capitolo 6

Quando il bambino sa più di voi
cosa sia meglio per lui1

Se una sciocca mamma rana dicesse ai suoi girini nello stagno: “Uscite dall’acqua, venite a respirare l’aria fresca, divertitevi sul tenero prato e diventerete tutti piccole ranocchie forti e sane. Venite, mamma sa cosa è meglio per voi!” e i girini cercassero di obbedirle, questo significherebbe senza dubbio la loro fine.


Eppure è così che molti di noi provano a crescere i figli. Siamo impazienti di vederli diventare cittadini intelligenti e laboriosi, con belle maniere e un buon carattere. Perciò, impieghiamo il tempo e la pazienza correggendoli, dicendo loro di fare questo, di non fare quell’altro, e quando vogliono sapere e chiedono: “Perché mamma?”, non ci fermiamo a cercare di scoprire come mai interferiamo, ma invece li scoraggiamo con un: “Mamma sa cosa è meglio!”

Siamo proprio nella stessa condizione della rana sciocca, se solo riuscissimo a rendercene conto! La giovane vita che cerchiamo di forgiare non ha bisogno di essere forzata e spremuta, non le serve di essere corretta o che le si indichino le sue mancanze per sviluppare la propria intelligenza e il proprio carattere. La natura bada ai bambini nello stesso modo in cui pensa a trasformare un girino in una rana quando è il momento.


“Ma”, sento già ribattere, “lasceremo che i bambini facciano ciò che vogliono? Come sanno ciò che è meglio per loro se non hanno nessuna esperienza? E chissà che giovani selvaggi diventeranno se non insegniamo loro le buone maniere…”, al che risponderei: “Avete mai dato ai vostri figli la possibilità, anche solo per un giorno, di fare come desiderano senza interferire?”


Provate e resterete sorpresi. Osservate come qualcosa catturi il loro interesse. Forse vi hanno visto girare una chiave nella serratura e vogliono farlo anche loro, o aiutarvi a spazzare, o solo creare divertenti piccoli schemi con dei sassolini sul pavimento ordinato, e di norma direste: “Non disturbare, vai a giocare con i tuoi giocattoli!”

Ma oggi date loro la chiave, cercate una piccola scopa perché possano spazzare, lasciate i sassolini sul pavimento e osservate quanto li assorbono. Spesso per i bambini non è abbastanza fare le cose una o due volte, ma ripetono la stessa semplice azione ancora e ancora, finché sembrano aver soddisfatto una qualche urgenza interiore. Resterete sorpresi di vedere come si tengono lontani dalle monellerie quando possono impegnarsi con qualcosa che li interessi davvero.


Se però interferite con impazienza e fermate le occupazioni in cui sono assorti, distruggerete la concentrazione e la perseveranza – lezioni impagabili che il bambino insegna a se stesso –, resterà insoddisfatto e pieno di un senso di delusione e agitazione, ed è molto probabile che trovi uno sfogo in qualche marachella deliberata.


Ma quali sono le difficoltà che temiamo tanto se non correggiamo i bambini piccoli? Diciamo che lo facciamo per il loro bene, e perlopiù ci crediamo sul serio. Ma è strano vedere quanto spesso ciò che consideriamo il loro bene coincida con quello che è più comodo per noi. Siamo così indaffarati con il nostro lavoro di rane adulte da dimenticare che i girini hanno un loro lavoro da portare avanti: il lavoro di crescere per diventare uomini e donne.

Ed è un lavoro che solo loro possono fare. L’aiuto più grande che noi adulti possiamo offrire è quello di farci da parte e renderci conto che i bambini sono liberi di svilupparsi a modo loro. D’altro canto, rischiamo di rendere il loro lavoro molto difficile. Se insistiamo nel dire: “Le mamme sanno cosa è meglio” e cerchiamo di formare l’intelletto e il carattere in crescita dei bambini secondo i nostri criteri, riusciremo solo a distruggerne l’autodisciplina; manderemo in frantumi la loro capacità di concentrazione se tenteremo di focalizzarne l’attenzione su argomenti a cui non sono ancora interessati, e se insistiamo con troppa durezza diventeranno bugiardi.


Ma se cambiamo del tutto il nostro atteggiamento e diciamo a noi stessi: “Mio figlio sa cosa è meglio per lui. Certo, devo assicurarmi che non corra pericoli, ma anziché tentare di insegnargli a modo mio è meglio lasciare che viva la sua piccola vita a modo suo!”, allora forse, se osserviamo con attenzione, impareremo qualcosa sui modi dell’infanzia.


È una maniera nuova di guardare al problema della responsabilità che grava con pesantezza su molti genitori. Chi ha cercato di apprendere i modi dell’infanzia dai bambini (anziché dalle proprie idee di adulto) è rimasto davvero sorpreso dalle scoperte fatte. Vi è poi un punto sul quale tutti concordiamo: i bambini vivono in un mondo di interessi tutti loro, e il lavoro che fanno deve essere rispettato, perché sebbene molte delle loro attività possano sembrare senza scopo a noi adulti, la natura le utilizza per i suoi fini: sta costruendo la mente e il carattere del bambino proprio come fa con le sue ossa e i suoi muscoli.

L’aiuto maggiore che si può dare a un bambino è la libertà di proseguire a modo suo nel lavoro che si è scelto, perché in questa faccenda vostro figlio sa più di voi cosa sia meglio per lui.

Maria Montessori parla ai genitori
Maria Montessori parla ai genitori
Maria Montessori
Il pensiero montessoriano spiegato alle famiglie.Scritti di Maria Montessori specificamente rivolti a un pubblico di genitori per sostenere il loro ruolo fondamentale nello sviluppo del bambino. Maria Montessori parla ai genitori riunisce undici conferenze e articoli di Maria Montessori specificamente rivolti a un pubblico di genitori, scritti apparsi in inglese e mai tradotti in italiano.In essi si chiariscono i punti essenziali del suo pensiero riguardo al ruolo fondamentale dei genitori nello sviluppo del bambino. Il libro include anche una breve biografia della celebre pedagogista.Un testo indispensabile per chiunque si interessi del metodo montessoriano. Rispetto alla questione sociale del bambino, gli errori sono dovuti a uno sbaglio di fondo. Si tratta di riformare i riformatori: noi tutti dobbiamo cambiare. Noi siamo gli adulti e il bambino dipende da noi; le sue sofferenze, a dispetto delle nostre buone intenzioni, provengono da noi. Se, per un errore da parte nostra, questi mali si producono, allora è necessario che l’atteggiamento dell’adulto sia riformato.Maria Montessori Conosci l’autore Maria Montessori è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo.