SCHEDA 1

Il metodo Montessori in Afghanistan: The House Of Flower

Estratto da: http://www.vitainfanzia.it/

«(…) In Asia Centrale, nel centro di Kabul, nasce nel 2002 l’House of Flowers, un’istituzione unica in tutto l’Afghanistan, martoriato da guerre decennali. La struttura, fondata da Mostafa Vaziri e Lide Allison, più che una casa è un centro di apprendimento e di crescita interiore basato sulla filosofia e sul metodo Montessori. Il Metodo, che propone discussioni aperte e chiare con i bambini, risoluzione pacifica dei problemi, è apparso ai fondatori l’unico mezzo per recuperare i piccoli ospiti dai traumi subiti e contrastare l’ambiente aggressivo da cui provenivano. Fin da subito si sono notati i miglioramenti, i bambini abbandonavano le loro paure e la loro aggressività, acquistando nel contempo fiducia e gioia, mostrando a tutti le loro potenzialità; la competizione lasciava il posto alla cooperazione. 

Gli insegnanti e lo staff sono stati formati negli aspetti pedagogici e comportamentali e nella psicologia del metodo Montessori. 

Tutti i bambini sono coinvolti nella gestione della casa ed acquisiscono abilità fondamentali attraverso i loro compiti e responsabilità. L’educazione finanziaria è importante in un luogo come l’Afghanistan dove la povertà è in crescita. Perciò i bambini ricevono una ‘paghetta’ settimanale che devono gestire responsabilmente, nella casa c’è la “House of Flowers National Bank” dove possono depositare e fare dei prelievi. C’è anche un piccolo negozio dove comprano e vendono spuntini, materiali scolastici, giocattoli e commercializzano i manufatti artigianali da loro realizzati. Pur ricevendo un’educazione religiosa secondo la tradizione islamica afghana, studiano anche le altre religioni. 

Il tipo di educazione che ricevono appare unico nel Paese, dal momento che in Afghanistan fino alle scuole di 4° grado i bambini studiano solo la lingua, la matematica e la religione, spesso in una tenda con solo una lavagna. Il sistema scolastico afghano è stato fortemente indebolito dalle lunghe guerre e non assicura più di due ore e mezzo al giorno di lezione. Gli ospiti della Casa, quando rientrano da scuola, seguono una serie di lezioni integrative su vari argomenti come la salute, la geografia, la scienza, la lingua inglese, la calligrafia, la poesia e la storia. Queste lezioni sono tenute ogni giorno, per diverse ore, da due insegnanti che utilizzano il metodo, le tecniche e i materiali montessoriani. Studiano anche teatro, mettendo in scena storie tratte dai loro libri, e scrivono poesie ispirate ai grandi poeti persiani come Rumi e Hafez. La Geografia è considerata una materia molto importante che consente di conoscere altri paesi e loro culture, permettendo di acquisire un senso di amore e comprensione per tutti gli esseri umani. 

Nel corso degli anni si è potuto costatare lo sviluppo, la crescita e la maturazione di questi bambini che provenivano tutti da situazioni drammatiche. 

Oggi l’House of Flowers è entrata a far parte far parte della NGO Parsa. In collaborazione con il Programma Nazionale degli Orfanotrofi e con il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali diventerà un modello su cui si conformeranno gli orfanotrofi già operanti nel Paese. Sarà, inoltre, un centro di formazione basato sul metodo Montessori per gli educatori di tutte le strutture afghane».

Contributi per una pedagogia della resilienza
Contributi per una pedagogia della resilienza
AA.VV.
Ripensare l’educazione per ricongiungere l’infanzia alla vita reale.Raccolta degli Atti del Convegno del 3 marzo 2018. I Convegni Internazionali si inseriscono in un circuito di eventi organizzati dall’Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e alla diffusione del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori. Raccolta degli Atti con gli interventi di: Silvia Vegetti Finzi, psicologa e scrittrice Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e scrittore Laura Pigozzi, psicoanalista e scrittrice Alessandro Vaccarelli, professore associato di Pedagogia Generale e Interculturale all’Università dell’Aquila Raffaele Mantegazza, professore associato di Pedagogia Generale e Interculturale all’Università di Milano Bicocca