La funzione alimentare non è solo un’esigenza primaria per la sopravvivenza, ma deve essere anche una fonte di piacere. Approntare un ambiente piacevole e curato, sia dal punto di vista igienico che dell’atmosfera, favorisce la serenità del momento. Apparecchiamo la tavola, proponendo anche per i bambini piatto, bicchiere o tazza e posate; un cucchiaino da tè, per iniziare, andrà benissimo! Alcuni bambini potrebbero non apprezzare quello di metallo perché troppo duro e freddo, per cui è possibile utilizzare inizialmente quelli in silicone o in plastica. Mantenere lo stesso utensile con costanza aiuta il bambino a familiarizzare con lo stimolo e ad accettarlo. Piatti più piccoli rispetto a quelli dell’adulto possono aiutarci a non eccedere con le porzioni e a non cadere nella preoccupazione che si genera quando il piatto non è stato svuotato. Non è necessario il biberon, soprattutto se il bambino è allattato al seno. L’acqua può essere offerta tramite bicchiere o tazze apposite. L’importante è che gli utensili che proponete siano appropriati all’età del bambino.
Pensate al ruolo della modalità e della qualità degli strumenti che utilizziamo per la somministrazione del cibo come biberon, cucchiaino, bicchiere: se usati nel modo sbagliato, per tempi prolungati o non appropriati, possono alterare l’evoluzione delle tappe di sviluppo e delle strutture anatomiche del volto creando alterazioni e disequilibri dei denti o delle ossa del palato. Il lattante deve poter essere seduto comodamente, in modo che possa guardare in faccia i suoi commensali; non devono esserci distrazioni come giochi o TV. Il cibo deve avere una presentazione adeguata alle capacità del bambino intesa come consistenza, formato e temperatura. Non lasciamo mai da soli i piccoli mentre mangiano, anche se sono un po’ cresciuti.