Creme precotte e farine istantanee
Di solito in Italia lo svezzamento ha inizio con pappe semiliquide a base di brodo di verdura. Nel brodo, cui si aggiungono patata, zucchina e carota, si sciolgono alcuni cucchiai di crema di cereali e, più avanti, si fa bollire la pastina.
In commercio si trova una vasta scelta di (costosi) alimenti per l’infanzia: pappe pronte, complete, solo da riscaldare, creme istantanee di riso o di mais e tapioca da sciogliere nel brodo, bustine di brodo liofilizzato di carne o verdura…
Indubbiamente comode in caso di necessità, le pappe pronte e le farine precotte non sono però il pasto ideale per il bebè – si tratta, infatti, di cibi molto lavorati industrialmente, in cui i nutrienti persi vengono reintegrati con altri introdotti artificialmente4 – e, naturalmente, un loro uso sistematico può incidere in modo determinante sul bilancio familiare. Molte madri non utilizzano le farine precotte, ma privilegiano le “normali” farine (di mais, cereali, ecc.) e il semolino da cuocere. Questi alimenti richiedono un po’ più di tempo per la preparazione, ma non essendo precotti conservano tutti i nutrienti originali.
È importante considerare che i prodotti in commercio per lo svezzamento del bebè non sono indispensabili e che le pappe “fai da te”, più vicine ai sapori del cibo destinato a far parte della dieta del bambino, sono un’ottima soluzione, dato che i cibi freschi contengono un insieme ben assortito e adeguato di nutrienti, minerali e vitamine.
A proposito di sapori, un’inchiesta molto interessante è stata condotta da “Consumer” e “Il Salvagente”5 nel febbraio 2008: leggendo l’etichetta di venti prodotti per l’infanzia (pappe, brodini, biscotti, merende e latte per la crescita) di marche diverse, è risultato che tutti contenevano aromi, (in sei casi su venti aromi naturali; aromi ben identificati soltanto in tre casi). Scopo degli aromi? Rendere più appetibile la pappa. Il problema è che l’aroma è un elemento di condizionamento, per cui i bimbi abituati a certi sapori faticano poi ad apprezzare il gusto dei cibi al naturale. Un motivo in più per fare a meno degli alimenti per l’infanzia o limitarne l’uso, alternandoli a cibi freschi e pappe casalinghe.