capitolo xvii

I nonni

Caro Andrea,

su questo argomento ho un piccolo conflitto di interessi (sono nonno da pochi mesi), ma è innegabile che i nonni rappresentano per la crescita dei bambini una preziosa risorsa. L’affetto di un nipote è senz’altro la migliore terapia per qualunque disturbo della vecchiaia e per i bambini la relazione con i nonni accresce e potenzia quella con i genitori. Quando mamma e papà sono troppo presi dal vortice degli impegni e del lavoro, il ritmo più lento e rilassato dei nonni può rappresentare per i nipoti una vera isola felice. La disponibilità dei nonni permette spesso di risolvere “emergenze” altrimenti difficilmente gestibili, soprattutto in presenza di più figli. Per una crescita equilibrata è importante avere relazioni con adulti diversi dai genitori, ma che possiedono, come appunto i nonni, affinità e storia comune. Ci sarà un’età nella quale Federico sarà molto interessato all’albero genealogico e alla storia dei personaggi familiari; gli servirà anche per rafforzare la costruzione della sua identità.


In alcuni casi invece la presenza dei nonni può diventare ingombrante e fonte di conflitti; soprattutto nei primi mesi dopo il parto è possibile che facciano fatica a collocare con precisione il loro ruolo e agiscano, in buona fede, trattando i neogenitori ancora come figli che devono obbedire o almeno seguire i loro consigli. Anche i nonni devono maturare una nuova identità e riconoscere che adesso il loro “bambino” è diventato genitore e quindi un adulto completo. Diventare nonni significa anche prendere atto che il cammino della vita è andato avanti, qualcuno potrebbe essere spaventato dalla vecchiaia che si avvicina.


Dopo il parto il ruolo dei nonni dovrebbe essere “indiretto” nei confronti del nipote e “diretto” verso i neogenitori, ai quali invece spetta l’accudimento del bambino. Quando i nonni sono disponibili a contribuire per le diverse incombenze domestiche (spesa, preparazione del cibo, pulizia della casa) in pratica regalano tempo ed energia ai neogenitori che possono così dedicare attenzioni al bambino. Nelle prime settimane per consolidare l’allattamento la mamma ha poco tempo per occuparsi della casa o per altre incombenze; avere cibo già cucinato, solo da scaldare, oppure non doversi preoccupare del cesto con le cose da stirare, le permette di concentrarsi solo sui bisogni del bambino.


I nonni rappresentano inevitabilmente un’altra generazione, con le proprie abitudini e opinioni, e questo può costituire un problema. Quando loro sono diventati genitori, la nascita e l’accudimento di un neonato erano questioni prevalentemente femminili e pertanto c’è il rischio che non capiscano l’impegno di un padre attivo e partecipe, o che giudichino non del tutto competente una madre che si lascia aiutare. A volte queste incomprensioni generazionali non sono esplicite e, nonostante le buone intenzioni, possono produrre scarsa autostima nei neogenitori e minare la loro delicata fase di rodaggio. Occorre quindi molta attenzione da entrambe le parti per dosare bene le parole ed evitare un atteggiamento pericolosamente giudicante.


Se ci limitiamo a considerare la pratica dell’allattamento, è frequente trovare nonne che minimizzano gli sforzi per allattare, dichiarando che va benissimo anche passare al biberon e al latte artificiale (“si cresce bene lo stesso”); queste erano le informazioni che venivano date in passato, oggi le riteniamo non corrette, le abbiamo pertanto aggiornate e modificate. In caso di bisogno occorre diplomazia e pazienza per spiegare le proprie scelte, accennando al fatto che i tempi e le conoscenze cambiano, che quanto hanno fatto loro andava bene in quegli anni, ma che adesso le indicazioni sono differenti. Nell’eventualità in cui la nonna non abbia allattato al seno, è importante non farsi condizionare, ma neppure fare apparire inadeguato quanto da lei fatto. Per questo è utile condividere anche con i nonni le informazioni sui benefici e i vantaggi dell’allattamento, soprattutto se si prevede un loro ruolo attivo con il nipotino. In alcuni consultori le ostetriche organizzano incontri di promozione dell’allattamento al seno aperti, oltre che ai padri, anche ai nonni o ad altri parenti coinvolti nell’accudimento; è questa una buona modalità per condividere le conoscenze e creare sinergie e facilitazioni ai compiti genitoriali.


Il coinvolgimento dei nuovi padri nelle cure sta catturando anche i nuovi nonni, maschi che con i loro figli piccoli non avevano svolto compiti significativi e che invece con i nipotini si divertono a cambiare pannolini e a somministrare pappe. È una bella “rivoluzione antropologica” transgenerazionale che dovrebbe produrre effetti positivi anche nel lungo periodo, perché le future generazioni saranno il prodotto dell’educazione sia di maschi che di femmine. Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento considerevole dell’età media, quando i nipoti saranno cresciuti è prevedibile che manterranno per i nonni, ormai anziani, un affetto profondo, capace di stimolare cure e attenzioni.

L'allattamento spiegato ai papà
L'allattamento spiegato ai papà
Alessandro Volta, Ciro Capuano
Il sostegno essenziale per mamma e bambino.Tutto quello che un papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio durante l’allattamento. In questi ultimi tempi, moltissime mamme si sono riappropriate dell’allattamento al seno, dopo decenni di oblio. Talora però resta da persuadere uno degli attori più importanti affinché si stabilisca e prosegua un buon allattamento: il papà. L’allattamento spiegato ai papà è un agile e simpatico volumetto in cui i pediatri Alessandro Volta e Ciro Capuano raccontano a un immaginario padre tutte le cose che ogni papà deve sapere per provvedere all’aiuto e al sostegno indispensabili alla coppia madre-figlio. La prefazione è firmata dal famoso dottor Sergio Conti Nibali, direttore della rivista UPPA (Un Pediatra Per Amico). Conosci l’autore Alessandro Volta, pediatra e neonatologo, è padre dei tre ragazzi e di una bambina in affido. È responsabile dell'assistenza neonatale negli ospedali di Scandiano e Montecchio Emilia e membro della Commissione Nascita dell'Emilia Romagna. Cura il sito www.vocidibimbi.it Ciro Capuano, nato a Napoli nel 1967, lavora come pediatra presso il Nido dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Montecchio Emilia ed è formatore per il personale sanitario sull'allattamento al seno secondo le linee guida OMS/Unicef. Si interessa di medicina integrata e delle tematiche inerenti il microbioma materno-infantile in epoca perinatale.