CAPITOLO 33

Una società per coesione

Dopo il fenomeno della concentrazione, i bambini sono davvero bambini nuovi. La concentrazione non cura solo i difetti, ma scatena un nuovo potere che si traduce in molte attività e nuovi atteggiamenti. Verso i 7 anni inizia un’altra organizzazione sociale: un facile adattamento all’ambiente sociale. La scuola è una società e i bambini, nei loro gruppi di tre anni, formano un gruppo coeso. Se il bambino ha libertà di sviluppo a questa età, i risultati si vedranno nell’età adulta.

11 dicembre 1946


Ho parlato di come i bambini imparano a concentrarsi e di come l’insegnante non deve interferire con loro nel momento della concentrazione. In altre circostanze, deve usare il suo buon senso – può interagire ma non può interferire e interrompere la concentrazione.


Dopo che i bambini hanno raggiunto la concentrazione è davvero possibile concedere loro la libertà. L’insegnante deve incoraggiare il loro lavoro e dare loro tante opportunità di attività. Deve offrire molto materiale perché una volta che questi bambini si saranno concentrati, diventeranno molto attivi e molto affamati di lavoro. Bisogna offrire loro molte cose da fare e assicurarsi che ci siano molte possibilità di attività nell’ambiente. È interessante notare come, una volta concentratisi, i bambini siano come nuovi. Sono capaci di un tipo di comportamento e di un livello di attività inusuali, come se si fosse stabilita una connessione con una forza interiore o con il subconscio, portando alla costruzione della personalità. Vediamo che questi bambini sono attivi, costruiscono se stessi in modo meraviglioso e sono capaci di svolgere lavori che prima non potevano svolgere: sono una sorpresa per tutti.


Una delle cose che ci mostrano è una sorprendente reazione alla lingua scritta. Imparano a scrivere con pochissimo aiuto, quasi da soli. La caratteristica dell’acquisizione del linguaggio in questa fase è che i bambini ricordano parole lunghe e difficili, che potrebbero aver sentito una volta sola. Hanno una sensibilità interiore – sono ancora nel periodo della mente assorbente – che è simile al delicato periodo della creazione del linguaggio orale. Ricordare lunghe e incomprensibili parole è difficile per un adulto. Abbiamo bisogno che le parole siano scritte e ci venga specificata ogni lettera. Invece nella mente dei bambini c’è già un’analisi interiore del linguaggio. Una lettera scritta in rilievo provocherà una reazione e il bambino realizzerà che le parole sono composte da suoni. I bambini di sette anni non reagiscono in questo modo. Lo fanno solo i bambini in età prescolare, quando ancora hanno la sensibilità per il linguaggio. Se il potere dei periodi sensitivi viene liberato dopo essere represso comincia a lavorare di nuovo. La concentrazione non solo cura i difetti ma porta una nuova energia che era dormiente. Una porta si apre e questa forza interiore viene liberata. Una delle sue manifestazioni è l’entusiasmo per l’alfabeto. I bambini hanno già una sensibilità interiore per il linguaggio, quasi un interesse intellettuale. È come l’espressione di una nuova vita – meravigliosa. Ora i piccoli hanno la possibilità di perfezionare il loro linguaggio.


Un’altra cosa che deriva dal fenomeno della concentrazione è un facile adattamento all’ambiente sociale. La scuola è una società, così come un qualsiasi raggruppamento umano. I bambini, chiaramente, sono in società quando sono a casa, ma l’adattamento è diverso. La vita sociale è ovunque (altrimenti non esisterebbero famiglie e paesi), è l’adattamento che è diverso. Le difficoltà di adattamento non si superano facilmente. Questi nuovi bambini si adattano facilmente a tutto, a lavorare e al contatto con gli altri.


Questo senso sociale è come un regalo. I bambini normalmente non si adattano così facilmente al contatto fra loro, quindi è un fenomeno nuovo. Forse ciò che permette una facile comunicazione fra individui è naturale, così come la simpatia e il senso di cooperazione. Per questo parlo di società per coesione. Non proviene da nessun comportamento imposto e nemmeno dall’imitazione di un comportamento e manca al mondo come lo conosciamo. D’altra parte, per questi nuovi bambini è naturale formare una società per coesione.


È normale per i bambini stare insieme. Questo è il fatto fondamentale. Chi ha osservato questo fenomeno sostiene che è una società embrionica che ha molte caratteristiche, una delle quali è l’aiuto reciproco. I bambini più grandi aiutano quelli più piccoli e i piccoli si aiutano fra loro. Mostrano rispetto e interesse gli uni per gli altri. Per esempio, quando un bambino fa una cosa difficile per la prima volta, come scrivere alla lavagna, un altro andrà ad ammirare il suo lavoro. Se il primo bambino dice: “per favore rimani a guardare che nessuno cancelli”, il secondo bambino resterà, come un soldato, custodendo il lavoro dell’altro. Quindi c’è ammirazione fra i bambini e non invidia. Nessun insegnante potrebbe dire ai bambini di ammirare e interessarsi al lavoro altrui. Eppure, nelle nostre scuole i risultati di un bambino vengono ammirati da tutti, come noi ammiriamo il lavoro di un grande pittore. Non è emulazione, ma ammirazione – è molto spontanea.


Quando un bambino ha la sfortuna di rompere qualcosa ne è estremamente mortificato poiché in questo stadio i piccoli non sono distruttivi. Sono più che mortificati: sono estremamente preoccupati, ma i danni sono molto rari perché di solito maneggiano i materiali molto bene. Se un bambino rompe qualcosa, gli altri lo raggiungono e lo confortano. Lasciano il loro lavoro e lo aiutano a raccogliere i cocci. I bambini possono anche essere di supporto morale gli uni agli altri. Se un compagno di classe costituisce elemento di disturbo, un altro bambino può andargli incontro e dire qualcosa del tipo: “Sei un po’ birichino, ma non ti preoccupare: siamo stati tutti birichini una volta e adesso siamo buoni. Anche tu devi diventare buono”. Un insegnante non potrebbe insegnare cose come questa. Non potrebbe consolare e confortare una persona per la sua cattiveria. Per il bambino, invece, la cattiva condotta di un altro bambino è semplicemente una sfortuna e quest’altro bambino deve essere confortato e sostenuto.


Una terza cosa che ne deriva è l’armonia tipica di chi lavora insieme. Il materiale è un aiuto perché ce n’è solo uno di ogni tipo in una classe e quindi se un bambino sta usando qualcosa che vuole un suo compagno deve aspettare il proprio turno. C’è una regola per cui i bambini non si scambiano il materiale fra loro ma lo rimettono sempre a posto quando hanno finito di utilizzarlo, per cui sviluppano la propria pazienza e il proprio rispetto per gli altri. Tutte queste piccole cose aiutano a generare empatia e comprensione, portando a una reale armonia che non potrebbe essere raggiunta artificiosamente. Tutto ciò porta a un ordine meraviglioso e a una disciplina spontanea. Il bambino ordina la propria vita. Libertà e disciplina si combinano insieme. Questa è stata la nostra scoperta dato che normalmente questi due concetti si considerano opposti. Invece abbiamo scoperto che non c’era disciplina senza libertà, dal momento che libertà e disciplina sono un’armoniosa combinazione, rigorosamente interconnessa. Dopo un periodo di tempo, l’insegnante capisce che se c’è una mancanza di disciplina, evidentemente sta commettendo un errore: i bambini non hanno libertà a sufficienza. Quindi la disciplina serve per valutare il giusto grado di libertà. Se seminiamo una libertà perfetta raccoglieremo una disciplina perfetta. L’ordine è la base per questa armonia.


I bambini fanno alcune cose in gruppo, come per esempio la lezione del silenzio. Tutti i bambini hanno lo stesso obiettivo e lavorano insieme per poterlo raggiungere. Tutti ambiscono al perfetto silenzio, per cui restano tutti immobili. L’obiettivo porta alla cooperazione perfetta. Unisce gli individui.

Possiamo immaginare una società adulta organizzata come una società costruttiva, sullo stesso modello di quella creata dai bambini, ovvero basata su questa naturale società per coesione. Il legame con altre persone è il primo passo che porta gli uomini a lavorare insieme verso un obiettivo comune. Sarebbe un bene per tutti se la società potesse essere costruita così, ma non lo possiamo pretendere, deve venire naturalmente. Se c’è una base naturale, la costruzione sarà eccellente, altrimenti si realizzerà solo una costruzione artificiale, che può crollare facilmente.


È interessante osservare questa società per coesione dei bambini, che si impegnano in attività sociali per uno scopo esterno. I bambini lavorano in gruppo quando l’attività richiede cooperazione e cooperano quando hanno qualcosa da fare. Ho visto un bambino piccolo che aveva tirato fuori tutte le carte geometriche e le figure e le stava guardando quando d’improvviso partì della musica. Voleva metterle via prima di unirsi alla musica ma questo avrebbe richiesto del tempo, per cui vennero in suo aiuto gli altri bambini. Questo è stato un esempio di cooperazione spontanea. I bambini cooperano quando preparano la tavola e allestiscono i giardini. La cooperazione è la conseguenza di una vita libera con attività libere.


I bambini inoltre sono ordinati e posseggono una disciplina armoniosa, in cui ognuno ha diversi interessi. È diversa dalla disciplina di un soldato, con la sua obbedienza forzata che costringe tutti a fare le stesse cose nello stesso momento. Questa è una disciplina sociale e porta le persone all’armonia gli uni con gli altri. Dovrebbe essere così anche all’interno della famiglia. Il padre non dovrebbe imporre attività alla sua famiglia ma tutti dovrebbero agire insieme in modo armonioso. Ciò che si conosce come disciplina nelle scuole tradizionali è un errore sociale. È la disciplina scolastica, non una preparazione alla vita sociale, perché in società ognuno sceglie il proprio lavoro – ognuno deve fare cose diverse – ma tutti devono lavorare in armonia. Poco a poco si verifica uno sviluppo in questi nuovi bambini che non avviene mai nei bambini deviati. Non è inusuale vedere una classe di bambini lavorare in pace insieme quando l’insegnante è fuori dall’aula, mentre nelle strade antistanti alle scuole tradizionali ci sono dei cartelli che avvertono gli automobilisti di fare prudenza perché i bambini escono da scuola in modo talmente disordinato che rischiano di essere investiti. Questa è la loro reazione a una disciplina innaturale. Al contrario, i nostri bambini posseggono una disciplina naturale basata sulla libertà.


A poco a poco il bambino assorbe i sentimenti prevalenti nel suo gruppo ed è orgoglioso del lavoro svolto da tutti. Questa è l’espressione di un sentimento sociale: il piccolo è contento quando il suo gruppo o la sua classe stanno lavorando bene. Non è orgoglioso solo del proprio lavoro ma anche di quello della classe. Questo è un tipo di unità più complesso: è un sentimento più elevato, come l’amore che abbiamo per una città o una nazione.


Un altro fenomeno interessante e l’obbedienza. Pensiamo alla libertà e all’obbedienza come a due cose contrastanti. Invece questi bambini liberi sono obbedienti in modo singolare. L’obbedienza deve derivare dalla formazione di un individuo, altrimenti sarebbe repressione. Può essere la manifestazione della perfezione di un individuo. Può obbedire solo chi è padrone di se stesso e ha una propria disciplina interiore. I bambini felici obbediscono alla loro insegnante, che chiede ma non comanda. I piccoli sono orgogliosi di poter obbedire. Di recente, un’insegnante di Londra mi ha detto quanto doveva essere attenta in ciò che diceva ai bambini perché erano fin troppo entusiasti di darle ascolto. Se per esempio diceva: “Mettete via queste cose prima di andare a casa” sapeva che sarebbero corsi a obbedirle. Quindi doveva prestare attenzione e dire “Prima di andare a casa, mettete via questi oggetti’.


Un altro aspetto è la formazione del carattere. Una persona di carattere è in grado di finire ciò che comincia. Alcune persone cominciano una dozzina di cose diverse e non ne finiscono nessuna. Sono incapaci di prendere una decisione. Non sono sicure di sé e hanno bisogno di un aiuto esterno per prendere le decisioni più semplici. Sono come bambini che non sono in grado di agire in modo indipendente. Cosa possiamo fare per sviluppare il carattere? Se i bambini non hanno pazienza non possono capire che cosa vogliamo. Se sono indecisi è inutile dire loro di decidere da soli, perché è esattamente ciò che non sono capaci di fare. Se dici loro che devono finire un esercizio o un lavoro che hanno cominciato non sono in grado di farlo. Si annoiano a svolgere un’attività in un brevissimo spazio di tempo. Queste qualità possono essere sviluppate solo con l’esperienza e l’esercizio. Quindi diamo a questi bambini l’opportunità di esercitare la loro pazienza, scegliere e perseverare, ogni giorno della loro vita. Devono avere l’opportunità di esercitare tutte queste virtù che, insieme, formano il carattere.


Perciò questi bambini hanno sempre libertà di scelta. Decidono e scelgono per se stessi in ogni momento della giornata e sviluppano queste qualità così, non obbedendo alle richieste di qualcun altro.


Se i bambini vogliono un determinato materiale e lo sta usando un altro bambino devono attendere che lo rimetta a posto, così imparano la pazienza e imparano ad adattarsi ai bisogni di un altro. Non basta spiegare loro queste cose: le devono mettere in pratica. Altrimenti sarebbe come spiegare a un bambino come funziona un pianoforte e chiedergli di suonare. Il piccolo avrà capito tutto dello strumento, ma senza esercizio non sarà ancora in grado di suonarlo. Non è basta capire. Se l’obiettivo è che il bambino diventi competente deve passare ore e ore a esercitarsi. Allo stesso modo, come può diventare un adulto senza imparare a essere un adulto? Se vediamo un uomo che non sa nuotare in pericolo di affogare e gli gridiamo precise istruzioni su come muovere le braccia invece di andare ad aiutarlo affogherà. Può capirci, ma gli serve la pratica. La formazione del carattere non può essere insegnata. Deriva dall’esperienza e non dalle spiegazioni.


Tutto richiede una vasta preparazione e molta pratica. Quindi il problema dell’educazione non è teorico, né è questione di educazione morale. Sarebbe facile governare se uno potesse rendere le persone migliori dicendo loro parole dolci. La maggior parte della conoscenza deriva da un lavoro continuo. Possiamo cambiare l’esercizio ma dobbiamo continuare a studiare o perderemo quanto abbiamo ottenuto. Si può avere una classe ben ordinata ma se la si abbandona prima o poi la si perde. Quando i bambini sono in questa fase perfezionano naturalmente loro stessi attraverso la pratica e la ripetizione: possono fare molto più di quello che pensiamo siano in grado di fare.


Quindi ho accennato alla questione della vita in classe, alla questione sociale, alla questione del carattere e alla questione della relazione fra l’insegnante e il bambino. Questa società per coesione di cui ho parlato è una caratteristica dei bambini, perché sono per natura pieni di amore, solidarietà e aiuto verso gli altri. Sviluppano queste qualità senza l’aiuto dell’insegnante. Questa meravigliosa attività e questa disciplina si manifestano naturalmente.


Quando un bambino ha sette anni o più si verifica un altro tipo di organizzazione sociale, che è di tipo esterno e ha un leader che la dirige. I bambini delle scuole primarie scelgono un leader. Troviamo la stessa cosa nel movimento dei boy-scout. Si tratta di un altro tipo di associazione: ai bambini piace avere un leader che organizza le loro attività.


È una forma di associazione per persone più sviluppate. I bambini piccoli vanno d’accordo armoniosamente da soli, mentre quelli della scuola primaria hanno bisogno di un leader che governi e comandi. Hanno bisogno di un altro tipo di organizzazione, che sarebbe stata inutile per bambini che stanno attraversando una diversa tappa di sviluppo. Possiamo paragonare le due forme di organizzazione a un pezzo di tessuto. Per tessere, prima bisogna preparare l’ordito. Tutti i fili giacciono insieme vicini, ma paralleli l’uno all’altro, come nella società per coesione. I fili sono tutti fissati a un punto ma non si intrecciano. La seconda fase si ha quando la spola unisce tutti i fili insieme, così come il leader connette tutte le persone. Eppure, è necessario avere l’ordito, la società per coesione, come base – altrimenti non potremmo tessere un pezzo di stoffa resistente.


Queste fasi sono estremamente interessanti. Possono formare lo studio dell’embriologia della società. Quali sono gli elementi che formano la società? La base della società è l’individuo, con i suoi sentimenti di solidarietà, amore e così via. Questo è ciò che i bambini piccoli sviluppano. Questi elementi di base della società possono e devono essere sviluppati in questo periodo. Sono fenomeni naturali dello sviluppo umano. In questa fase, i piccoli esercitano una forma di mutua solidarietà, sono pronti ad aiutarsi a vicenda senza invidia e sono orgogliosi del lavoro l’uno dell’altro. Se in grado di svilupparsi naturalmente in questo modo, questi bambini diventano più intelligenti, interessati ad argomenti elevati, più capaci e più interessanti rispetto ai bambini deviati. Questi bambini assorbono cultura, riempiono ogni giornata con attività utili. Le loro menti sono attive. Dal primo momento di vita la mente umana è affamata di qualcosa. Il digiuno mentale è la caratteristica della maggior parte dei bambini di oggi, che diventano intelligenti quando viene dato loro cibo per la mente. Solo allora mostrano una gran capacità mnemonica, imparano molte parole e assorbono delle conoscenze complesse. I bambini piccoli che sono stati normalizzati possono fare tutto ciò. È un effetto della normalità.


Dovete vedere questi bambini nuovi sotto una nuova luce. Dentro all’uomo ci sono la natura e un’energia nascosta. Il regno dell’infanzia è il regno del paradiso. Se il bambino a questa età ha la libertà di svilupparsi, il risultato si manifesterà nell’età adulta. È difficile imparare la coesione da adulti. I piccoli sono obbedienti se sono liberi.


Questa è la legge del mondo del bambino piccolo. Si aboliscono le leggi e, come nel Cristianesimo, rimane solo l’amore. È fondamentale capirlo. Dobbiamo osservare e studiare questo meraviglioso fenomeno.

Lezioni da Londra 1946
Lezioni da Londra 1946
Maria Montessori
Raccolta delle lezioni tenute a Londra nel 1946 diventate le basi dei corsi 3-6 dell’Association Montessori Internationale. Una pietra miliare nel mondo della pedagogia. Quello del 1946 fu il primo corso di formazione tenuto in Europa da Maria Montessori, dopo il suo lungo esilio in India durante la Seconda guerra mondiale.Lezioni da Londra 1946 raccoglie le lezioni, appunto, tenute a Londra sei anni prima della sua morte, in cui la famosa pedagogista parla con la saggezza di chi ha trascorso una vita a studiare non solo la prima infanzia, ma l’intero sviluppo dell’essere umano.Queste conferenze rappresentano una pietra miliare nel mondo della pedagogia, essendo diventate le basi dei corsi 3-6 dell’AMI, l’Association Montessori Internationale. State attenti – l’animo di un bambino è come uno specchio brillante sul quale ogni respiro può creare un’ombra.Maria Montessori L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Maria Montessori è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo.