li animali sono in genere coperti da qualcosa che li protegge: i pesci hanno le squame, i serpenti e i rettili hanno un rivestimento corneo e i mammiferi hanno la pelliccia. Eppure il figlio dell’uomo nasce nudo, con la pelle scoperta, e rimane tale. Questo ci porta a pensare che l’uomo nasca con delle sensibilità invece che con dei rivestimenti. Queste sensibilità sono strettamente legate alla difesa dell’uomo, a tutte le acquisizioni che deve fare, e strettamente legate alla costruzione di sé. Le conquiste, le acquisizioni che l’uomo deve fare attraverso il movimento, l’attività, sono legate in modo particolare alla sensibilità della pelle. Il fatto che riusciamo a mantenere la postura eretta, a stare in piedi e a mantenere l’equilibrio, è dovuto alla sensibilità delle piante dei piedi. Una malattia che fa perdere all’uomo il potere di mantenere l’equilibrio spesso fa perdere allo stesso tempo la sensibilità delle piante dei piedi. Molte disfunzioni nervose, perdite di equilibrio mentale, sono sempre accompagnate da una perdita di sensibilità. La sensibilità della pelle, la sensazione muscolare, il senso muscolare e il sistema nervoso formano un tutt’uno.
La medicina ha quindi tenuto conto di questa sensibilità della pelle; la sua intensità è misurata in ogni parte del corpo. Esistono aree speciali con due punti che possono essere regolati per essere uniti e separati. In alcune parti della pelle, se punti separati dell’area la toccano, la separazione non viene percepita; il tocco viene percepito come un unico punto. Se due punti relativamente distanti vengono percepiti come un unico punto invece che come due tocchi diversi, la pelle non può essere sensibile. Se invece due punti molto vicini vengono percepiti come due punti di contatto distinti, quella parte della pelle è molto sensibile.
Perché dobbiamo studiare questo fenomeno? Per sottolineare il fatto che la pelle non è solo il rivestimento del corpo dell’uomo, ma anche un organo sensoriale immenso, collegato al sistema nervoso e al movimento. Gli uomini che mantengono sempre questa sensibilità sono normali e sani. Altri uomini che perdono questa sensibilità perdono anche la salute. Altri uomini ancora, che a causa di un’educazione sfortunata non sono stati in grado di sviluppare una sensibilità normale, risultano essere privi di intelligenza. Questo organo sensoriale, quando sviluppato dalla sua sensibilità, tramite la sua attività tende a mantenere l’intero individuo sveglio.
Tre parti del corpo sono particolarmente sensibili: la pianta del piede, la punta delle dita e la fronte. Non sono sensibili nello stesso modo. Per esempio, la mano è sensibile al tatto, mentre la fronte è più sensibile alla pressione. Se ci fermiamo a riflettere, le parti più sensibili del nostro corpo sono la fronte, che copre il cervello, il rifugio del pensiero, e la mano che lavora per conoscere le cose. Queste due hanno reso possibile la civilizzazione dell’uomo nel corso dei secoli.
La pelle è sensibile a molti stimoli: al calore, alla pressione, allo stato della superficie. Cosa succederebbe se uno stimolo diventasse sempre più forte? Non è possibile fissare un limite? Ad un certo punto, se lo stimolo (che sia calore, pressione o consistenza) è troppo intenso, cessa di essere percepito come tale. Viene invece percepito come un’unica sensazione: il dolore. Quindi la sensibilità cessa di operare quando c’è una sensazione di dolore. Quando arriva questo limite del dolore, la sensibilità diventa una difesa, perché per natura fuggiamo dal dolore. All’opposto del dolore c’è una sensibilità costruttiva che aiuta la formazione della personalità. Cosa succede se uno stimolo diventa sempre meno intenso? Può esistere un limite inferiore? Sarebbe un affinamento della sensibilità costruttiva poter percepire stimoli meno intensi. Il limite di questo affinamento è solo fino al punto in cui possiamo ancora sentire. Al di là di questo punto lo stimolo non viene percepito perché non siamo coscienti del contatto.
Pertanto, la sensazione più delicata legata alla coscienza è il limite sensoriale di questa. Scientificamente questo limite è la soglia della coscienza; lo stimolo, per essere tale, per essere percepito, deve essere in grado di attraversarla. Questo è interessante soprattutto nell’educazione del tatto, cioè renderlo capace di percepire stimoli sempre meno intensi, allargando così la soglia della coscienza. La mano è in grado di recepire un’idea, e il bambino recepisce l’idea attraverso i movimenti della mano, attraverso la sensazione muscolare. Dimostra di avere coscienza e memoria delle cose che la sua mano ha toccato. La mano e il senso del tatto svolgono quindi un ruolo importante nella costruzione dell’intelligenza.
L’educazione al tatto è di enorme importanza, ma non è stata presa in considerazione dagli educatori. Molte delle cosiddette scuole Montessori hanno materiali con superfici ruvide e lisce, ma non si rendono conto della loro importanza. Esistono tuttavia due tipi particolari di scuole in cui il senso del tatto è considerato di primaria importanza: le scuole per non vedenti e le scuole per bambini con deficit. I risultati dell’educazione dei ciechi e degli ipodotati dipendono dalla sensibilità della mano. Se questa sensibilità della mano è così importante da aprire l’intelligenza dei bambini ipodotati e dei ciechi dobbiamo concludere che è anche di grande importanza per la costruzione dell’intelligenza dell’essere umano normodotato. L’essere umano normodotato ha così tanti mezzi per costruire la sua intelligenza che è intelligente anche senza l’educazione della mano. Ci sono molti che non hanno mai avuto il beneficio dell’educazione della mano, ma sono andati avanti lo stesso. Quanto sarebbero stati più intelligenti se avessero avuto questo tipo di educazione! Il perfezionamento dell’istruzione avviene grazie all’educazione della mano.