terza parte - Le scuole Montessori nel mondo

Francia:
la Ferme des Enfants in Ardèche

In un piccolo paesino nelle Ardèches esiste una scuola speciale, attorno alla quale sta nascendo un intero villaggio: si tratta della “Ferme des Enfants”, fondata e gestita da Sophie Rahbi Bouquet, maestra montessoriana.


L’Hameau des Buis – così si chiama il nuovo cantiere – è un progetto innovativo e in qualche modo rivoluzionario, basato su due poli: uno pedagogico e uno ecologico.


Alla scuola Montessori per bambini da tre a sei anni e per ragazzi da sei a dodici anni, frequentata da una quarantina di alunni, si affianca infatti una struttura costituita da una fattoria, sei ettari di terreno agricolo coltivato e una ventina di case in costruzione per futuri residenti, per lo più persone anziane in pensione desiderose di sostenere la scuola e nello stesso tempo di ritornare a uno stile di vita più vicino alla terra e più comunitario.


Un progetto dunque intergenerazionale, che vede impegnati fianco a fianco centinaia di volontari di tutte le età insieme a esperti in bioarchitettura e in agricoltura biologica.


Il progetto Hameau des Buis è fondato sulla terra, sull’agricoltura e sull’autosufficienza alimentare ed è volto a creare un habitat confortevole e favorevole alla salute ma che non incida negativamente sull’ambiente.


È un prototipo, un luogo di sperimentazione per modelli di vita alternativi da un punto di vista sia ecologico sia pedagogico.


“Il modello su cui abbiamo fondato la nostra società attuale – dice Pierre Rahbi, scrittore di origine algerina ed egli stesso agricoltore, nonché padre di Sophie – è in grande difficoltà, non ha avvenire. L’umanità si è sempre evoluta grazie alle utopie. Immaginiamo qualcos’altro.


La società così com’è non prepara il bambino alle sfide della vita che è in continuo mutamento. Bisogna restituire al bambino le sue capacità manuali, così trascurate e disprezzate a favore del mentale, perché le mani sono intelligenti.”


“L’obiettivo della scuola Montessori – continua Sophie – è di creare intorno al bambino un ambiente adattato ai suoi bisogni, non solo dal punto di vista scolastico. Il bambino ha bisogno di crescere in un ambiente vivo, in cui c’è la natura, ci sono gli animali. Il bambino ha bisogno di conoscere un’organizzazione umana che gli permetterà di vivere, quando sarà adulto, rispettando l’ambiente intorno a lui, senza distruggerlo.”


I bambini che frequentano la Ferme des Enfants imparano a mungere le capre, a fare il formaggio o il pane e nello stesso tempo apprendono la matematica, le frazioni, le scienze e le regole grammaticali, sempre seguendo i propri ritmi. I più grandi affiancano il carpentiere che lavora al cantiere e che insegna loro l’arte della lavorazione del legno e i princìpi base della costruzione con i materiali locali. Molto tempo è quindi trascorso all’aperto, in un ambiente selvaggio con panorami mozzafiato.


Una volta alla settimana si tiene il Consiglio dei Bambini, in cui ogni alunno ha la possibilità di prendere la parola per presentare al gruppo problemi, difficoltà o richieste specifiche che vengono discusse insieme al fine di trovare ogni volta le soluzioni più appropriate. Insomma un microcosmo di convivenza civile e democratica. Sicuramente un modello da imitare.


La scuola è gestita da un’associazione non a scopo di lucro e può essere contattata attraverso il sito internet www.la-ferme-des-enfants.com.

Libertà e amore
Libertà e amore
Elena Balsamo
L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura.ll pensiero Montessori spiegato da una grande scrittrice che è anche medico pediatra: Elena Balsamo, nota esperta in tematiche perinatali e pedagogiche. Per educare un bambino occorre prima di tutto educare se stessi.In Libertà e amore, Elena Balsamo ci conduce in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo per riscoprire un nuovo approccio al bambino, dalla vita prenatale all’età evolutiva, prendendo spunto dalla visione di Maria Montessori, donna straordinaria che ha dato vita a un sistema educativo a dir poco rivoluzionario, diffuso in ogni parte del mondo.Scriveva Maria Montessori che i capricci e le disobbedienze del bambino non sono altro che aspetti di un conflitto vitale fra l’impulso creatore e l’amore verso l’adulto, che però non lo comprende.C’è quindi un grosso fraintendimento sulle aspettative dei genitori e degli insegnanti nei confronti dei bambini, che comincia dalla nascita e si manifesta con il confondere il bambino reale con il bambino ideale, esistente soltanto nella mente e nella fantasia degli adulti.Il prezzo da pagare è la perdita dell’autenticità, della libertà, della vera natura del bambino stesso.La scuola montessoriana consiste in un vero e proprio laboratorio creativo nel quale, in un ambiente ricco di amore, rispetto e autentica libertà di scelta, le capacità intellettuali e manuali sono libere di svilupparsi in tutta la loro forza e bellezza.Quello di Maria Montessori non è però solo un metodo educativo, ma molto di più: è un modo di guardare il mondo e gli esseri che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte dello stesso ecosistema.Una nuova chiave di lettura per reinventare la relazione con i nostri figli e i nostri alunni, secondo natura. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.