sistemare la casa

Principi generali da
tenere a mente

Domare la confusione

Alcuni potrebbero pensare: non riuscirò mai ad avere una casa così ordinata. Abbiamo troppe cose!

Il primo passo è ridurre il numero dei giocattoli, dei libri, dei materiali da disegno e la quantità generale di oggetti che si accumulano nelle nostre case. Mettete in una scatola le attività e i giochi che il bambino non utilizza molto spesso, o le cose che trova ancora troppo difficili. Per il momento la scatola può essere riposta; possiamo ruotare e reintrodurre queste attività quando nostro figlio avrà bisogno di nuove sfide. In una seconda scatola sistemate le cose che sono per bambini più piccoli, attività troppo semplici o che non usano più. Trovate una nuova casa per loro o tenetele da parte per un fratellino.

Tenete fuori solo le poche cose che il bambino usa molto. Si tratta di trovare di continuo il numero giusto di attività che lo tengano impegnato senza restare vincolati a quelle che non catturano più il suo interesse.

Sarà un processo continuo che finirà per coinvolgere vostro figlio, sviluppando idee sul riuso, sul riciclo, sulla beneficenza e sul prendersi cura dei nostri giochi con l’idea che possano essere dati a qualcun altro quando saremo pronti per qualcosa di nuovo.

I bambini piccoli non si disfano con facilità delle cose, abituateli all’idea che gli oggetti vadano a finire in una scatola per la beneficenza o per un’altra famiglia. Offrite loro un ultimo turno di gioco con un giocattolo; saranno loro a metterlo nella scatola quando avranno finito del tutto di giocarci. Poi possono aiutarvi a portare via la scatola per consegnarla. E se la scatola non può essere consegnata subito toglietela dalla vista così che il bambino non debba ripetere il processo di separazione.

Per chi fosse interessato ad adottare un approccio ancor più minimalista dentro casa, consiglio di cercare Marie Kondo, autrice de Il magico potere del riordino. Raccomanda di tenere in casa solo quelle cose che ci portano gioia o sono utili. Immaginate di applicare lo stesso principio alle attività e ai vestiti del nostro bambino. E, prima di lasciarle andare, dite sempre “grazie” alle cose che non ci servono più o che non usiamo più.

Rendere gli spazi confortevoli

Liberarsi delle cianfrusaglie non vuol dire che la nostra casa debba mancare di personalità. Possiamo sistemare cuscini, coperte, piante e quadri all’altezza del bambino.
Scegliete materiali naturali per cestini e tappeti che aggiungano calore.

Le nostre case sono adattate al paese e al tempo in cui viviamo. Se la famiglia ha origini diverse, possiamo scegliere tesori e mobili di queste altre culture, oltre a integrarne rituali e tradizioni.

Adoro aggiungere elementi fatti a mano come bandierine di carta, lavori a maglia o di cucito, o altri oggetti creati insieme con le mani. Sono dettagli che distinguono una casa e la rendono speciale, qualcosa che nostro figlio assorbirà e apprezzerà.

Anche gli oggetti vintage possono rendere unica una casa e piena di carattere senza che ci si senta sopraffatti dalle cose.

Sono elementi che fanno di un’abitazione una casa, con l’obiettivo che gli spazi diano a nostro figlio una sensazione di pace, calore e accessibilità.

Sistemare con l’idea di facilitarci il lavoro

Crescere un bambino richiede tanto lavoro e rischiamo di sentirci stanchissimi. Perciò possiamo disporre gli oggetti in casa con l’idea di rendere le cose semplici ai piccoli, e di conseguenza anche a noi.

Organizzate le cose in modo che il bambino possa essere più indipendente e soddisfatto, mettete ciò di cui ha bisogno alla sua altezza, facilmente accessibile. Spostate le cose che non deve toccare, fate prove e aggiustamenti, soprattutto mentre il bambino cresce.

Susan Stephenson, insegnante Montessori di grande esperienza, mi ha raccontato che ogni volta che un bambino della sua classe chiedeva aiuto, lei ne prendeva nota e poi cercava di sistemare le cose in modo che la volta successiva potesse fare da solo. Perciò, se il bambino chiedeva un fazzoletto, lei avrebbe sistemato una scatola di fazzoletti alla sua altezza; se poi li avesse tirati tutti fuori, in un piccolo cestino ne avrebbe lasciati pochi piegati con cura, pronti all’uso.

Ricordate, vogliamo che le nostre case siano luoghi sicuri in cui poter dire “Sì” ai piccoli e lasciarli esplorare. Quando ci ritroviamo a dire “no” (per esempio se il bambino tocca qualcosa di pericoloso o batte su un vetro) possiamo trovare un modo per rimuovere la tentazione. Coprire una presa elettrica che si è dimostrata allettante, spostare i mobili per bloccare l’accesso a luoghi che non vogliamo fargli esplorare, usare chiusure di sicurezza per le ante che non vogliamo fargli aprire, o mettere in cantina una vetrina fragile finché nostro figlio non sarà cresciuto ancora un po’.

Se non è possibile rendere sicura l’intera casa, possiamo almeno creare un ambiente “sì” in cui nostro figlio possa giocare liberamente, forse con un cancelletto che chiuda il vano della porta (vogliamo comunque che il bambino possa muoversi molto, quindi eviteremo il box, che limita i suoi movimenti).

Spazi condivisi

Se abbiamo più di un figlio, ecco alcune cose in più da considerare:
  • Organizzate spazi per le diverse età
    - Utilizzate i ripiani in basso per le attività dei più piccoli o per tutte le età; utilizzate quelli più in alto per le attività con piccole parti che vanno bene per i più grandi.
    - Riponete i pezzi piccoli in contenitori che siano difficili da aprire per i piccoli.
    - Stabilite un luogo o due dove ciascun bambino possa andare per stare da solo.
    Possono bastare anche solo due sedie e una coperta per fare un nascondiglio. Si potrebbe anche appendere fuori un cartello che dica “privato” e indicarlo quando i fratelli si avvicinano. Possiamo dire loro: “C’è scritto privato. Credo che ora voglia restare da solo, andiamo a cercare qualche altra cosa da fare!”.
    - Se un fratello più piccolo interferisce, cercate di semplificare le attività per farlo partecipare.

  • Condividere i giochi
    - Pensate a un modo per condividere giocattoli e attività (si veda il capitolo 7 per informazioni sulla condivisione).

  • Condividere la stanza
    - Personalizzate l’area di ciascun bambino, per esempio con una mensola sopra il letto con oggetti personali, foto e collezioni.
    - Aiutate a garantire la privacy se necessario, magari con una tenda a dividere la stanza.
    - Fate accordi chiari sull’utilizzo degli spazi, come quando spegnere la luce.
    - Organizzate lo spazio in modo che ciascun fratello possa stare da solo da qualche parte.

Piccoli spazi

È facile pensare che sarebbe più semplice applicare questi principi se avessimo una casa più grande. Tuttavia è possibile (e forse persino essenziale) utilizzare queste idee se la nostra casa è più piccola. Vogliamo fare l’uso migliore possibile del limitato spazio a disposizione, che altrimenti con facilità si affastellerà di cose e diventerà opprimente. Credo che limitazioni come i piccoli spazi siano in realtà occasioni per l’esercizio della creatività.

Ecco alcune idee utili.
  • Usate letti alti o letti a castello, oppure riponete i letti durante il giorno, come nello stile delle case giapponesi, con materassi futon.

  • Comprate mobili multifunzione o liberatevi di parte del mobilio per creare spazio di gioco.

  • Cercate mobili che abbiano una struttura leggera e poco ingombrante e usate una gamma neutra di colori per dare una sensazione di maggiore spaziosità

  • Tenete meno cose alla volta in vista, per non affastellare lo spazio.

  • Usate lo spazio sulle pareti (come pannelli forati per appendere manufatti) o spazi poco usati per riporre gli oggetti (sotto i letti per esempio), o ancora mimetizzate dei ripostigli vicino al soffitto (magari dipingendoli dello stesso colore della parete).

Il bambino piccolo Montessori
Il bambino piccolo Montessori
Simone Davies
Crescere un essere umano curioso e responsabile.La guida per trasformare la vita con i bambini piccoli in momenti ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche. È ora di cambiare il modo in cui guardiamo ai bambini piccoli.Utilizzando i principi educativi di Maria Montessori, Simone Davies ci mostra come trasformare la vita con i vivacissimi bambini piccoli in momenti appaganti per tutti e ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche per ogni aspetto della vita con i piccoli, il libro Il bambino piccolo Montessori vi spiegherà come: mantenere la compostezza quando vostro figlio non ci riesce e stabilire limiti con amore e rispetto; organizzare la casa e liberarsi del caos; creare attività Montessori adatte a bambini da uno a tre anni; crescere bambini curiosi e desiderosi di imparare, che amino esplorare il mondo che li circonda; vedere il mondo attraverso gli occhi del bambino piccolo e restarne sorpresi e deliziati. Spero che gli insegnamenti della mia bisnonna trovino il modo di entrare in ogni famiglia attraverso questo bellissimo libro, fonte di ispirazione e ricco di consigli pratici.Carolina Montessori Conosci l’autore Simone Davies è un’insegnante Montessori dell’AMI (Association Montessori Internationale), ed è anche autrice di The Montessori Notebook, il popolare blog e profilo Instagram in cui offre consigli, risponde a domande e organizza laboratori online per i genitori di tutto il mondo.Nata in Australia, vive ad Amsterdam con la sua famiglia, dove organizza corsi genitori-figli nella sua scuola Montessori, la Jacaranda Tree.