capitolo 48

Apprendere attraverso il tatto

O

ffriamo al bambino una tavola che contiene superfici ruvide e lisce da toccare. A sinistra della prima tavola c’è una carta vetrata grossolana e a destra una carta molto liscia, così che al tatto il contrasto diventi molto netto. Poi proponiamo un’altra tavola che presenta alternativamente dieci sezioni della stessa ruvidità e levigatezza, e in seguito offriamo una tavola in cui c’è una gradazione di ruvidità. A sinistra c’è una carta vetrata molto ruvida, che è la più ruvida, e poi una carta vetrata sempre meno ruvida, in modo che il bambino senta sei53 intensità di ruvidità. Offriamo anche una gradazione di levigatezza, iniziando con una superficie leggermente ruvida, quasi liscia, e poi via via sempre più liscia, fino ad arrivare all’ultima superficie molto liscia. Le “tavole tattili” le definiamo materiale fisso. Le superfici ruvide e lisce sono fissate alle tavole.

Offriamo al bambino lo stesso materiale come sei coppie di tavolette sciolte. Questo materiale viene steso su un tavolo e l’esercizio consiste nell’individuare le coppie toccandole e riconoscendo le superfici identiche. Questo esercizio viene svolto con gli occhi bendati e il controllo dell’errore è visivo, perché quando il bambino apre gli occhi vede la differenza tra i grani più grandi della carta vetrata ruvida e quella fatta di carta vetrata più fine. Si offrono anche pezzi di cuoio, marmo, ferro e quasi tutti gli oggetti che sono stati utilizzati per aiutarlo a prendere coscienza del suo senso termico54. Non è necessario lavarsi le mani per sentire la ruvidità o la levigatezza sulle prime due tavole tattili55 ma per le altre è necessario lavare, sfregare e massaggiare le mani per acquisire la leggerezza del tocco. Sulle prime due tavole si tratta solo di riconoscere la superficie. Per la gradazione, si tratta sempre di diverse intensità di ruvidità e levigatezza.

Non proponiamo al bambino lo studio delle differenze di dimensioni56 all’età di tre anni. Viene proposto quando il bambino sa scrivere, di solito tra i quattro e i cinque anni. Tutti gli altri materiali sensoriali vengono proposti prima. Tuttavia, questo si rivolge solo a un bambino più sviluppato. Non sappiamo perché sia così. Per distinguerli, abbiamo realizzato ogni serie con un colore diverso.

Ad occhi chiusi, il bambino deve riconoscere l’impressione che gli danno questi oggetti. Se prende in mano due oggetti, deve riconoscere quello più spesso, quello più piccolo e tutte le altre qualità che emergono. Gli altri che guardano non devono fare rumore poiché con il rumore o le risate influenzano il bambino che fa l’attività, il quale inconsapevolmente diventa più sensibile al pubblico che ai suoi sensi. In tal caso, la sua percezione non sarà chiara. Alcuni cilindri sono così simili tra loro che è difficile distinguerli. Questo è un esercizio sensoriale, non un esercizio di memoria muscolare. Le mani devono essere tenute separate e non vicine, in modo che ogni oggetto sia percepito da una sola mano. I contrasti sono più facili da trovare con il tatto. Il bambino deve cercare di distinguere le qualità in modo sensoriale e non con la memoria muscolare, perché quest’ultima è molto più facile.


Questo materiale non viene utilizzato per offrire al bambino la nomenclatura. Gli viene presentato quando già conosce i nomi. Se i cilindri colorati vengono sovrapposti l’uno all’altro, danno un’impressione migliore delle loro differenze. I cilindri possono essere disposti in molti modi diversi: da grandi a piccoli, uno accanto all’altro o anche uno sopra l’altro. Quando si classificano i cilindri gialli si nota una progressione armoniosa. Quando i cilindri verdi sono classificati, sembrano sproporzionati. Se si accostano tre cilindri della stessa altezza si può notare la differenza di sezione.


Questo materiale offre al bambino molti problemi matematici. A volte il bambino esamina i cilindri per vedere se hanno qualcosa in comune. Vede che alcuni cilindri sono simili nello spessore e che altri sono diversi. Vede anche le differenze di diametro. Si tratta di un esame più scientifico dei cilindri rispetto a un’impressione sensoriale meramente casuale. Quando il materiale viene consegnato al bambino, egli si confronta con le differenze. Quando inizia a confrontarsi con queste differenze, una per una, comincia a vederne la relazione.

Lezioni dall'India 1939
Lezioni dall'India 1939
Maria Montessori
Lo sviluppo creativo del bambino. 75 lezioni in italiano tenute da Maria Montessori durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, che spaziano dalla psicologia all’uso dei materiali.