo fondamentale nell’inquinamento ambientale, in particolare per la sua produzione, ma a incidere sono anche imballaggio, trasporto, stoccaggio, preparazione e smaltimento.


I nostri sistemi di produzione ci mettono a disposizione molto più cibo di quello di cui abbiamo bisogno, a discapito della disponibilità idrica, della fertilità del terreno, della biodiversità e del clima. Stiamo utilizzando più risorse di quelle che abbiamo a disposizione.

Attraverso la scelta di ciò che mettiamo nel piatto, possiamo salvaguardare il pianeta. L’allattamento al seno rappresenta una scelta sostenibile, di riduzione degli sprechi ed ecocompatibile, come proposto dal tema per la Settimana Mondiale dell’Allattamento 2020 “L’allattamento si prende cura del pianeta”. Un recente studio58 ha dimostrato come l’allattamento al seno possa proteggere il pianeta con il suo basso impatto ambientale a zero rifiuti; non solo, contribuisce alla crescita di una popolazione sana utilizzando zero risorse rispetto alla produzione di alimenti per infanti.

A gravare sull’ambiente è in particolare l’allevamento animale, che richiede grandi quantità di risorse alimentari, idriche, di terre e genera emissioni di gas serra importanti.


La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha stimato che il consumo della carne nel nostro pianeta è in continuo aumento. Nella seconda metà del Novecento il consumo globale di carne è aumentato di 5 volte!

Come consumatori possiamo fare la differenza e giocare un ruolo importante. Come cambiare?

  • Riduciamo il consumo di carne e prodotti caseari nella nostra quotidianità e scegliamo carne da allevamenti a basso impatto. Fa bene all’uomo e anche all’ambiente.
  • La Dieta Mediterranea, rispetto ad altre diete, ha un impatto ambientale minore.
  • Sfuggiamo ai prodotti processati e ultraprocessati che richiedono l’uso di energia in più per essere prodotti.
  • Evitiamo lo spreco alimentare. La FAO stima che 1/3 del cibo prodotto al mondo viene sprecato. La “sindrome della buona madre”59 descrive la necessità di fare la scorta perché nelle nostre case ci sia sempre qualcosa da mangiare. Pensiamo a quante offerte ci travolgono al supermercato: 3x2, compri 2 paghi uno… Sarà capitato a tutti di acquistare più del necessario, accecati dalle offerte, per poi arrivare a buttare e sprecare perché non ci accorgiamo della scadenza del prodotto.
  • Compriamo cibi locali, evitando soprattutto quelli che arrivano per via aerea. Più il produttore è vicino al consumatore, minore è l’impatto sull’inquinamento per il trasporto dei prodotti. Perché il cibo deve fare il giro del mondo prima di arrivare sulle nostre tavole?
  • Mangiamo pesce da pesca sostenibile.
  • Aumentiamo il consumo di cibo prodotto con rispetto dell’ambiente (biologico).
  • Facciamoci un bell’orticello, se possibile.
  • Stiamo attenti all’imballaggio e preferiamo frutta e verdura sfusa al posto di quella confezionata.

Svezzamento: un affare di famiglia
Svezzamento: un affare di famiglia
Vera Gandini
A mangiare bene si impara da piccoli.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti.Un libro per riflettere (anche) su quello che portiamo in tavola e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. In una fase così importante e delicata come lo svezzamento, ogni genitore si interroga sul ruolo dell’alimentazione nella crescita del proprio bambino e si propone di utilizzare la modalità migliore, ma è solo grazie a osservazione e partecipazione che il bambino ci farà capire quando è pronto a iniziare, quando avrà fame e quando sarà sazio.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti. I bambini, infatti, ci osservano quando facciamo la spesa, quando cuciniamo, quando mangiamo, e l’esempio è, anche in questo caso, fondamentale.Lo svezzamento rappresenta quindi un’occasione per riflettere su quello che portiamo sulle nostre tavole e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. Le scelte alimentari dei primi anni di vita non influiscono esclusivamente sulla crescita e sulla salute a breve termine, ma si riflettono sul benessere delle età successive.Il libro Svezzamento: un affare di famiglia di Vera Gandini fa suo il motto “impariamo a mangiare bene da piccoli per stare bene da grandi”. Conosci l’autore Vera Gandini è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Pediatria. Ha conseguito il Master di secondo livello “Alimentazione ed educazione alla salute” presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.Promuove la prevenzione attraverso l’alimentazione e l’educazione a stili di vita sani, orientando le famiglie verso scelte consapevoli fin dalle prime età della vita.