Come un arciere raddrizza la sua freccia, così il saggio raddrizza il suo pensiero instabile e oscillante, che è così difficile da controllare, così difficile da trattenere.Sayagyi U Ba Khin
capitolo viii
Ansia e consapevolezza
Secondo il punto di vista di Christine Barois, l’ansia è accettabile quando costituisce la risposta a un evento stressante. Diventa invece patologica quando genera un’incapacità funzionale e una sofferenza costante, legata all’anticipazione e all’amplificazione mentale di eventi negativi o pericoli imminenti che potrebbero presentarsi (oppure no).
Riportando l’attenzione al qui e ora, la pratica della consapevolezza ci libera gradualmente dall’ansia. Attraverso la pratica impariamo a osservare le nostre paure, e a considerarle per quello che sono: un campanello d’allarme inviato dal nostro corpo. Non dimentichiamo che questo è stato programmato, milioni di anni fa, per sfuggire agli attacchi dei predatori. La paura era (ed è tuttora) un’emozione indispensabile per allertarci e permetterci di sfuggire al pericolo. Quando siamo spaventati, il nostro corpo si prepara alla fuga. Tutti i muscoli sono pronti. Se siamo vittime di un’aggressione, scappiamo o ci battiamo. Quando l’aggressione è verbale e avviene in un contesto come quello lavorativo o quello familiare, non possiamo metterci a correre (anche se non sarebbe affatto una cattiva idea!) né venire alle mani. Questo, il nostro cervello, lo sa bene; il nostro corpo, invece, si prepara a rispondere alla minaccia, e a noi tocca tenerlo a bada, soffocandone le reazioni. Il risultato? Una bella dose di frustrazione.
Che dire allora di quando l’aggressione non è né fisica né verbale, ma solamente immaginaria? A tutti noi è già successo di innervosirci immaginando una conversazione o un’interazione non ancora avvenuta, oppure una passata, immaginando le risposte che avremmo potuto o dovuto dare. Questo accade perché il nostro corpo reagisce a ogni tipo di aggressione, sia essa reale o immaginaria.
Rimanendo saldamente ancorati nel qui e ora, risparmiamo moltissime energie che potremo utilizzare in mille altri modi.
Mindfulness per genitori
Claudia Porta
Suggerimenti ed esercizi per praticare la consapevolezza in famiglia.Una guida per allenare la consapevolezza e vivere con maggiore serenità, lucidità ed equilibrio il rapporto con i propri figli.
Essere un genitore consapevole è la chiave per vivere relazioni autentiche e appaganti con i propri figli.In Mindfulness per genitori, l’autrice Claudia Porta vuole fornire un aiuto concreto a tutti i genitori che desiderano rafforzare questa consapevolezza, senza dedicare necessariamente tanto tempo alla meditazione: ogni occasione, infatti, è buona per praticare la mindfulness e sviluppare quell’atteggiamento che consente di vivere il quotidiano con serenità, lucidità ed equilibrio.Uno strumento utile per affrontare quelle situazioni che sembrano sfuggire al controllo, come i capricci dei bambini piccoli, gli attriti con i figli più grandi, le difficili relazioni in famiglia, e ritrovare la pace e lo stato di grazia nel quale si sente di non avere bisogno di un motivo per essere felici.Un libro scorrevole e di facile lettura, che suggerisce esercizi da fare da soli o con i bambini, per godere appieno degli innumerevoli benefici che questa pratica riesce a dare.
L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti.
Conosci l’autore
Claudia Porta è autrice, blogger e insegnante di yoga e di meditazione. Dal 2007 vive in Provenza e cura il blog lacasanellaprateria.com. Organizza anche corsi di yoga e meditazione guidate.