Note del curatore

Nel 1982, quando stavo seguendo il programma AMI Training of Trainers, la mia mentore Pearl Vanderwall – che era stata seguita da Maria Montessori in quella che allora era Ceylon – mi presentò una piccola valigia molto consumata, chiusa da una cerniera e da un minuscolo lucchetto. Un po’ cerimoniosamente, aprì la valigia e ne estrasse con molta cura un fascio di pagine ingiallite, ciclostilate. La carta era fragile e le parole erano sbiadite. Il frontespizio recitava: Conferenze tenute dalla dott.ssa Maria Montessori durante un corso di formazione a Londra, nel 1946. C’era anche menzione di un misterioso Intr. Regtr. Nr. 220723 e l’avvertenza: “Copyright esclusivo posseduto da Association Montessori Internationale”. Queste conferenze inedite erano come una vecchia e dimenticata miniera d’oro, raramente esplorata ma forse in grado di celare un tesoro. Nei venticinque anni successivi a quel momento, i miei primi sospetti si sono dimostrati veri. Si trattava di una miniera d’oro, ma le conferenze dovevano essere estratte, raschiate e approfondite per rivelare la loro ricchezza. Non erano sempre di facile lettura: nel lavorare sul testo ho cercato di mantenere la loro forma originale, preservando il ritmo e il tono delle parole di Maria Montessori, il che significa a volte conservare la struttura sintattica originale e, a volte, una sua traduzione approssimativa. Queste pagine, quindi, potrebbero non essere stilisticamente perfette, né in inglese britannico né in inglese americano, ma spero che diano al lettore la stessa sensazione che ho provato io, ovvero quella di ascoltare la voce di Maria Montessori. È una voce matura, la voce della dottoressa Montessori nel 1946, sei anni prima della sua morte. Mentre si leggono queste conferenze, si sente che ha girato il mondo, dall’Argentina all’Australia, dall’India agli Stati Uniti, e ha osservato con attenzione e rigore scientifico un’immensa quantità di cose, in particolare le scoperte in merito al bambino e allo sviluppo umano fatte a San Lorenzo. Nel 1946, Maria Montessori è del tutto sicura di sé e sicura di ciò che sta dicendo, eppure la sua voce è anche quella di una donna un po’ turbata perché è stata fraintesa più e più volte.


In queste lezioni rivolte agli studenti Maria Montessori esprime il proprio punto di vista, usando le parole come mazze e ripetendole a fini enfatici – come se sperasse che forse questa volta qualcuno capirà, forse questa volta qualcuno seguirà davvero i suoi suggerimenti. La sua è la voce matura di una donna che ha dedicato la propria vita a un’idea e che forse sa che non le è rimasto molto tempo. Quindi in queste trentatré conferenze non usa mezzi termini. È una donna dell’età moderna, che fa riferimento alle tendenze proprie dell’Inghilterra del dopoguerra, nonché alle – allora contemporanee – ricerche e teorie nell’ambito della psicologia infantile. Parla per esperienza, non basandosi su un’ideologia o una posizione intellettuale o politica, bensì sulla saggezza maturata in una vita trascorsa esplorando non solo la prima infanzia, ma l’intero sviluppo umano: l’infanzia, gli anni della scuola elementare e l’adolescenza. Usa le proprie parole come armi per incitare ed entusiasmare. Paragona i vivaci mercati di Madras e Bangalore al più composto stile di vita britannico, con infermiere in divisa, carrozzine e asili nido sterilizzati. Definisce le tate inglesi “le peggiori del mondo”. Usa intenzionalmente metafore scioccanti per stimolare i suoi studenti (sapendo che la traduzione è sempre approssimativa) dicendo ad esempio: “…il parto non è un’operazione. In un caso si rimuove un tumore, in un altro si mette al mondo un bambino. Il tumore viene messo in acqua, il bambino in una cesta”. Nella stessa conferenza, dopo aver paragonato un neonato che fa il suo primo bagnetto a “un pezzo di carne dal macellaio”, dice esplicitamente di essere contro l’idea che un bambino nasca all’ospedale.


Ma a prescindere dalla sua tendenza all’iperbole, dal linguaggio espressivo e dalla sua tendenza alla narrazione (che ovviamente dimostra che è una vera insegnante), resta il messaggio di fondo: la sua profonda e incrollabile convinzione che i neonati siano “la speranza del nostro futuro”.


La prima edizione delle Conferenze del 1946 è stata duplicata da un nuovo processo Photostat, che richiede che il libro sia tenuto lontano dalla luce per evitare che il testo sbiadisca, ed è significativo che si sia compiuto questo sforzo proprio per riportare alla luce queste lezioni. Niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza la collaborazione di moltissime persone, per cui grazie a tutti i membri dello staff dell’AMI (Association Montessori Internationale), a Sandra Girlato e Renilde Montessori per la loro attenta lettura e i loro ponderati suggerimenti, e alla psicologa Silvia Dubovoy, che mi ha aiutata a comprendere i termini subconscio, inconscio e conscio. Infine, vorrei ringraziare la Montessori-Pierson Estate e la Montessori-Pierson Publishing Company per avermi affidato questo prezioso progetto.


Annette Haines
2012

Lezioni da Londra 1946
Lezioni da Londra 1946
Maria Montessori
Raccolta delle lezioni tenute a Londra nel 1946 diventate le basi dei corsi 3-6 dell’Association Montessori Internationale. Una pietra miliare nel mondo della pedagogia. Quello del 1946 fu il primo corso di formazione tenuto in Europa da Maria Montessori, dopo il suo lungo esilio in India durante la Seconda guerra mondiale.Lezioni da Londra 1946 raccoglie le lezioni, appunto, tenute a Londra sei anni prima della sua morte, in cui la famosa pedagogista parla con la saggezza di chi ha trascorso una vita a studiare non solo la prima infanzia, ma l’intero sviluppo dell’essere umano.Queste conferenze rappresentano una pietra miliare nel mondo della pedagogia, essendo diventate le basi dei corsi 3-6 dell’AMI, l’Association Montessori Internationale. State attenti – l’animo di un bambino è come uno specchio brillante sul quale ogni respiro può creare un’ombra.Maria Montessori L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Maria Montessori è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo.