Saluto di Rosa Giudetti

Presidente dell’Associazione Montessori Brescia

Buongiorno a tutti e benvenuti al nostro terzo convegno annuale.

Grazie per essere qui oggi, per aver deciso di condividere con noi questo momento di riflessione e approfondimento su un tema delicato e attuale come quello della pace.

Vorrei innanzi tutto ringraziare chi insieme a noi ha reso possibile questo evento.

Ringrazio i relatori che con grande generosità ed entusiasmo hanno accolto il nostro invito a partecipare.

Ringrazio il comune di Barbariga, il comune di Brandico e Gonzaga Arredi per il contributo economico.

Ringrazio Sua santità Papa Francesco, la Congregazione per l’Educazione Cattolica della Chiesa universale e il suo segretario mons. Vincenzo Zani, la Diocesi di Brescia qui oggi rappresentata da don Raffaele Maiolini.

Ringrazio per il patrocinio:
L’Opera Nazionale Montessori, l’Association montessori internationale, la regione lombardia, la provincia di brescia, il comune di brescia.

Ringrazio per la partecipazione:
Le associazioni emergency e libera, l’istituto lama Tzong Kapa, gli amici editori Il leone verde e Fefè, l’Adasm Fism di Brescia.

Ringrazio Carolina Montessori per il sostegno e la grande generosità con cui ci sta supportando nel nostro lavoro, Grazia Honegger Fresco, Mario Valle, Antonella Galgano e tutti coloro che in questi mesi ci hanno aiutate e incoraggiate.

Come dicevo, quello di oggi è il nostro terzo convegno annuale.

L’associazione M.B. è nata ufficialmente nell’aprile del 2013 con lo scopo di promuovere e diffondere il pensiero della dottoressa Montessori nelle famiglie e nelle scuole del territorio.

Per far questo abbiamo iniziato un intenso lavoro di informazione, formazione e approfondimento, abbiamo girato fra le scuole, i teatri e gli auditorium di tutta la provincia di Brescia, abbiamo organizzato incontri, conferenze, tavole rotonde, corsi, laboratori.

Abbiamo già formato un centinaio tra educatori e insegnanti che hanno dato vita alla sperimentazione del metodo Montessori in circa 11 sezioni tra nido e scuola dell’infanzia in alcune realtà scolastiche della provincia di Brescia. L’elenco di queste scuole è disponibile sul nostro sito www.montessoribs.it.

Abbiamo lavorato per illustrare efficacemente la validità del pensiero della dottoressa Montessori. Nel convegno del 2013 abbiamo cercato di rispondere alla domanda che più di frequente ci viene rivolta e cioè: qual è la risposta montessoriana ai bisogni dei bambini di oggi.

Nel convegno del 2014 abbiamo raccontato attraverso la voce di relatori provenienti da tutto il mondo in che modo le scoperte fatte nel campo delle Neuroscienze stiano convalidando le intuizioni che Maria Montessori ebbe già nei primi anni del Novecento.

Quest’anno abbiamo deciso di affrontare il tema della pace.

E vorrei in breve spiegarvi il perché.

Parlare di pace non è facile, molto alto è il rischio di incorrere in inutili retoriche o di strumentalizzare un’idea che invece dovrebbe restare intatta nei secoli, un assioma integro e sgombero da logiche di potere, un postulato fisso e immutabile da tramandare attravero la memoria ancestrale di tutti noi. Purtroppo però così non è e questo ha fatto sì che ancora oggi, pur definendoci società civile, assistiamo impotenti ad una emorragia di violenza inarrestabile, ad una violenza che troppo spesso ha come vittime proprio i bambini.

Che razza di esseri umani siamo noi se non riusciamo a proteggere la nostra specie, i nostri figli, che sono il nostro futuro? E quando dico i nostri figli intendo tutti i bambini del mondo!

Maria Montessori aveva dato delle risposte molto precise a questa domanda e ha sviluppato un pensiero pacifista meraviglioso.

Ecco che dovere morale, responsabilità sociale e personale dei montessoriani deve essere quello di condividere con il mondo questo pensiero.

Di sicuro il pensiero di pace di Maria Montessori non risolverà tutti i problemi politici, economici e finanziari che causano i conflitti e le atrocità che continuano ad insanguinare la nostra civiltà, ma di sicuro può dare un contributo significativo alla costruzione di un mondo di pace.

Come? Attraverso la formazione di personalità pacifiche.

Purtroppo, con molta probabilità, nonostante il nostro impegno ci saranno ancora piccole vittime di guerra ma come montessoriani dobbiamo fare la nostra parte per far sì che non rimangano anche piccole innocenti vittime dell’indifferenza, la nostra indifferenza.

Io sono assolutamente convinta che i montessoriani possano fare molto, non solo favorendo la conoscenza della pedagogia della dottoressa ma sostenendo la nascita di realtà educative ispirate al suo metodo, improntate sul rispetto e la collaborazione, in grado di aiutare i bambini a sviluppare le proprie potenzialità in un ambiente scevro dalla concorrenza, da una competizione malsana, da quella paura dell’insuccesso che li paralizza.

Montessori può aiutarci a togliere ai bambini quel senso di frustrazione, di impotenza che provano dinanzi ad un mondo che percepiscono come distante e complicato, tanto da sembrare il mondo degli altri, un mondo impossibile da cambiare.

E invece cambiare si può, la realtà si può modificare, il futuro si può reinventare, è ancora possible imboccare la strada di una evoluzione più
spirituale, più umana e quindi più pacifica.

Ma dobbiamo ricominciare proprio da loro, dai bambini.

I bambini custodiscono una grandezza d’animo che noi non riusciamo più a cogliere, così come abbiamo perso di vista la nostra, stentiamo a far nostra l’idea che siamo parte integrante di un tutto interconnesso e interdipendente, che non abbiamo il diritto di trattare il nostro pianeta come un luogo da saccheggiare.

Insegniamo ai bambini la storia come un’infinita sequenza di guerre e di massacri, di vincitori e di vinti e la raccontiamo quasi sempre dal punto di vista dei conquistatori.

Maria Montessori, così come Gandhi e don Milani, aveva detto: parliamo di pace ai nostri bambini, introduciamo una cultura della pace già dalla tenera età. Perché la non violenza non vuol dire solo non usare le botte o le armi, essere non violenti significa innanzi tutto aver compreso l’interconnessione di tutte le cose, aver interiorizzato l’idea che siamo parte di una società per coesione dove ognuno di noi ha un suo ruolo, non è un essere indipendente ma al contrario dipende dall’universo intero.

Oggi assistiamo allo sbandamento e ad un grave malessere dei giovani, lo confermano i dati statistici. Forti disturbi dell’apprendimento, incremento dell’uso di alcool e stupefacenti in fasce di età sempre più basse, disturbi dell’alimentazione, per non parlare della costante ascesa dei fenomeni di bullismo e di violenza ingiustificata.

Maria Montessori aveva messo a punto tutta una serie di strategie educative che sarebbero ancora estremamente utili per prevenire questi problemi. In Italia abbiamo snobbato il suo pensiero per tanto tempo, proviamo invece a conoscerlo e a concedergli la possibiltà di aiutarci a costruire un mondo migliore per noi e per i nostri figli.

Grazie

Maria Montessori: educazione e pace
Maria Montessori: educazione e pace
AA.VV.
Raccolta degli Atti del Convegno del 3 ottobre 2015. I Convegni Internazionali si inseriscono in un circuito di eventi organizzati dall’Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e alla diffusione del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori. Raccolta degli Atti con gli interventi di: Carolina Montessori, bisnipote di Maria Montessori e archivista presso AMI Association Montessori Internationale Rama Reddy, insegnante di scuola elementare e Trainer presso l’Istituto indiano di studi Montessori Lynn Lawrence, direttore esecutivo AMI Ela Eckert, membro del consiglio della German Montessori Society Paola Trabalzini, docente universitaria presso la LUMSA di Roma e formatrice dell’Opera Nazionale Montessori David Connolly, responsabile del Programma di Prevenzione dei Conflitti presso The Hague Institute for Global Justice Don Fabio Corazzina, parroco di Santa Maria in Silva di Brescia