seconda parte - iii

Se scegli di ricorrere
a un accessorio per il
sonno condiviso

Poiché dormire nello stesso letto non è la soluzione ideale per tutte le famiglie, un’eccellente alternativa è l’utilizzo di accessori per il sonno condiviso. Ne esistono di svariate forme, tra cui ceste da porre in mezzo al lettone tra mamma e papà o superfici separate per la nanna del bimbo, applicabili al letto dei genitori (si tenga presente che non sono stati effettuati test sistematici sulla sicurezza di tali prodotti, il che non significa necessariamente che essi non siano sicuri, solo che non sono stati collaudati).


Gli accessori da porre direttamente nel lettone costituiscono una barriera per i genitori che temono di schiacciare, voltandosi, il piccolo, o che quest’ultimo cada dal letto. Tali dispositivi consentono alle madri di avere facile accesso all’allattamento, e ai genitori di essere il più possibile vicini al bimbo, assicurando al contempo una certa protezione.


Le superfici per il sonno condiviso applicabili al lettone sono ideali per i genitori obesi, spesso ubriachi o sovraffaticati, o che desiderano continuare a dormire con più guanciali o con il piumone ma lo vogliono fare accanto al loro piccolo. Dal momento che questi prodotti consentono al bimbo di dormire su una superficie separata, i genitori possono stare tranquilli sapendo che il figlio è al sicuro da gran parte dei pericoli presenti in un letto per adulti.


Potete trovare un elenco di prodotti per il sonno condiviso nell’Appendice II.

Di notte con tuo figlio
Di notte con tuo figlio
James J. McKenna
La condivisione del sonno in famiglia.L’antropologo James J. McKenna descrive i vantaggi del sonno condiviso, riportando le più recenti evidenze scientifiche che ne evidenziato i potenziali benefici. In passato dormire insieme ai propri figli era la norma in quasi ogni epoca e cultura. Oggi invece, questa pratica è fonte di innumerevoli interrogativi e occasioni per colpevolizzarsi.Dove far dormire i bambini è un tema assai controverso nella cultura occidentale poiché risveglia questioni legate all’ideologia della promozione dell’indipendenza degli individui, bambini compresi.Il timore di condividere il letto con un bambino è altresì alimentato dallo stile di vita comunemente accettato dalla cultura occidentale, secondo cui si dovrebbe lavorare tutto il giorno, stare con la famiglia soltanto la sera o nel fine settimana e dormire da soli, profondamente e per tutta la notte. Il letto, poi, è anche sinonimo di sesso, per cui dormire con un bambino risulterebbe sospetto.Di notte con tuo figlio sviscera e smentisce ogni teoria scientifica a sostegno dell’inopportunità, se non addirittura della pericolosità o dell’immoralità, di questa abitudine. James J. McKenna sovverte queste credenze culturalmente accettate, agendo da uomo di scienza: i suoi studi sul sonno dimostrano il legame che si crea durante la notte tra figlio e genitore, attraverso tracciati dei mutamenti fisiologici registrati in entrambi i soggetti addormentati e con filmati della loro danza notturna. Legame che, come lui ha dimostrato, ha un fondamento biologico misurabile.L’autore raccomanda il sonno condiviso, purché in situazioni di assoluta sicurezza, e ne illustra le diverse modalità, avvalendosi delle più recenti evidenze scientifiche a sostegno dei potenziali benefici del sonno condiviso e tanti utili consigli per prevenire eventuali rischi e inconvenienti.Pronti a scoprire gli innumerevoli benefici di stare tutti insieme nel lettone? Conosci l’autore James J. McKenna, titolare della cattedra di Antropologia Edmund P. Joyce C.S.C., nonché Direttore del Mother-Baby Behavioral Sleep Laboratory (laboratorio di ricerca sul sonno materno infantile) dell’Università di Notre Dame, è tra le massime autorità in materia di allattamento al seno in relazione alla SIDS (Sindrome della morte in culla) e al sonno condiviso.I suoi interventi a conferenze e convegni medici sulla genitorialità sono molto richiesti in tutto il mondo.