Se la gravidanza si è interrotta nel secondo trimestre
Se la gravidanza si è interrotta nel secondo trimestre, eventuali trattamenti terapeutici nell’attesa successiva dipendono dalle cause e dalla dinamica con cui si è verificato l’aborto. Per questo, prima di pianificare una nuova gravidanza si suggerisce di sottoporsi a una visita ginecologica per diagnosticare eventuali fattori che potrebbero esporre a una ulteriore perdita, e nell’ipotesi mettere in atto una strategia di prevenzione mirata.
Nei casi in cui un problema di incontinenza cervicale abbia causato la nascita del piccolo, il medico valuterà l’opportunità di eseguire un intervento di cerchiaggio del collo dell’utero2. L’utilità del cerchiaggio profilattico (cioè in caso di storia ostetrica di aborti ripetuti del secondo trimestre) è stata recentemente messa in discussione, per cui alcuni medici propongono un trattamento di attesa sotto stretto controllo medico (tramite ecografie e analisi biochimiche da effettuare sul sangue e sulla cervice uterina)3.
L’utilità del cerchiaggio è, inoltre, dubbia nei casi in cui la dilatazione (che ha causato la perdita del bambino nella gravidanza precedente) sia avvenuta in seguito a un’attività contrattile uterina o alla rottura delle membrane e in presenza di specifici fattori di rischio (anomalie uterine, pregressi interventi di raschiamento, ecc.).
Se invece il piccino si è spento nel grembo materno a causa di un’anomalia genetica o per una malformazione, può essere indicata una consulenza genetica.
In generale, ricordiamo che l’assunzione preconcezionale di acido folico riduce il rischio di malformazioni del Sistema Nervoso Centrale (e, seppur in misura minore, riduce il rischio anche di altre malformazioni).
Se il bimbo non aveva alcuna anomalia, prima di cercare una nuova gravidanza può essere opportuno procedere con alcune indagini per verificare lo stato di salute della futura mamma (per escludere patologie non riconosciute o patologie croniche mal controllate, infezioni, malformazioni uterine, ecc.). In generale, gli esperti suggeriscono di migliorare le abitudini alimentari e, se necessario, modificare lo stile di vita (riducendo il peso corporeo in caso di sovrappeso materno, abolendo il fumo, il consumo di alcol e/o sostanze stupefacenti)4.