L’ambiente

La funzione alimentare non è solo un’esigenza primaria per la sopravvivenza, ma deve essere anche una fonte di piacere. Approntare un ambiente piacevole e curato, sia dal punto di vista igienico che dell’atmosfera, favorisce la serenità del momento. Apparecchiamo la tavola, proponendo anche per i bambini piatto, bicchiere o tazza e posate; un cucchiaino da tè, per iniziare, andrà benissimo! Alcuni bambini potrebbero non apprezzare quello di metallo perché troppo duro e freddo, per cui è possibile utilizzare inizialmente quelli in silicone o in plastica. Mantenere lo stesso utensile con costanza aiuta il bambino a familiarizzare con lo stimolo e ad accettarlo. Piatti più piccoli rispetto a quelli dell’adulto possono aiutarci a non eccedere con le porzioni e a non cadere nella preoccupazione che si genera quando il piatto non è stato svuotato. Non è necessario il biberon, soprattutto se il bambino è allattato al seno. L’acqua può essere offerta tramite bicchiere o tazze apposite. L’importante è che gli utensili che proponete siano appropriati all’età del bambino.


Pensate al ruolo della modalità e della qualità degli strumenti che utilizziamo per la somministrazione del cibo come biberon, cucchiaino, bicchiere: se usati nel modo sbagliato, per tempi prolungati o non appropriati, possono alterare l’evoluzione delle tappe di sviluppo e delle strutture anatomiche del volto creando alterazioni e disequilibri dei denti o delle ossa del palato. Il lattante deve poter essere seduto comodamente, in modo che possa guardare in faccia i suoi commensali; non devono esserci distrazioni come giochi o TV. Il cibo deve avere una presentazione adeguata alle capacità del bambino intesa come consistenza, formato e temperatura. Non lasciamo mai da soli i piccoli mentre mangiano, anche se sono un po’ cresciuti.

Svezzamento: un affare di famiglia
Svezzamento: un affare di famiglia
Vera Gandini
A mangiare bene si impara da piccoli.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti.Un libro per riflettere (anche) su quello che portiamo in tavola e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. In una fase così importante e delicata come lo svezzamento, ogni genitore si interroga sul ruolo dell’alimentazione nella crescita del proprio bambino e si propone di utilizzare la modalità migliore, ma è solo grazie a osservazione e partecipazione che il bambino ci farà capire quando è pronto a iniziare, quando avrà fame e quando sarà sazio.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti. I bambini, infatti, ci osservano quando facciamo la spesa, quando cuciniamo, quando mangiamo, e l’esempio è, anche in questo caso, fondamentale.Lo svezzamento rappresenta quindi un’occasione per riflettere su quello che portiamo sulle nostre tavole e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. Le scelte alimentari dei primi anni di vita non influiscono esclusivamente sulla crescita e sulla salute a breve termine, ma si riflettono sul benessere delle età successive.Il libro Svezzamento: un affare di famiglia di Vera Gandini fa suo il motto “impariamo a mangiare bene da piccoli per stare bene da grandi”. Conosci l’autore Vera Gandini è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Pediatria. Ha conseguito il Master di secondo livello “Alimentazione ed educazione alla salute” presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.Promuove la prevenzione attraverso l’alimentazione e l’educazione a stili di vita sani, orientando le famiglie verso scelte consapevoli fin dalle prime età della vita.