Saluto di Tsewang Yeshi

Presidente del Tibetan Children’s Village (TCV)

Eruditi studiosi, educatori, dignitari e cari amici, 
innanzitutto porgo i miei più cordiali saluti da parte del TCV di Dharamsala in India. 

Mi chiamo Tsewang Yeshi e in qualità di presidente del TCV è un grande onore e piacere condividere la nostra esperienza del sistema educativo Montessori all’interno di questo importante convegno internazionale intitolato Educazione e Pace organizzato dall’Associazione Montessori Brescia per la promozione e divulgazione delle idee della signora Maria Montessori e del suo metodo pedagogico. 

Vorrei, inoltre, esprimere la mia profonda gratitudine verso l’Associazione Montessori Brescia che ha organizzato l’evento e mi ha invitato a condividere il mio messaggio. 

Prima di proseguire con il mio discorso, vorrei porre le mie più sincere scuse ed esprimere il mio rammarico da parte della signora Jetsun Pema, che non ha potuto essere presente, purtroppo, al convegno organizzato perché si è dovuta recare urgentemente negli Stati Uniti per circostanze imprevedibili ed inevitabili. Spero vivamente che possiate comprendere la situazione e sono con voi nel rammarico per la sua assenza. 

Vorrei iniziare con una breve presentazione del TCV e del suo obiettivo educazionale. Fin dal momento in cui andammo in esilio nel 1959 dopo l’occupazione cinese del Tibet, la principale preoccupazione di Sua Santità il Dalai Lama era di prendersi cura ed istruire i numerosi bambini orfani ed indigenti, nonché i più vulnerabili. Grazie a questa rapida intuizione, la cura dei bambini e l’istruzione dei suddetti, ricevette priorità assoluta sin dall’inizio. Guidati dalla sorella maggiore di Sua Santità il Dalai Lama, la nursery del TCV era tra i primi centri istituiti nel 1960. Sfortunatamente, il suo decesso prematuro avvenne nel 1964. E fu così che la sorella minore di Sua Santità il Dalai Lama, la signora Jetsun Pema, assunse - con grande coraggio - il controllo di ciò che era stato avviato e fece del TCV ciò che è oggi: il centro di educazione più grande di tutta la comunità in esilio in India. Dedicò anima e corpo alla causa dei bambini tibetani, alla loro educazione e, ancora oggi, prosegue in qualità di Madre e di forza guida di questo progetto. 

Ci impegniamo a fornire un’educazione olistica a tutti i bambini, principalmente un’istruzione tibetana unitamente a una più moderna. È, inoltre, un’educazione alla Pace e alla non-violenza. In breve, insieme agli obiettivi e capacità intellettuali, riteniamo essenziale costruire anime benevoli.

Sua Santità il Dalai Lama ci ricorda costantemente l’importanza di vivere una vita ricca di significato con la potente motivazione di aiutare gli altri. La sua guida verso tutte le persone coinvolte nell’istruzione è di fornire un’educazione che dia tanta importanza alla mente quanto al cuore, in modo tale che i bambini non siano soltanto individui istruiti, ma anche colmi della bontà del potenziale dell’umanità. 

Questo è esattamente ciò che cerchiamo di raggiungere tramite la nostra educazione. 

Durante gli anni Sessanta, periodo di emergenza, quando vi era bisogno di ogni cosa e ogni bisogno era immediato per i bambini che si riversavano nella nursery, non appena le necessità di cibo, di un riparo, di vestiti ed altro vennero colmate, la signora Jetsun Pema si adoperò per organizzare un sistema educativo adeguato ai bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. 

Trovò che il sistema montessoriano fosse il più appropriato sia relativamente alla cultura che all’età dei bambini della scuola preprimaria. Con l’aiuto di volontari dedicati come Umadevi (una signora polacca che indicò due giovani insegnanti indiane, Chandara Bhatia e Bhatia Trivedi, esperte del sistema educativo montessoriano), Jetsun Pema mobilitò immediatamente il loro aiuto e sostegno. Non solo diedero immediata risposta alle sue specifiche richieste, ma furono anche pronte ad offrire il proprio aiuto. Tra loro e il TCV fu amore a prima vista! Iniziarono ben presto a guidare la formazione di giovani insegnanti tibetani con corsi brevi a Dharamsala. Portarono i più promettenti nel centro di Ahmedabad per una formazione più lunga, cosicché sarebbero poi stati in grado di tenere corsi una volta tornati nel TCV. Nel 1970 il sistema montessoriano era diventato il metodo di educazione del TCV grazie al loro entusiasmo e al loro duro lavoro. Da quel momento, il metodo Montessori si consolidò sempre più e senza lasciar spazio ad alcun ripensamento sulla sua adozione. 

Continuarono per anni le visite regolari, ogni estate, per formare più persone con i corsi brevi e per supervisionare il progresso del programma Montessori all’interno del TCV. Nel 1973 avevamo insegnanti pienamente qualificati e formati che si potevano assumere importanti responsabilità, guidati dal giovane preside, il sig. Sherab, che diventò in seguito direttore del TCV Montessori Centre. 

Parlando dell’utilità del programma, riformulerò di seguito un passaggio tratto da un manuale che si occupa di educazione dei bambini. Questo sostiene che il metodo Montessori si sia rivelato molto benefico e i bambini abbiano imparato con gioia. La combinazione dell’accogliente ambiente aula con lo spazio e la libertà dati dal metodo Montessori, hanno fatto sì che i bambini potessero sbocciare presto diventando, ognuno a proprio modo, autodidatti indipendenti e mantenendo i loro interessi e la loro indole. Gli insegnanti impararono ad essere flessibili e aperti nella maniera in cui si prendevano cura dei bambini e li guidavano con le attività di classe, sempre tenendo a mente di dare loro libertà e scelta nella fase di apprendimento. 

Vorrei aggiungere che, con il passare del tempo, il sistema Montessori si è stabilito in tutte le scuole TCV. Oggi contiamo 15 scuole Montessori nei TCV dislocati in diverse parti dell’India e circa mille bambini tra i 3 e i 5 anni e più di 60 insegnanti. Il successo del sistema Montessori nei TCV ha suscitato molto interesse ed entusiasmo in altre sedi dedicate alla pratica dell’educazione di tibetani in esilio. Incoraggiati dal nostro successo, molte altre istituzioni tibetane hanno introdotto il sistema Montessori e oggi questo metodo è seguito praticamente in tutte le scuole tibetane in esilio a livello preprimario. 

Per rafforzare ulteriormente questo sistema, il TCV stabilì nel 1997 il suo centro a Dharamsala per guidare e coordinare tutte le scuole tibetane con metodo Montessori. Considerando che materiale e i supporti montessoriani erano costosi se acquistati da ditte Montessori, la creatività e lo spirito d’iniziativa degli insegnanti stessi furono elementi fortemente presenti e portarono alla progettazione e realizzazione del materiale scolastico necessario. Questo portò alla creazione di unità a sé stanti, supervisionate e dirette dal Centro Montessori. Abbiamo adattato con successo il materiale alla lingua e al sistema tibetani. In questo modo, il centro d’oltremare soddisfa domanda e richiesta del metodo montessoriano nelle scuole. Inoltre, sotto la guida del direttore del Centro Montessori TCV, si conducono corsi di formazione per gli insegnanti. 

Teniamo molti workshop e corsi brevi a seconda della domanda: dal 1979 a oggi, più di 350 insegnanti hanno ricevuto una formazione Montessori in 15 diversi gruppi. Il Centro Montessori pubblica inoltre dei manuali in lingua tibetana sull’istruzione montessoriana. Questi sono largamente utilizzati nelle scuole: finora ne sono stati pubblicati sei, per esempio sulle attività sensoriali, sulle attività pratiche di apprendimento quotidiano, sulla lingua tibetana, sulla matematica e così via. Soprattutto, l’Amministrazione Centrale Tibetana del Dipartimento dell’Istruzione Tibetano approvò formalmente il sistema Montessori a livello preprimario nella loro nuova politica dell’educazione nel 2004 nell’ottica di rafforzare l’istruzione in lingua materna nella comunità tibetana in esilio. Il motivo del successo del sistema Montessori presso la nostra comunità è dovuta ai valori tibetani tradizionali e ai princìpi buddisti, i quali furono e sono pensieri e idee chiave nella filosofia di Maria Montessori. 

Vorrei riprendere una frase pronunciata dalla signora Jetsun Pema quando, nel 2000 a Novenburg, ricevette il premio internazionale da parte dell’Opera Nationale Montessori (OPM) Education and Peace, e qui riformulo: 

“La pratica del metodo Montessori nelle scuole TCV in particolare, ma anche in altre scuole tibetane più in generale, ha riscosso grande successo ed è stato molto gratificante. Riteniamo che la filosofia, l’istruzione e pratica di Maria Montessori siano molto simili alla nostra filosofia buddista oltre che alle nostre pratiche di educazione dei bambini. Per questo motivo, nella nostra comunità, non abbiamo avuto alcuna esperienza di conflitti o difficoltà nell’introduzione del metodo Montessori.” 

Non c’è bisogno di dire che certe occasioni, come il convegno Educazione e Pace, sono certamente adatte per rivolgere il nostro ricordo alla dott.ssa Maria Montessori ed esprimere la nostra gratitudine per la sua meravigliosa filosofia e pedagogia per i bambini del mondo. 

Inoltre, vorrei ringraziare nuovamente gli organizzatori del convegno per il loro duro ma bellissimo lavoro. Infine, concludo con il messaggio di Mahatma Gandhi verso Maria Montessori del 1943: 
“Mentre tu, dal tuo amore per i bambini, stai tentando di insegnare loro - tramite le tue numerose istituzioni - il meglio che puoi tirar fuori proprio da loro stessi, spero sarà possibile non solo per i bambini di famiglie ricche e per le persone agiate, bensì per i bambini indigenti, ricevere una formazione di questo tipo. Hai giustamente detto che se vogliamo veramente portare in terra una sostanziosa pace, dobbiamo cominciare dai bambini. Poiché, se essi cresceranno nella loro naturale innocenza non avremo lotte, crisi vane e stolte, ma procederemo d’amore in amore, di pace in pace, finché tutto il mondo non sarà penetrato di quell’amore e di quella pace ai quali, consciamente o inconsciamente, il mondo anela.”1

Ancora una volta, grazie a tutti e Tashi delek2.

Maria Montessori: educazione e pace
Maria Montessori: educazione e pace
AA.VV.
Raccolta degli Atti del Convegno del 3 ottobre 2015. I Convegni Internazionali si inseriscono in un circuito di eventi organizzati dall’Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e alla diffusione del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori. Raccolta degli Atti con gli interventi di: Carolina Montessori, bisnipote di Maria Montessori e archivista presso AMI Association Montessori Internationale Rama Reddy, insegnante di scuola elementare e Trainer presso l’Istituto indiano di studi Montessori Lynn Lawrence, direttore esecutivo AMI Ela Eckert, membro del consiglio della German Montessori Society Paola Trabalzini, docente universitaria presso la LUMSA di Roma e formatrice dell’Opera Nazionale Montessori David Connolly, responsabile del Programma di Prevenzione dei Conflitti presso The Hague Institute for Global Justice Don Fabio Corazzina, parroco di Santa Maria in Silva di Brescia