introduzione

Già prima del primo Corso Internazionale Montessori in India nel 1939, la dottoressa Maria Montessori era ben nota al pubblico indiano come grande educatrice. In effetti, il movimento Montessori in India ha una storia antica quasi quanto il movimento stesso.


Fin dal primo Corso Internazionale tenuto dalla Montessori a Roma nel 1913, tra i suoi studenti c’erano degli indiani. A man mano che il movimento cresceva, alcune persone che avevano seguito questa formazione venivano in India e applicavano ciò che avevano imparato.


Fu così che la dottoressa Annie Besant, presidente della Società Teosofica negli anni venti, sponsorizzò una sezione Montessori nella Guindy School, sotto la direzione di G. V. Subba Rao, con l’aiuto di una o due persone formate dalla dottoressa Montessori a Londra. Fu creato anche un laboratorio per preparare il materiale Montessori secondo le specifiche. Quindi, già prima dell’arrivo della dottoressa Montessori in India, il suo metodo aveva avuto una certa influenza sulla teoria e sulla pratica educativa a Madras.


Molti eminenti indiani, in particolare molti leader del movimento nazionale per una repubblica democratica, erano fortemente interessati all’approccio Montessori per l’educazione. Il più importante di questi fu il Mahatma Gandhi. Quando Gandhiji rappresentò l’India alla conferenza della Tavola Rotonda a Londra nel 1932, la dottoressa Montessori stava tenendo uno dei suoi corsi. I due si incontrarono a casa di amici comuni e non si persero più di vista. Sulla via del ritorno verso l’India Gandhiji visitò le scuole Montessori di Roma e mostrò sempre interesse per i princìpi montessoriani. Il dottor George Sidney Arundale, all’epoca presidente della Società Teosofica, e sua moglie Rukmini Devi, fondatrice della Kalakshetra, furono infatti responsabili dell’invito di Maria e Mario Montessori in India. Avendo sentito parlare del grande lavoro della Montessori dalla dottoressa Besant, gli Arundale la invitarono a condurre un corso di formazione per insegnanti. La Montessori arrivò ad Adyar nel 1939, accompagnata dal figlio Mario.


La dottoressa Montessori arrivò a Madras via Bombay con l’aereo postale Tata, il primo storico servizio per Madras. Il viaggio su questo piccolo aereo durò sei ore a causa delle molte soste. Tutti i bambini della Besant Memorial School e altri importanti leader di Madras la ricevettero all’aeroporto. Nella sala della sede centrale della Società Teosofica fu organizzato un ricevimento speciale per darle il benvenuto, e gli studenti della Besant Memorial School formarono una guardia d’onore.


Il corso si tenne nel complesso della Società Teosofica di Adyar. Poiché non c’era un edificio abbastanza grande per ospitare tutti gli studenti, furono costruite delle capanne di foglie di palma; la più grande di queste servì come aula per le lezioni. Per il tavolo della dottoressa fu costruita una pedana in pietra. All’inaugurazione del corso parteciparono le principali personalità di Madras, tra cui C. Rajagopalachari e S. Satyamurti.


Le persone venivano da tutta l’India e persino dallo Sri Lanka per partecipare al corso, che prevedeva tre mesi di lavoro intensivo, e vivevano nel complesso della Società Teosofica. Poiché si trattava di un corso residenziale, gli orari delle lezioni erano raramente fissati e le lezioni si tenevano a tutte le ore del giorno, dal mattino presto alla sera tardi. Gli studenti vivevano a stretto contatto con i Montessori e imparavano da loro con riverenza.


La dottoressa teneva le lezioni in italiano. Mario, che a detta di tutti era una persona allegra, traduceva queste lezioni in inglese; come compagno, amico e aiutante della Montessori, la teneva sempre di buon umore. La Montessori teneva le sue lezioni con una bassa intonazione e quando parlava gli studenti mantenevano un attento silenzio. La traduzione fatta dopo ogni frase dava agli studenti qualche momento per assimilare ciò che veniva detto. Maria Montessori prestava molta attenzione alla traduzione: se Mario aveva dei dubbi sulle parole, spesso gli forniva un’espressione inglese adatta. Dopo ogni lezione gli studenti si congedavano con devozione, toccandole con riverenza le mani o addirittura i piedi.


La seconda guerra mondiale scoppiò nel 1939. Nel 1940 i Montessori furono internati a Kodaikanal come stranieri nemici. La dottoressa Montessori aveva allora settant’anni. Questo evento estremamente sfortunato si rivelò positivo per l’India, dove il movimento Montessori non smise di rafforzarsi. I Montessori avevano un limite di spostamento pari un raggio di otto chilometri dalla loro residenza “Rose Bank.” Poiché erano attivamente impegnati nel loro lavoro, per tutto questo periodo continuarono a formare gli insegnanti. La diversità dell’India in termini di lingua, costumi sociali e pratiche religiose arricchì la loro ricerca. Durante il periodo in cui lavoravano con i bambini a Madras, la Montessori mise in pratica le sue teorie sull’adattamento dell’ambiente, dell’arredamento e dei materiali di Vita Pratica alle condizioni locali. Il loro soggiorno indiano li portò infine a estendere l’approccio Montessori ai bambini dagli zero ai tre anni e anche tra i sei e i dodici anni.


Nel 1945, anno del centenario della Besant, si tenne un congresso Montessori in tutta l’India e fu istituita la sede indiana dell’Association Montessori Internationale, presieduta da alcuni dei più eminenti indiani dell’epoca. L’influenza del lavoro della Montessori si è manifestata anche in iniziative e movimenti non direttamente legati al metodo, ma indirettamente ispirati dalle sue idee. Il metodo Montessori fu sostenuto da personalità indiane come Rabindranath Tagore, Jawaharlal Nehru, Vijayalakshmi Pandit, S. Radhakrishnan e Zakhir Hussain (gli ultimi due presidenti dell’India), solo per citarne alcuni. Il suo lavoro fu celebrato e convinse molti sostenitori anche nel Tamil Nadu. Kalki Krishnamurthy, noto giornalista e riformatore sociale, scrisse del suo grande lavoro su Kalki, un settimanale tamil che aveva fondato. Anche diverse industrie sostennero la sua opera. Sarla Devi Sarabhai fu persino vicepresidente della sede indiana dell’AMI per un certo periodo. I Montessori ricevettero molti inviti a mano a mano che sempre più persone si interessavano al loro lavoro.


La dottoressa Montessori viaggiò molto in India dal 1939 al 1949, tornando in Europa solo una volta in questi dieci anni. Si tennero corsi di formazione a Madras, Kodaikanal, Ahmedabad, Srinagar e Poona. Vennero aperte scuole in tutta l’India, non solo nelle città ma anche nelle zone rurali.


Nel 1946 fu pubblicato Education for a New World da Kalakshetra Publications, a cura di Helen Wheel (direttrice della Lady Sivaswamy Iyer Girls School, teosofa che aveva seguito la formazione della dottoressa Montessori a Madras). Questo libro, che la Montessori dedicò a George Sidney Arundale, fu il suo secondo libro ad essere pubblicato in India1, e il primo libro con la neonata Kalakshetra Publications. Inizia così la relazione storica tra ques’ultima e i Montessori. La Kalakshetra Publications è gestita da C. Nachiappan, che è molto interessato alla diffusione del metodo Montessori. Condividendo la preoccupazione di Mario senior e Ada Montessori per la disponibilità dei libri montessoriani, Nachiappan si è assunto l’impegno di mantenerli sempre in catalogo. Le opere di Maria Montessori pubblicate dalla Kalakshetra Publications negli ultimi cinquant’anni sono conosciute dalla maggior parte dei montessoriani.


I libri Montessori costituiscono la spina dorsale del movimento stesso. Come educare il potenziale umano fu pubblicato nel 1948 come volume complementare al primo libro e un’opera precedente (Il metodo Montessori) fu ristampata, come anche La scoperta del bambino. L’opera più significativa pubblicata in India è stata The Absorbent Mind [La mente del bambino: mente assorbente], basata sulle sue lezioni tenute ad Ahmedabad nel 1948. Da allora la Kalakshetra Publications ha pubblicato regolarmente libri montessoriani e al primo libro del 1946 si sono aggiunti dodici nuovi titoli.


Nel 1946 i Montessori tornarono in Europa, dove tennero un corso a Londra e visitarono anche la Scozia. Nel 1947 tornarono a Madras per fondare un’università Montessori in città. Questo sogno, tuttavia, rimase irrealizzato a causa della separazione di India e Pakistan. La dottoressa visitò lo Sri Lanka e tenne un corso a Colombo; visitò inoltre Karachi e partecipò al primo corso Montessori in Pakistan.


Lasciò l’India nel 1949, affidando ai suoi fedeli studenti il compito di portare avanti il lavoro iniziato. A. M. Joosten, e S. R. Swamy dopo di lui, continuarono a tenere corsi di formazione AMI per insegnanti, con l’estensione della durata di ogni corso a un anno, dato che non era più residenziale. Oggi ci sono due corsi AMI Montessori in India, a Bangalore e a Bombay, e un terzo è in fase di progettazione a Madras.


Molti studenti dei primi anni si sono distinti in seguito e hanno dato un contributo significativo alla causa dell’istruzione in India. Tra gli studenti del corso del 1939 a Madras ci sono la signora Taraporewalla di Hyderabad, la cui Casa dei Bambini applica il metodo ancora oggi, la signora Gool Minwalla che è stata una convinta sostenitrice del metodo Montessori in Pakistan ed è la direttrice della formazione del corso Montessori pakistano nonché la defunta signora Tehmina Wadia che ha fondato la Besant Montessori School di Bombay. Altri montessoriani formatisi nei primi anni, che hanno servito la causa dei bambini, sono C. Vaitheeswaran, M. Krishnan e la signora Charles del Tamil Nadu. L’imprevista lunga permanenza dei Montessori in India è riassunta al meglio da Mario nel suo articolo L’impatto dell’India:


Guardando alla vita movimentata della dottoressa Montessori… c’è un periodo che si staglia al di sopra degli altri per la sua drammaticità e per il compimento della sua vasta visione… L’India potrebbe essere paragonata all’Europa unita per la diversità di popoli, lingue e mentalità che compongono il vasto paese … Così abbiamo avuto il privilegio di entrare in contatto prolungato con i bambini in tutte le situazioni … I bambini sono stati i nostri ambasciatori universali per tutti … E nel mio cuore la luce dell’India riscalda costantemente il senso di gratitudine per il paese che ha mostrato una così grande considerazione per la dottoressa Montessori, l’ha circondata di amicizia e le ha dato il sostegno e la collaborazione di studenti devoti e disinteressati.


I princìpi educativi della Montessori hanno permeato il tessuto stesso dell’istruzione in molte scuole dell’India. Il pubblico indiano continua a sostenere le istituzioni che credono nell’educazione alternativa e i centri di apprendimento sensibili alle esigenze del bambino che gli offrono un ambiente unico in cui trova l’assistenza necessaria per svilupparsi.

Il primo libro pubblicato in India fu Secret of Childhood, edito da Longman Green.

Lezioni dall'India 1939
Lezioni dall'India 1939
Maria Montessori
Lo sviluppo creativo del bambino. 75 lezioni in italiano tenute da Maria Montessori durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, che spaziano dalla psicologia all’uso dei materiali.