capitolo 2

Maria Montessori e la tecnologia

Maria Montessori era tenuta in alta considerazione dai principali scienziati e tecnologi del suo tempo. Fra i suoi sostenitori troviamo nientemeno che Thomas Alva Edison, probabilmente il più celebre tecnologo e imprenditore dell’epoca e Alexander Graham Bell, che nel 1913 con sua moglie Mabel fondò la Montessori Educational Association nella loro casa a Washington, DC. Più tardi Albert Einstein fu un sostenitore della Dottoressa e si diede da fare per portare le sue idee negli Stati Uniti. Da parte sua Maria Montessori non era estranea al mondo scientifico e tecnologico, come testimonia il suo curriculum scolastico. Infatti, dal 1883 frequentò a Roma la Regia Scuola Tecnica “M. Buonarroti” dove si diplomò nel 1886. Per continuare gli studi di matematica e di scienze, passò al Regio Istituto Tecnico “L. da Vinci” e, dopo essersi diplomata nell’autunno del 1890, si iscrisse alla “Facoltà di scienze fisiche, naturali e matematiche” dell’Università di Roma, dove conseguì la relativa licenza.

Saltando avanti nel tempo, l’introduzione a un suo testo degli anni Quaranta ci fa conoscere una Montessori positivamente interessata alle tecnologie:

Montessori era affascinata dalla tecnologia del suo tempo, che assolutamente la incantava e dove vedeva opportunità per unire il nostro mondo e un mezzo attraverso il quale una società mondiale interconnessa avrebbe potuto dare sostegno agli altri e così far avanzare il genere umano. Le piacevano i viaggi aerei, la tecnologia d’invio dei telegrammi e il poterli ricevere mentre era a bordo di un piroscafo in alto mare, amava il cinema e si rese conto molto presto dell’importanza delle riprese per documentare l’osservazione nelle sue scuole.

“AMI Journal”, Some Observations On Technology10


La Dottoressa però riafferma con forza che il primato, senza eccezioni, deve essere dato allo sviluppo del bambino completo e che i mezzi tecnologici non sempre sono all’altezza del compito11:

Credo […] che l’introduzione di ausili meccanici diventerà una necessità generale nelle scuole del futuro. […] Vorrei, però, sottolineare che questi ausili meccanici non sono sufficienti per realizzare la totalità dell’educazione.

Maria Montessori, Introduction on the Use of Mechanical Aids, p. 5

È usuale trovare articoli in cui, con le migliori intenzioni, retoricamente ci si domanda: “Se Maria Montessori fosse vissuta oggi in mezzo a computer, web e reti sociali, come avrebbe considerato la tecnologia tal dei tali?” per poi dare libero sfogo a fantasie scollegate da quello che la Dottoressa realmente sosteneva. Per non cadere in questo tranello e per chiarirmi le idee ho posto la stessa domanda a Grazia Honegger Fresco, una delle ultime allieve dirette di Maria Montessori. Mi ha risposto:

Maria Montessori era molto curiosa, avrebbe sicuramente provato e studiato che cosa si poteva fare con computer e reti sociali. Curiosa ma concreta. Avrebbe usato questi materiali secondo le modalità di tutti gli altri materiali: libera scelta, individualizzazione, autocorrezione e così via. Ricordiamoci però che è una donna di fine Ottocento, anche se guardava più avanti che indietro.

È fuori discussione che il mondo sia cambiato dai tempi di Maria Montessori, se non altro perché oggi la tecnologia è già parte del mondo dei bambini. Anche se lei direttamente non ha utilizzato nelle sue scuole nessuna delle tecnologie odierne, guardava però sempre avanti con un approccio da scienziata sperimentale che conosceva molto bene il bambino universale. Da allora questo bambino non è cambiato e i suggerimenti di Grazia sono sempre validi e utili per il vostro lavoro. Li riprenderemo nel sesto capitolo.

2.1 Ricapitolando

  1. Maria Montessori non è contraria a priori all’uso della tecnologia nell’educazione, anzi, è convinta che si dovrà inevitabilmente introdurla nelle scuole del futuro.
  2. Ha ben chiaro, però, che prima di tutto viene la crescita del bambino completo e che gli aiuti tecnologici non sono sufficienti per raggiungere questo fine. Di più, la tecnologia a scuola può essere sì un aiuto, ma può rivelarsi controproducente se considerata prioritaria rispetto allo sviluppo armonico della personalità del bambino.
  3. Come lei bisogna essere sì curiosi ma concreti. Bisogna pensare al fine educativo dell’uso di ogni materiale tecnologico. Se serve a questo scopo, bene, se no va eliminato.
  4. È necessario, come lei faceva per tutti i materiali, provarli e studiarli, ma soprattutto osservarne l’uso che ne fanno i bambini.
  5. Solo a questo punto, se la specifica tecnologia si rivela all’altezza del compito, la possiamo usare allo stesso modo degli altri materiali di sviluppo.
  6. Ricordiamoci infine che Maria Montessori non conosceva le tecnologie di oggi, ma conosceva molto bene il bambino universale che da allora non è cambiato.

La pedagogia Montessori e le nuove tecnologie
La pedagogia Montessori e le nuove tecnologie
Mario Valle
Un’integrazione possibile?Un’analisi fresca e attuale dell’impatto delle nuove tecnologie (PC, tablet, videogiochi) nell’ambiente scolastico, da una prospettiva montessoriana. Il pensiero comune sostiene che il mondo Montessori disdegni le nuove tecnologie e che non ne ammetta l’uso nelle scuole o in famiglia. Ma non è così: Montessori stessa credeva che l’introduzione di “ausili meccanici” sarebbe diventata una necessità nelle scuole del futuro.Come comportarsi allora?Mario Valle nel suo libro La pedagogia Montessori e le nuove tecnologie affronta la questione da un punto di vista particolare: esperto di super computer (è impiegato al Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano) e affascinato dall’approccio Montessori, mostra come le tecnologie possano essere utilizzate nelle scuole.Il risultato è un libro interessantissimo, che è insieme un’ottima esposizione del pensiero di Maria Montessori e un’utile guida pratica per insegnanti curiosi e desiderosi di introdurre in classe (con “spirito montessoriano”) le nuove tecnologie. Credo […] che l’introduzione di ausili meccanici diventerà una necessità generale nelle scuole del futuro. […] Vorrei, però, sottolineare che questi ausili meccanici non sono sufficienti per realizzare la totalità dell’educazione.Maria Montessori, Introduction on the Use of Mechanical Aids L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Mario Valle lavora da oltre trent’anni nei campi più disparati della scienza e dal 2003 è al Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) di Lugano, a stretto contatto con scienziati e ricercatori, utilizzando quotidianamente supercomputer e tecnologie di punta.Tramite suo figlio, che ha frequentato una scuola Montessori, si è avvicinato a questo mondo e si è appassionato alla concreta scientificità delle idee della Dottoressa Montessori. Ora studia e approfondisce questi temi e condivide le sue riflessioni in pubblicazioni, corsi e presentazioni pubbliche.