appendice

Le scuole Montessori

Cosa cercare in una scuola Montessori

Poiché il nome Montessori non è mai stato protetto da copyright, esiste una vasta gamma di scuole che si definiscono Montessori e può essere difficile sapere quali stiano applicando i principi e le teorie di Montessori in modo genuino.

Ecco dieci cose da cercare.
  1. La scuola promuove una comprensione pratica e concreta del mondo con materiali tangibili. I bambini fanno scoperte da soli toccando, esplorando e lavorando con materiali solidi e belli.
  2. I materiali sono disposti sugli scaffali ad altezza di bambino. Le attività sono belle, presentate in modo attraente su vassoi o cestini, senza parti mancanti.
  3. Vi sono gruppi misti per età: da 3 a 6 anni, da 6 a 9 anni, e da 9 a 12 anni. 
    I più grandi sono d’esempio e aiutano i più piccoli.
  4. Il tempo di lavoro non è strutturato. I bambini sono liberi di scegliere su cosa lavorare e liberi di farlo senza interruzione per un periodo ideale di tre ore.
  5. I bambini sono felici e indipendenti.
  6. Le verifiche sono poche o inesistenti. L’insegnante sa quali attività vengono padroneggiate dal bambino, perciò non è necessario fare delle verifiche.
  7. L’insegnante ha completato un programma accreditato di formazione Montessori.
    Io prediligo l’Association Montessori Internazionale perché è l’organizzazione formativa che la famiglia Montessori fondò per mantenere la validità dei corsi.
  8. L’insegnante parla in modo rispettoso ai bambini e li guida, incoraggiandoli ad essere intraprendenti nel trovare le risposte alle proprie domande: “Non lo so, scopriamolo insieme!”.
  9. L’apprendimento naturale è favorito rispetto a quello tradizionale. L’insegnante non sta in piedi di fronte alla classe dicendo ai bambini cosa è necessario che sappiano; i bambini sono liberi di esplorare e di fare scoperte da soli in modo naturale.
  10. La scuola tratta ogni bambino come individuo unico e al contempo si preoccupa di osservare tutti gli aspetti del suo sviluppo (sociale, emotivo, fisico, cognitivo e linguistico).

Come si svolge una tipica giornata in una scuola Montessori?

Per un genitore può essere difficile capire come possano esserci trenta bambini in una classe Montessori, tutti al lavoro nello stesso momento su argomenti e materie diverse.
Mi viene spesso chiesto: “Come riesce l’insegnante a gestire tutto questo?”

Ecco un’immagine di come funziona in pratica.

Prima che la giornata abbia inizio, l’insegnante Montessori ha preparato la classe.
Le attività sono allineate sugli scaffali ad altezza di bambino e suddivise per argomenti, con i materiali organizzati in modo meticoloso così da preludere gli uni agli altri, costruendo passo passo un’abilità dietro l’altra. In classe l’insegnante osserva i bambini, vede cosa sta imparando ciascuno di loro e cosa riesce a padroneggiare, presentando la lezione successiva quando si accorge che il bambino è pronto.

Se camminassimo per una classe Montessori, vedremmo un bambino che lavora sulle sue abilità matematiche, un altro impegnato in una attività linguistica e altri due che magari completano un progetto insieme. L’idea è che il bambino possa scegliere da solo su cosa desidera lavorare.

In una classe Montessori si trascorre meno tempo sul “controllo della massa”, come far stare tutti seduti ad ascoltare la lezione o mandare i bambini in gruppo al bagno. Questo dà all’insegnante più tempo per focalizzarsi sull’osservazione e l’aiuto.

Poiché i bambini in classe sono gruppi misti per età, i più grandi possono aiutare i più piccoli. Quando i grandi spiegano qualcosa ai piccoli consolidano il loro stesso sapere, inoltre i più piccoli imparano anche solo dall’osservazione dei più grandi.

Forse potremmo temere che, con tutta questa libertà, il bambino trascuri alcune aree di apprendimento. Se questo succede, l’insegnante capisce se dipende dal fatto che non sia ancora pronto e gli offrirà attività magari più accessibili o accattivanti per lui, mostrandogliele in un modo diverso per seguire i suoi interessi.

L’approccio Montessori va bene per ogni bambino?

Spesso ci chiediamo se il nostro approccio sia adatto a tutti i bambini o solo a quelli che sono in grado di pianificare bene, che sono indipendenti o sanno stare seduti tranquilli a lavorare.

1. L’approccio Montessori funziona con diverse tipologie di apprendimento?
Ho scoperto che il nostro metodo va bene per tutti i bambini. I materiali offrono opportunità di apprendimento visuale, uditivo, cinestetico (attraverso il tatto) e verbale, perciò sono allettanti per bambini che apprendono in modi diversi.

Alcuni imparano osservando, altri facendo. I bambini non devono essere “indaffarati” tutto il tempo: sono i benvenuti se vogliono osservare l’attività degli altri. Può capitare che imparino così tanto attraverso l’osservazione che nel momento in cui scelgono di provare anche loro quella stessa attività la sappiano già fare quasi al meglio. Alcuni imparano di più con l’azione diretta, ripetendo di continuo fino a che non diventano padroni dell’attività scelta. Entrambe le tipologie si trovano benissimo in questo tipo di ambiente, nonostante i loro diversi stili di apprendimento.
2. Il bambino deve essere in grado di pianificare?
Pianificare la propria giornata è qualcosa che i bambini Montessori imparano a fare col tempo. Nei gruppi dei più piccoli, seguono i loro interessi e ritmi naturali. Man mano che crescono, piano piano costruiscono la propria capacità di pianificazione a piccoli passi.

Alcuni hanno bisogno di una guida maggiore rispetto ad altri. Un’insegnante Montessori esperta dovrebbe essere un’abile guida per i bambini che hanno bisogno di maggiore assistenza con l’organizzazione del lavoro.
3. E se il bambino ha bisogno di muoversi molto?
Un approccio Montessori può essere l’ideale per i bambini che hanno bisogno di muoversi. Quando entriamo in una classe Montessori, di solito si resta sorpresi dalla sua atmosfera tranquilla, i bambini sembrano concentrati sulle attività senza che l’insegnante debba urlare loro di calmarsi.

Tuttavia notiamo anche che i bambini sono liberi di muoversi per la classe, osservare gli altri e andare in bagno quando serve. Una gran quantità di movimento è inoltre legata alle attività stesse, perciò il metodo Montessori si rivela perfetto per chi ha bisogno di muoversi.
4. Il metodo Montessori si sposa con il nostro approccio genitoriale a casa?
È un metodo che va bene per tutti i bambini, ma alcuni potrebbero trovare i limiti della classe troppo costrittivi, mentre altri considererebbero le libertà in classe troppo permissive.

Credo che il nostro approccio funzioni meglio quando il bambino sperimenta a casa un atteggiamento simile, in cui i genitori lo rispettano ma stabiliscono anche dei chiari limiti; e il bambino impara a convivere con essi.

Come si passa a una scuola tradizionale dopo essere stati in una Montessori?

I genitori temono spesso di trovarsi, a un certo punto, a dover passare alla scuola tradizionale.

Viene spontaneo pensare:
come si abituerà mio figlio a dover ascoltare l’insegnante che impartisce la lezione a tutti? Come seguirà il programma stabilito, anziché il proprio?
E come resterà tutto il tempo seduto?
I bambini di solito passano senza problemi da una scuola Montessori ad altre. In genere sono molto indipendenti, rispettosi e sensibili verso gli altri bambini (capacità molto utili quando ci si trasferisce in una nuova scuola).

Ho sentito un bambino che diceva: “È facile, devi solo fare quello che dice la maestra”.

In un altro caso, un bambino era stato in una scuola Montessori fino alle superiori;
le sfide maggiori da affrontare furono:
  1. chiedere se poteva andare in bagno
  2. non poter cercare informazioni durante le verifiche se non sapeva le risposte, in quanto abituato a cercare la soluzione da solo.

Un’altra famiglia aveva trovato divertente il fatto che i bambini della nuova scuola dovessero sempre alzare la mano per chiedere all’insegnante se qualcosa era da studiare per l’esame. I bambini Montessori sono abituati a imparare perché amano farlo, non perché devono sostenere un esame.

Il bambino piccolo Montessori
Il bambino piccolo Montessori
Simone Davies
Crescere un essere umano curioso e responsabile.La guida per trasformare la vita con i bambini piccoli in momenti ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche. È ora di cambiare il modo in cui guardiamo ai bambini piccoli.Utilizzando i principi educativi di Maria Montessori, Simone Davies ci mostra come trasformare la vita con i vivacissimi bambini piccoli in momenti appaganti per tutti e ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche per ogni aspetto della vita con i piccoli, il libro Il bambino piccolo Montessori vi spiegherà come: mantenere la compostezza quando vostro figlio non ci riesce e stabilire limiti con amore e rispetto; organizzare la casa e liberarsi del caos; creare attività Montessori adatte a bambini da uno a tre anni; crescere bambini curiosi e desiderosi di imparare, che amino esplorare il mondo che li circonda; vedere il mondo attraverso gli occhi del bambino piccolo e restarne sorpresi e deliziati. Spero che gli insegnamenti della mia bisnonna trovino il modo di entrare in ogni famiglia attraverso questo bellissimo libro, fonte di ispirazione e ricco di consigli pratici.Carolina Montessori Conosci l’autore Simone Davies è un’insegnante Montessori dell’AMI (Association Montessori Internationale), ed è anche autrice di The Montessori Notebook, il popolare blog e profilo Instagram in cui offre consigli, risponde a domande e organizza laboratori online per i genitori di tutto il mondo.Nata in Australia, vive ad Amsterdam con la sua famiglia, dove organizza corsi genitori-figli nella sua scuola Montessori, la Jacaranda Tree.