Alessandro Vaccarelli
Alle origini della pedagogia dell’emergenza: Maria Montessori e l’educazione nei contesti di catastrofe1
Professore Associato Pedagogia Generale e Interculturale e
Presidente Corso di Laurea in Scienze della Formazione e del Servizio sociale Università dell’Aquila
Il terremoto di Messina e il metodo Montessori
- l’esigenza di una sistematizzazione degli interventi; essa va intesa sia come organizzazione sistematica (dunque capillare, pianificata sul territorio, strategica) sia come insieme di interventi attenti e orientati all’intero sistema, dunque proiettati ad uno sviluppo umano e sociale disposto sui tempi lunghi di un processo di ricostruzione che, si può evincere, riguarda anche gli aspetti sociali, economici, culturali delle comunità colpite: il ruolo dell’ANIMI (organizzato per Comitati, attento alle realtà locali, orientato alle esigenze di più generale sviluppo), nell’insistere nei territori terremotati sui problemi educativi, scolastici, di alfabetizzazione richiama alla mente quello svolto oggi da agenzie e organizzazioni governative e non governative che implementano, in contesti emergenziali di diverso tipo (calamità, guerre, conflitti etnici, povertà…), una progettualità tesa a risollevare le sorti di comunità e popolazioni considerando l’istruzione come principale investimento per lo sviluppo umano e sociale;
- la centralità della cura educativa - espressa sotto la forma di attenzione verso i soggetti - nella restituzione a singoli e comunità della dignità sottratta dalle situazioni emergenziali e post-emergenziali, e volta al superamento del trauma, al ripristino delle energie individuali (la conversione, come la definisce M. Montessori), al ricollocamento in una condizione di vita che rilanci il senso della progettualità futura, volta, infine, come diremmo noi oggi, a stimolare il comportamento resiliente;
- la predisposizione di servizi che, seppure essenziali, siano di alta qualità, in grado di funzionare anche in situazioni precarie (ad esempio la scuola in una tendopoli) facendo leva sull’idea di cura dell’ambiente, delle relazioni educative, della dimensione didattica.
La guerra come catastrofe: la “Croce bianca dei bambini”
Contributi per una pedagogia della resilienza
AA.VV.
Ripensare l’educazione per ricongiungere l’infanzia alla vita reale.Raccolta degli Atti del Convegno del 3 marzo 2018.
I Convegni Internazionali si inseriscono in un circuito di eventi organizzati dall’Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e alla diffusione del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori.
Raccolta degli Atti con gli interventi di:
Silvia Vegetti Finzi, psicologa e scrittrice
Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e scrittore
Laura Pigozzi, psicoanalista e scrittrice
Alessandro Vaccarelli, professore associato di Pedagogia Generale e Interculturale all’Università dell’Aquila
Raffaele Mantegazza, professore associato di Pedagogia Generale e Interculturale all’Università di Milano Bicocca