Il momento giusto

Affinché i primi assaggi vadano a buon fine, è importante trovare il momento giusto per offrirli: se il latte scende veloce e apporta subito un senso di soddisfazione e di sazietà, all’inizio ci vuole tempo perché il lattante riesca a introdurre una quantità di alimento tale da placare la fame, con il rischio che il piccolo si irriti. Consiglio pertanto, soprattutto nelle prime fasi, di non offrire alimenti diversi dal latte quando è arrivato al culmine della fame, ma di anticipare l’offerta degli assaggi, oppure di offrire prima un po’ di latte. Dapprima, infatti, gli alimenti complementari non rappresenteranno la fonte principale di nutrienti, ma sarà il concomitante consumo di latte ad essere la fonte nutrizionale primaria.


Nelle fasi successive, pianificare degli orari per la somministrazione dei pasti aiuta a creare il ritmo appetito-sazietà.


Il ripetersi di azioni e gesti in momenti sempre uguali durante la giornata favorisce nei bambini una sensazione di sicurezza che li aiuta a comprendere e vivere serenamente quello che li circonda. Sanno già cosa li aspetta e questo è per loro decisamente rassicurante. I primi assaggi potranno essere condotti indifferentemente a pranzo o a cena. Non sentiamoci obbligati ad iniziare l’alimentazione complementare con la pappa del mezzogiorno: se mamma e papà sono più tranquilli la sera, hanno maggior facilità di condividere il momento del pasto all’ora serale, possono tenere il piccolo a tavola con loro durante la cena e procedere con i primi assaggi quando lui si dimostrerà pronto.

Svezzamento: un affare di famiglia
Svezzamento: un affare di famiglia
Vera Gandini
A mangiare bene si impara da piccoli.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti.Un libro per riflettere (anche) su quello che portiamo in tavola e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. In una fase così importante e delicata come lo svezzamento, ogni genitore si interroga sul ruolo dell’alimentazione nella crescita del proprio bambino e si propone di utilizzare la modalità migliore, ma è solo grazie a osservazione e partecipazione che il bambino ci farà capire quando è pronto a iniziare, quando avrà fame e quando sarà sazio.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti. I bambini, infatti, ci osservano quando facciamo la spesa, quando cuciniamo, quando mangiamo, e l’esempio è, anche in questo caso, fondamentale.Lo svezzamento rappresenta quindi un’occasione per riflettere su quello che portiamo sulle nostre tavole e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. Le scelte alimentari dei primi anni di vita non influiscono esclusivamente sulla crescita e sulla salute a breve termine, ma si riflettono sul benessere delle età successive.Il libro Svezzamento: un affare di famiglia di Vera Gandini fa suo il motto “impariamo a mangiare bene da piccoli per stare bene da grandi”. Conosci l’autore Vera Gandini è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Pediatria. Ha conseguito il Master di secondo livello “Alimentazione ed educazione alla salute” presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.Promuove la prevenzione attraverso l’alimentazione e l’educazione a stili di vita sani, orientando le famiglie verso scelte consapevoli fin dalle prime età della vita.