Il non capire cosa sia normale dopo il parto insieme al fatto che culturalmente problemi tipo l’incontinenza, la diastasi dei retti addominali (cioè la separazione dei muscoli addominali) e il prolasso dell’utero o della vescica vengano accettati come parte integrante della maternità contribuisce alla mancanza di sostegno generale per le neomamme.
La Francia, che io sappia, è l’unico paese occidentale ad avere un programma di riabilitazione del pavimento pelvico compreso nel sistema sanitario. Ad ogni neomamma vengono offerte dieci sessioni gratis di terapia, svolte da un fisioterapista o un’ostetrica, solitamente da 6 a 8 settimane dopo il parto. Il sistema sanitario francese riconosce che un pavimento pelvico debilitato può avere molte conseguenze, come perdite urinarie, rischio di incontinenza o prolasso degli organi (più comune durante la menopausa). Nel Regno Unito alle donne viene di solito dato un dépliant con esercizi per il pavimento pelvico, che per alcune possono essere utili, ma potrebbe essere difficile svolgere gli esercizi correttamente, e, senza aiuto, le neomamme possono non trovare il tempo per farli.
La cura del corpo specifica per il post parto è (o era) parte delle normali attenzioni per le neomamme in tutto il mondo. Spesso include massaggi e fasciature con un tessuto. Ogni cultura ha approcci leggermente diversi, ma l’obiettivo è far tornare la madre a com’era prima e “chiuderla” dopo il parto, e aiutare a accelerare il naturale processo di guarigione. Questi rituali di solito racchiudono la filosofia che c’è un processo fisico che deve essere completato (cioè aiutare il corpo a ritornare nello stato pregravidanza) e un aspetto emotivo/spirituale (rendere omaggio al processo della nascita e alle emozioni connesse, insieme all’enorme cambiamento nell’identità).
Nel 2013 ho frequentato un laboratorio a un ritiro di doule chiamato “Closing the Bones” (“Chiusura delle ossa”). Era tenuto dalla dottoressa Rocio Alarcon, etnobotanica e donna sciamana dall’Ecuador con un dottorato in Filosofia e Etnofarmacologia presso l’University College di Londra. La Alarcon spiegò che se facessimo una risonanza magnetica alle donne incinte vedremmo come i fianchi si aprono durante la gravidanza, e che dopo il parto è fondamentale aiutarli a tornare alla larghezza naturale, altrimenti le madri soffrono di instabilità pelvica e disperdono energia. Ha spiegato che in Ecuador alle donne viene fatto un massaggio dopo poche ore dal parto e almeno altre cinque o sei volte nei primi 40 giorni. Il massaggio favorisce la circolazione del sangue e sposta i liquidi, stimolando il sistema immunitario e il rilascio di ormoni, e tonificando muscoli e tessuti. Si culla il bacino con una sciarpa rebozo, si massaggia l’addome, i fianchi, il petto e le braccia, e si avvolge il bacino con il rebozo.
Da quel momento ho iniziato a offrire e insegnare questo procedimento alle donne. Ho lavorato molto con Teddy Brookes, osteopata di Cambridge, per capirne gli effetti sulle articolazioni e sugli organi, e sono stati confermati molti effetti positivi sulle articolazioni spinali e pelviche e i tessuti molli collegati, oltre che sulla diastasi dei muscoli retti. Insieme abbiamo sviluppato una nuova versione di questo massaggio chiamata “Postnatal Recovery Massage” (massaggio per il recupero postnatale), che è più dettagliata e fatta su un lettino per massaggi invece che su un tappeto sul pavimento.
Le fasciature dopo il parto, inoltre, sembra che vengano praticate in tutto il mondo. Pensavo che usare un busto dopo il parto non fosse una buona idea perché mia nonna aveva dovuto indossare un corsetto per tutta la vita e i muscoli della schiena e dello stomaco non erano abbastanza forti perché potesse stare senza, il che mi ha portata a pensare che questo tipo di sostegno causasse solo debolezza. Quando ho scoperto che le fasciature venivano usate in tutto il mondo ne ho parlato con il mio osteopata, il quale mi ha detto che capiva quanto potessero essere utili come trattamento a breve termine. Per farla semplice, usare una fascia attorno al bacino o all’addome dopo il parto aiuta a sostenere articolazioni e muscoli instabili. Rowena Hazell ha avuto tre gemelli e dopo il parto non riusciva a respirare correttamente:
Mentre cercavo di uscire dalla piscina ho avuto una strana sensazione, di non riuscire a respirare, come se il mio corpo fosse diventato improvvisamente troppo pesante. Nel reparto postnatale non riuscivo a tirarmi su a sedere o a stare in piedi per più di cinque minuti senza avere difficoltà a respirare. Dovevo essere portata in carrozzina al reparto di terapia intensiva neonatale perché non riuscivo a camminare fino a lì. Le ostetriche non sapevano perché, e mi guardavano in maniera un po’ strana quando dicevo che avevo bisogno di usare una carrozzina. Una delle altre mamme aveva portato con sé un corsetto perché disse di aver avuto una grave diastasi dei muscoli retti prima. Questa mamma me l’ha descritto come il tuo diaframma che non riesce a contenere tutto e quindi cade sul fondo della pancia. Sembrava esattamente quello che mi stava succedendo! Le ostetriche nel reparto mi fecero visitare da un fisioterapista, che fece un corsetto con due strati delle loro bende elastiche più larghe. Riuscii immediatamente a respirare, alzami a sedere e camminare con facilità.
Che io sappia, la tesi dottorale dell’ostetrica Juliette Danis è l’unico studio scientifico esistente sui bendaggi post parto. Ha usato un semplice bendaggio attorno al bacino, applicato il giorno dopo il parto per un’ora e una serie di questionari scritti e visuali per valutarne gli effetti sul dolore nell’area pelvica su un gruppo di 160 donne (80 che ricevevano il bendaggio e 80 di controllo). Il 64% delle donne ha riportato di aver sentito un miglioramento del dolore pelvico e perineale dopo il trattamento. 79 donne su 80 di quelle che hanno ricevuto il trattamento lo consiglierebbero. Danis ha concluso che prendersi cura di una donna dopo il parto con massaggi o fasciature ha un effetto positivo sia a livello fisico che psicologico e che simbolicamente aiuta a ridisegnare i contorni del corpo. Ritiene che le ostetriche dovrebbero suggerire di indossare cinture di sostegno per la zona pelvica per 21 giorni dopo il parto così come consigliato dalle società tradizionali.
Questo riflette la mia esperienza nell’offrire massaggi del “Closing the Bones” alle neomamme (e anche alle non tanto nuove): non solo è un massaggio piacevole, ma è anche un rituale che festeggia e rende onore alla neomamma, e può essere molto curativo sia a livello fisico che emotivo (a prescindere dall’aver avuto un’esperienza piacevole durante il parto o no). Ecco alcune testimonianze di donne che hanno ricevuto il massaggio:
Sorprendente, emozionante e purificante, mi sento molto sostenuta come neomamma e l’amore che questa cerimonia porta con sé mi avvolge.
Anon
È stata un’esperienza magnificamente rilassante e quando è finita mi sono sentita davvero confortata e calma. Ma è stato il giorno dopo che ho sentito di più i benefici. Prima del massaggio mi alzavo dal divano o da una sedia con le gambe divaricate come quando ero incinta. Dopo il massaggio i miei fianchi sembravano più “stretti”, in senso positivo, e più rilassati. Inoltre quando mi alzo da seduta ho un allineamento migliore, come prima della gravidanza.
Vicky
Sophie mi ha spiegato il massaggio con calma e mi ha fatto sentire completamente a mio agio. Ha sistemato la stanza con cura e l’ha reso uno spazio accogliente usando bellissimi olii per aromaterapia e una musica rilassante. Il massaggio è stato incredibilmente rilassante e premuroso e mi sono sentita molto distesa (mi sono quasi addormentata!). Ho sentito sparire molta della tensione che trattenevo dal parto.
Kate
Il trattamento mi ha dato spazio per piangere e mi ha aiutato a guarire dal travaglio, a lasciar andare tutta la sofferenza. Mi ha permesso di riconoscere quanto sia stata difficile la mia gravidanza. Mi ha aiutato a focalizzarmi sulla cura di me stessa. Sono riuscita a camminare meglio, e tutto è iniziato a tornare a posto.
Seema Barua