La saggezza popolare lo suggerisce da sempre: prima di reagire, meglio contare fino a dieci. Se siete riusciti a farlo in qualche occasione saprete senz’altro che questo è un ottimo consiglio. Le reazioni istintive sono quelle di cui spesso ci pentiamo. Meglio lasciare che le acque si calmino, per vedere con chiarezza il fondale e poter gestire la situazione con maggiore sangue freddo.
Ma tra il dire e il fare… c’è di mezzo un mare in tempesta.
Per quanto tutti sappiamo che nella maggior parte delle situazioni è bene non reagire “a caldo”, spesso nel momento in cui avremmo bisogno di contare fino a dieci, semplicemente ce ne dimentichiamo. Questo saggio consiglio ci viene in mente solo dopo. Quando, pentiti dei nostri gesti o delle nostre parole, vorremmo poter tornare indietro e cambiare le cose.
Come possiamo riuscire a seguire questo saggio consiglio anche nei momenti di maggiore tensione?
La risposta è semplice: con la pratica. A forza di praticare la consapevolezza, a forza di osservare le sensazioni e di vederle comparire, poi sfumare lentamente, si impara a non reagire subito, oppure a non reagire affatto. A cosa serve reagire a una sensazione, chiedeva il Buddha, quando sappiamo benissimo che questa passerà?
Senza arrivare ai livelli dell’Illuminato, trarremmo tutti un gran beneficio dalla nostra pratica se imparassimo a non reagire almeno alle sensazioni sgradevoli.