I materiali
- Il materiale permette di imparare usando contemporaneamente corpo e mente. Ciò consente di fissare l’esperienza e di mantenerla per tutta la vita. Col tempo possiamo dimenticare nomi e definizioni, ma generalmente non scordiamo ciò che sappiamo fare.
- Il materiale di Psicoaritmetica mette i bambini in contatto con una realtà di armonia, li aiuta a comprendere che la matematica e l’Universo sono dominati da leggi.
- Allo stesso tempo però mostra che non tutto ancora si conosce, non sempre è possibile essere precisi come accade quando si affronta il tema delle cifre decimali del π (Pi Greco).
- Perché l’apprendimento significativo abbia luogo, è necessario che la materia sia in relazione con i bisogni effettivamente sentiti. (Ausebel)
Il materiale è bello. Quando lo si usa si prova un piacere coinvolgente che conquista piccoli e grandi. Tuttavia la bellezza e il piacere non sono sufficienti per spiegare la sua efficacia a tutte le latitudini. Ciò che lo rende unico è il fatto di essere un’astrazione materializzata, di riuscire, in quanto facilitatore, a soddisfare adeguatamente il profondo bisogno di cultura e di conoscenza che il bambino prova in modo diverso a seconda dei periodi di sviluppo.
Il percorso che si segue alla scuola Montessori rispetta i periodi sensitivi del bambino, tiene conto delle sue esperienze pregresse e della sua voglia di saperne di più a partire dalle “grandi cose”. Ciò che si offre è dunque carico di significati. Non si posticipano, né si banalizzano le risposte ai loro bisogni. Si semplificano, ma scientificamente. Alla scuola Montessori si ha la possibilità di presentare tutto al momento “giusto”. Con il materiale prima di astrarre si manipola e si offre l’opportunità di intuire qualche cosa senza utilizzare troppe parole e di intuirlo con la propria testa, seguendo il percorso del proprio centro. Non si chiedono spiegazioni, si danno stimoli, si propongono esperienze motivanti.
Il materiale è facilitatore e dilatatore. Queste caratteristiche ci consentono di osare e di andare oltre quelli che a torto si credono i limiti dei bambini di una certa età.
La concettualizzazione avviene in un secondo momento. Inoltre grazie alla libera scelta, l’apprendimento meccanico nelle scuole Montessori diventa motivato. Sforzo e interesse vanno nella stessa direzione e il lavoro che si compie è costruttivo, dà molta energia e soddisfazione.
- L’apprendimento è più ricco di significato quando … lo studente comincia da una visione concettuale generale, che gli fornisce un orientamento e una direzione, e poi lavora all’indietro, completando il quadro con dettagli e specificazioni… (Ausebel)
Il fatto che ci siano dei materiali chiamati “paralleli” cioè che approfondiscono una conoscenza o ne colmano una parte consente al bambino di seguire un percorso che è quello reale.
Non si apprende in modo lineare dice Montessori, ma per esplosioni, per attivazione di interesse intorno a grandi temi prima e a studio del particolare poi. E ha ragione. Per averne la conferma è sufficiente osservare i bambini a scuola, ma anche noi stessi e il nostro modo di adulti di soddisfare una curiosità.
Nelle scuole Montessori non c’è frammentazione, non si ha paura di dare il tutto perché possiamo darlo al giusto modo.
Inoltre i diversi materiali consentono di tornare, ritornare, ampliare, colmare, approfondire le diverse conoscenze dando stimoli adeguati al potenziamento e al recupero.
- Un fattore importante nella formazioni di significati chiari e stabili è il raggiungimento di un equilibrio adeguato tra i concetti e i dati su cui questi si fondano. Concetti che non possono essere messi in relazione con esperienze illustrative o con esempi pertinenti diventano presto parole senza senso. Questo risulta particolarmente vero in matematica quando gli studenti possono essere in grado di risolvere dei problemi semplicemente imparando a memoria una serie di schemi procedurali raggruppati per tipo. (Ausebel)
Questo rischio alla scuola Montessori non è così presente visto che molti aspetti ad esempio della geometria sono prima sperimentati, “toccati”, “provati” e solo in un secondo tempo formalizzati e descritti a parole o, se necessario, da una formula.
Il materiale ci consente anche a posteriori di comprendere concetti, regole, leggi, apprese senza capirne il vero significato. Molti insegnanti riferiscono di “scoprire” solo ai corsi di differenziazione procedimenti e formule apprese semplicemente a memoria.
Ad esempio grazie alla presentazione Montessori è visivamente chiaro il significato della formula dell’area del cerchio e la relazione tra i due fattori.
- Il fatto che non sia subito necessario riportare sul quaderno tutto quello che si fa consente al bambino di dedicarsi con gioia al lavoro sul concreto e a tutti i ragionamenti che ne scaturiscono. Il passaggio sul foglio ci deve essere, è un primo passo verso l’astrazione, è un modo diverso di comprendere e di fissare un concetto, ma come insegnanti dobbiamo avere ben chiaro che scrivere non è sinonimo di sapere. Quindi lasciamo ai bambini il giusto tempo per sperimentare, provare, utilizzare mani e corpo. Una volta soddisfatti abbandoneranno da soli il materiale.