Una mamma per tre
Quali emozioni prova una donna che aspetta il suo terzo bambino? Come cambiano sensazioni e aspettative dalla seconda alla terza gravidanza? E come si modificano gli equilibri all’interno della famiglia quando i figli sono tre e il secondogenito da piccolino di casa diventa a sua volta fratello maggiore?
Lasciamo la parola alle tris-mamme per scoprire le dinamiche che possono verificarsi con l’arrivo del terzo bebè.
A distanza di due anni dalla nascita di Stefano, il mio secondo bimbo, con gioia è arrivata una nuova gravidanza. Grazie ad alcuni libri sulla nascita e in particolare al libro Alice sorella maggiore (in cui si vede una mamma che allatta, che “porta” il fratellino, che usa i pannolini lavabili, tutte consuetudini da me esperite quotidianamente), ho condiviso con i miei figli l’approssimarsi della nascita.
Per mesi Simone e Stefano si sono presi cura dei loro bambolotti, anticipando la venuta del fratellino, mettendoli a sedere sul seggiolone durante i pasti, sul vasino per la “cacca di gruppo”, distribuendo sciroppo per la tosse…
Io e mio marito abbiamo preparato i bambini all’arrivo del fratellino/ sorellina dicendo loro che avrebbe dormito molto, bevuto tanto latte della mamma, pianto per farsi capire e fatto molta cacca e pipì.
La mattina in cui ci siamo recati in ospedale abbiamo avvisato Simone e Stefano che al nostro ritorno avremmo portato a casa un altro bimbo/bimba. Visto il desiderio (e la necessità!) di rientrare il prima possibile per riunire la famiglia, abbiamo optato per un parto ambulatoriale e poche ore dopo la nascita siamo tornati a casa.
Chiara ha dormito fin dalla prima notte con mamma, papà e i suoi fratelli! A Simone e Stefano l’abbiamo presentata come “un fiore delicato, da toccare con dolcezza e accarezzare con delicatezza e attenzione”. A distanza di tre mesi sono ancora loro a suggerire a parenti ed amici di trattarla così.
Pare proprio che, più che la gelosia, sia ancora il bisogno di proteggerla e coccolarla ad animarli. Del resto le loro energie sono tutte concentrate sul contendersi costantemente cibo e giocattoli! Che dire? Meglio di così…
Laura, mamma di Simone, 4 anni, Stefano, 2 anni e mezzo, Chiara, 3 mesi
Io ho tre bimbi piccini: il grande ha cinque anni, il medio quattro, e la piccola diciotto mesi. Ogni giorno è una meraviglia… I grandi si prendono cura (a modo loro) della piccola: oggi ho scovato il medio che cercava di metterle le scarpine, mentre quando fanno il bagnetto il grande lava la testa alla sorellina e il medio le lava gambe e piedi… Sono consapevoli del fatto che lei sia piccina, e l’aiutano in tutto. I due maschietti, nati a poco più di un anno di distanza, hanno sempre vissuto quasi in simbiosi, nel senso che pur essendo individui totalmente diversi (fisicamente e mentalmente), sono davvero affiatati. Non abbiamo ma avuto problemi di gelosia con nessuno, né problemi di bagnare il letto, regressione, ecc.
Mamma c’è per tutti e tre, così come loro ci sono per i propri fratelli e per mamma e papà. Sono bimbi ad alto contatto, o meglio, hanno iniziato tutti ad alto contatto per poi spiccare il volo al momento giusto. La piccola è ancora molto dipendente da me ma la vedo già pronta, con la grinta che ha, ad affrontare il mondo.
Certo, a volte è dura stare appresso a tutto e tutti, io sono una sola e non ho aiuti da parte della famiglia d’origine poiché vivo all’estero con mio marito, ma ciò ha reso anche tutto più bello. Senza interferenze stanno crescendo come volevo farli crescere io. Il rispetto per il prossimo è la cosa principale. Non navighiamo nell’oro, ma sappiamo fare economia (pannolini lavabili, riciclo e riuso, autosvezzamento dopo allattamento al seno prolungato, anche in gravidanza). Siamo soprattutto una famiglia normale che ha messo i bimbi al centro del nucleo famigliare. Avevamo in mente di farne tre già prima di iniziare col primo, e il desiderio del quarto si sta facendo sempre più vivo, giorno dopo giorno.
Ieri sera, poi, tutti e tre si sono messi a giocare a girotondo (la versione inglese) divertendosi come dei matti, ed è lì che ho proprio sentito di aver fatto la cosa giusta.
Irene, mamma di Francesco, 5 anni, Luca, 4 anni, Viola, 18 mesi
Adesso che Flavio ha quasi un anno e interagisce molto di più con Gaia e Peppe, spesso mi fermo ad osservarli, guardo come giocano insieme, come ridono, gli sguardi complici che si scambiano e capisco che lo hanno “accettato” nel loro piccolo gruppo, non sono più una coppia ma un trio!
Mary, mamma di Gaia, 5 anni, Peppe, 3 anni, Flavio, un anno
Quando cominciavo a vedere la fine del tunnel con l’iscrizione alla scuola d’infanzia di entrambe, la doccia fredda! Ero di nuovo incinta. A dire il vero sembravamo stupiti solo noi, le nostre figlie erano felicissime, lo chiedevano da tempo e non vedevano l’ora che nascesse un fratellino. Erano più grandine, quindi si è potuto parlare di più. Ho comprato un libro che descriveva bene il parto in casa, l’abbiamo letto insieme più volte. Abbiamo discusso su cosa sarebbe successo con il nuovo bimbo, come l’avremmo accudito.
Aspettavano l’autunno per conoscerlo e finalmente, di notte mentre loro dormivano, è arrivato. Non dimenticherò mai la gioia sul loro viso quando sono venute a conoscerlo! Erano così felici che battevano le mani e saltavano. È stato difficile contenerle. Ora è un po’ difficile accontentare tutti, la seconda patisce un po’ che la mamma abbia meno tempo per le coccole e che non possa esaudire le sue richieste mentre allatta. Però adora il suo bimbo, lo coccola, mi aiuta a cambiarlo, mi avverte quando piange e vuole tetta e finalmente comincia a “svezzarlo” con cibo vero. La prima lo mette in fila tra le sue bambole e gioca a fare la maestra di asilo nido! Quando ho preparato i vestitini per il bebè mi sono fatta aiutare, ho regalato a loro qualche vecchia tutina perché ci giocassero con i loro bambolotti. Ora le aiuto a legarsi i “bimbi” addosso, mostro loro come allattarli, come cambiare i pannolini. Racconto spesso cosa facevo quando erano piccole: a loro piace un sacco farsi dire quali parole dicevano e come. Poi regrediscono e strisciamo per terra… allora cerco di non perdere la pazienza e di assecondarle almeno un po’. Intanto la scuola credo aiuti: lì hanno uno spazio tutto loro e possono essere grandi senza confronti tra loro e con il fratello. Momenti di panico quando urlano in contemporanea e c’è anche la pasta da scolare… però dicono entrambe che vogliono avere tanti figli, spero significhi che non stanno vivendo così male in questa confusa famiglia numerosa!
Gemma, mamma di Eleonora, 6 anni, Manuela, 4 anni, e Gabriele, 6 mesi
Ora Alessandro ha tredici anni e sta per sostenere gli esami di terza media. Alice compie tre anni a settembre e Lorenzo ne compirà due a febbraio. La notte non dormo bene da quasi quattro anni e ci sono giornate in cui faccio fatica solo a pensare di alzarmi, ma se da lassù dovessero decidere di farci arrivare un altro bimbo… beh non avremmo esitazioni!
Io non lavoro più, ma facendo le giuste rinunce arriviamo a fine mese e ci stiamo godendo i nostri figli, assaporando ogni attimo.
Maria, mamma di Alessandro, 13 anni, Alice 3 anni, Lorenzo 2 anni