CAPITOLO 22

Movimento e carattere

Il corpo è come una macchina molto complicata. La mente dell’uomo deve essere in grado di far funzionare questa macchina secondo le circostanze in cui si trova. L’essenza è il movimento intelligente. C’è una relazione tra la volontà e i muscoli. Il bambino che agisce liberamente cambia carattere. Tutto il movimento mirato e intelligente riguarda il modo giusto di svilupparsi. La ginnastica. Gli esercizi della vita pratica sono esercizi naturali. Tutto il lavoro naturale come questo sviluppa il carattere. Prima dobbiamo avere interesse.

29 ottobre 1946


Devo sottolineare l’importanza del movimento. La trasformazione caratteriale dei bambini difficili che ho descritto era direttamente correlata a quest’aspetto. Tramite il movimento eseguiamo qualsiasi azione e per questo motivo deve ricoprire una grande importanza, ma in passato non si pensava così, per cui dal punto di vista psicologico non è stato analizzato con attenzione. Adesso la sua rilevanza è stata dimostrata dai bambini; quando i bambini che hanno gli stessi difetti degli adulti si concentrano nel lavoro che stanno svolgendo manualmente, si trasformano. Il loro carattere si forma e si stabilizza. In questo senso il movimento ha una qualche corrispondenza con l’unità dell’individuo.


Se guardiamo al comportamento degli animali, ci accorgiamo che ciascuna specie è caratterizzata dallo speciale movimento che la caratterizza. Ciascuna specie è contraddistinta da una sua morfologia e anche da un suo movimento che, a differenza di quello umano, è ereditario. L’uomo costruisce il suo movimento da se stesso.


Dobbiamo considerare l’importanza dei muscoli in sé. Supponiamo che si sottraggano al corpo tutti i muscoli delle gambe, delle braccia, delle mani e del viso: cosa resterebbe? Giusto lo scheletro. Si consideri questo aspetto: lo scopo dello scheletro è quello di sostenere i muscoli – le ossa sono infatti elementi del tutto rigidi cui i muscoli sono attaccati. La testa è un contenitore osseo che serve a contenere il cervello. Se dovessimo togliere lo scheletro, cosa resterebbe? Gli organi e i muscoli sarebbero staccati gli uni dagli altri, per cui il cervello, i polmoni, le viscere, il fegato e tutti gli altri organi non potrebbero mantenersi nella loro posizione o attaccati. La persona non sarebbe più tale. Tutti questi organi servono esclusivamente a mantenerci in vita. Sono una forma di vita vegetativa. Operano per preservare la vita. Si trovano tanto negli animali che negli esseri umani. Il cervello assolve alla funzione di centro direttivo dal momento che dal sistema nervoso centrale si dipartono innumerevoli nervi che giungono alle cellule che formano i muscoli. Grazie ai nervi si trasmette il comando della volontà ai muscoli, che vengono quindi chiamati muscoli volontari. Lo scopo della volontà è quello di muovere questi muscoli in modalità coordinata. Gli organi che sono in relazione con il cervello, come gli occhi, i grandi organi sensoriali per la vista, e le orecchie, gli organi per l’udito, hanno dimensioni molto piccole. Sono come una lampadina elettrica, piccola in proporzione alla grande area che illumina. Gli organi sensoriali situati nella testa sono piccoli rispetto al centro, il cervello.


Invece i muscoli sono tantissimi. I muscoli costituiscono il corpo umano e gli conferiscono la sua forma esterna. Il cervello e i muscoli sono speciali nell’uomo. Senza un movimento ereditario, l’uomo deve avere una guida, dal momento che i suoi movimenti non sono stati predeterminati per lui. Quindi nello sviluppo di un bambino assume un ruolo essenziale la costruzione del movimento – non soltanto di un movimento coordinato, ma di un movimento guidato da uno scopo. Il movimento coordinato deve avere a che fare con qualcosa di grande e deve essere direttamente connesso al cervello e all’intelligenza. C’è una corrispondenza tra intelligenza e movimento che conferisce unità. Quando viene stabilita questa unità tra il sistema nervoso e i muscoli, inizia il movimento.


Il corpo è come un dispositivo meccanico assai complicato che può però essere studiato. La mente deve essere in grado di far funzionare questa macchina in base alle circostanze in cui ognuno di noi si trova. Questo movimento non è ereditario, ma viene acquisito attraverso l’esperienza nell’ambiente. Il problema non è muoversi, ma muoversi in relazione all’intelligenza: senza questa relazione tra volontà e muscoli, non potremmo fare nessuna conquista. Se siamo in grado di agire è perché abbiamo a disposizione la nostra macchina, ovvero il nostro corpo. Per essere padroni delle nostre azioni dobbiamo essere padroni della nostra macchina, che non possiedo già fatta ma che devo costruire da me. Per renderla sempre più perfetta, devo iniziare a costruirla fin da subito. La natura mi spinge in questa direzione, spingendomi a fare determinate cose nell’ambiente. Sono azioni che devono compiere tutti, perché tutti devono perfezionare il proprio strumento in vista di uno scopo nel mondo esterno. Tutti devono lavorare con uno scopo: uno taglia il legno, un altro balla, un altro è un artista. Perché ognuno possa fare ciò che desidera, bisogna prima costruire il proprio corpo perché diventi lo strumento giusto per svolgere la serie di attività che si è prefissati. Per questo tutti devono lavorare.


Il lavoro del genere umano consiste nel modificare e trasformare la terra, per cui il corpo non serve solo a muoversi, ma a muoversi con un determinato obiettivo. Ognuno deve sviluppare il proprio corpo per essere una macchina perfetta preparata per uno scopo speciale. Il tipo di lavoro che uno fa varia da persona a persona, ma, tutte insieme, le varie attività umane creano la civiltà. I bambini non sanno quale sarà il loro lavoro futuro, ma sono consapevoli che devono preparare il proprio strumento fin dall’inizio. Per questo il movimento è così importante.


Vediamo il bambino liberamente attivo cambiare nel carattere. Il movimento infatti non è correlato solo all’intelligenza, ma anche al carattere e alla sua unità. La lingua non è legata al carattere ma si costruisce in relazione all’intelligenza.


Alcune persone sembrano essere guidate da una luce interiore che le indirizza verso uno scopo specifico che definisce il loro comportamento nel mondo esterno. In ogni caso, ogni uomo deve prepararsi per uno scopo, cosciente o inconscio, che viene successivamente integrato nell’armonia del lavoro nel mondo. È questa preparazione che ci interessa in modo particolare. È interessante vedere cosa fa da solo il bambino quando viene guidato dall’impulso interiore della natura.


La natura a questa età spinge il bambino a imitare altre persone.


Nelle nostre scuole vediamo che tutti i bambini hanno un bisogno naturale di perfezionare i propri movimenti con esercizi di lavoro pratico, come capita con il raggiungimento dell’equilibrio, per cui ne abbiamo dedotto che tutto lo sviluppo del movimento deve essere correlato a qualche scopo intelligente. Questo è il modo giusto di svilupparsi. Dobbiamo capirlo perché abbiamo un approccio materialista all’idea di come dovrebbe svilupparsi il movimento e vediamo il corpo come una macchina in sé, e non come una macchina che opera in sinergia con l’intelletto.


Proviamo a irrobustire il corpo in palestra, ma non è un modo naturale. Non è un movimento guidato da uno scopo intelligente. È un movimento di diverse parti del corpo al comando di un altro. Teniamo lezioni di educazione fisica perché pensiamo che il movimento possa facilitare le funzionalità, ma si tratta di un errore. Trattiamo il corpo come se fosse decapitato, morto, degno di essere spostato come se fosse una macchina. Non abbiamo il diritto di farlo, perché il movimento fa parte della vita e la vita ha una guida. Non abbiamo il diritto di sostituire i nostri comandi a questa guida, a questo impulso interiore.

Non abbiamo il diritto di ordinare ai bambini di fare esercizi di ginnastica, di ordinare, cioè, che gli esercizi siano fatti a comando e in tempi assegnati. Questo metodo può compromettere il naturale sviluppo della personalità e non perfezionerà il movimento.


La perfezione del movimento è spirituale. È qualcosa che aiuta lo sviluppo di tutta la personalità. La ginnastica è inutile e pericolosa, specialmente per i bambini piccoli, che sono in fase di costruzione della loro personalità. Per i bambini possiamo prevedere attività alternative alla palestra che li facciano sviluppare dal punto di vista fisico. Queste attività hanno uno scopo e consentono il movimento, e contestualmente li aiutano nello sviluppo del carattere. Gli esercizi della vita pratica, per esempio, sono esercizi fisici. Invece di eseguire i comandi dell’adulto, il bambino risponde al richiamo dell’ambiente. Il bambino ha l’impulso di imitare ciò che vede fare nel proprio ambiente, ossia gli esercizi naturali. Quando gliene offriamo l’opportunità, agisce con uno scopo; è libero di scegliere ed è così dinamico che questi esercizi costituiscono una vera palestra. Ritengo che non siano solo una palestra per il bambino ma anche per l’adulto. Un bambino non può davvero svilupparsi attraverso movimenti forzati e senza scopo. Si può immaginare che tutto il lavoro che c’è da fare nel mondo non ci fornisca occasione di esercizio sufficiente? Le persone che fanno da sé tutte le faccende di casa spesso sono molto magre. Al giorno d’oggi il personale di servizio è difficile da trovare, quindi ci stanchiamo molto a causa di tutti i lavori di casa. Dobbiamo andare su e giù per le scale, spazzare, lucidare, fare il bucato, cucinare e rigovernare. Siamo tutti condannati a fare gli esercizi vita pratica ormai, e per noi non sono molto meglio degli esercizi di ginnastica? In realtà ci muoviamo molto poco in palestra. Quando abbiamo fatto gli stessi esercizi un certo numero di volte siamo stanchi. Ma una donna che fa i lavori di casa si allena tutto il giorno.


Quando i bambini fanno questi esercizi, li ripetono più volte con piacere. Si sviluppano fisicamente e sviluppano il loro carattere; sviluppano la dote della costanza. Una casalinga è molto costante; non riceve molto aiuto da suo marito. Fa tutto questo lavoro con uno scopo preciso, il bene della sua famiglia, e quindi è felice.


Ogni lavoro naturale come questo ha uno scopo più elevato: sviluppa il carattere. Dobbiamo capire che se offriamo ai bambini questo tipo di vita – che sia piena di opportunità di mettersi alla prova con attività che hanno uno scopo concreto – loro perfezioneranno i propri movimenti. Non è necessario un ambiente artificiale come una palestra. Se pensate che non sia un sufficiente esercizio per i bambini, possono andare al parco e trovare lì altro da fare. Se un bambino raccoglie dei fiori, ogni volta deve piegarsi e alzarsi. Se volete rendere i muscoli forti, date ai bambini degli attrezzi da giardino e lasciateli scavare. Suderanno e la loro circolazione sanguigna migliorerà. Faranno tutte queste attività con piacere, il che prolungherà l’attività, per cui i loro corpi faranno molto più esercizio di quanto non ne farebbero in una palestra.


Non si possono fare sforzi senza interesse e senza scopo. Non c’è interesse se l’intelligenza non è coinvolta. La persona deve essere interessata. Se la persona non è unificata, non sarà interessata, per cui dobbiamo prima stimolare il nostro interesse e poi lavorare con uno scopo intelligente, compiendo un’attività che abbiamo scelto liberamente.


Non vi è alcun limite alla quantità di lavoro da svolgere nel mondo. Per chi apprezza lavorare, la scelta è infinita e l’educazione deve integrare questo aspetto. Dobbiamo renderci conto che gli esercizi di vita pratica non sono intesi come un addestramento per l’acquisizione di abilità pratiche.


Sono una specie di allenamento per lo sviluppo armonico della dimensione psichica e motoria dell’individuo. L’individuo diventa un’unità in modo tale che un movimento non sia solo un movimento della mano, ma di tutta la sua persona.


Quando ero bambina, a scuola si faceva fare ginnastica alla mano: dovevamo muovere un dito alla volta ed era molto stancante, perché si basava su un’idea sbagliata e l’esercizio certamente non sviluppava il carattere. Possiamo preparare uomini di carattere solo se diamo loro un’attività che abbia uno scopo. Ognuno deve poter apportare il proprio contributo personale al complesso lavoro dell’umanità. Tutti gli esercizi che assegniamo sono un aiuto in questo senso – aiutano lo sviluppo della dimensione psichica. Quando vediamo che i bambini iniziano ad amare la precisione, ad esempio, ci rendiamo conto che stanno sviluppando un crescente interesse interiore che progredisce fino ai limiti dell’esattezza. Una cosa è portare a termine un certo carico di lavoro, un’altra eseguirlo con esattezza. Si richiedono grande intelligenza e molto interesse prima di poter raggiungere la precisione, quindi il carattere di un bambino si svilupperà attraverso questi esercizi.


Pensate ai bambini che avevamo definito “facchini” perché amavano trasportare mobili da un posto all’altro. Ho visto un bambino piccolo spostare diversi mobili in giardino e una volta finito riportare tutto dentro casa. Anche questa è ginnastica. Sviluppa destrezza perché il piccolo doveva prestare molta attenzione a non rovinare i mobili: doveva stare molto attento a compiere le manovre giuste per far passare i pezzi attraverso la porta (un traslocatore deve essere molto abile) e i bambini amano la precisione. Questa accuratezza non deriva da un insegnamento impartito a scuola, ma è legata al fatto che il bambino possiede una guida interiore che lo spinge verso la perfezione e il movimento perfetto. Se non la possediamo più siamo sfortunati, ma il bambino ce l’ha ancora. Nostro compito è rendere possibile per il bambino raggiungere questo grado di compiutezza.


Il sistema scolastico non ha ancora compreso questo impulso naturale alla perfezione.


Una palestra non può portare alla perfezione. Diverse persone che avevano fondato delle scuole Montessori sono venute a chiedermi cosa fare per la palestra, perché tutti i genitori l’avevano chiesta. Questo perché non hanno capito appieno: se i bambini non fanno abbastanza esercizio fisico, significa che bisogna dar loro più lavoro da svolgere. Forse i genitori non arrivano a comprenderlo, ma se gli insegnanti includono una palestra nella scuola non hanno capito chiaramente cosa intendevo. La questione dell’avere una palestra spesso offusca il tema dell’educazione scolastica.


In primo luogo, dobbiamo proporre una vera educazione che sia in linea con la natura. In secondo luogo, dobbiamo proporre un percorso educativo che aiuti la società, perché tutti devono lavorare ed essere attivi. Oggi, le persone hanno l’opportunità di ricevere una formazione, ma non possono essere felici se devono restare seduti tutto il giorno in classe ad ascoltare un insegnante. La civiltà ci ha dato le automobili così da non aver bisogno di camminare, ma siamo diventati inerti e quindi siamo costretti a fare esercizio fisico. È meglio impiegare le nostre capacità fisiche per qualche lavoro. Perché siamo così schiavi? Perché non vogliamo essere liberi? Il motivo è che siamo estremamente limitati. Si tratta di una questione sociale molto importante oggi.


Se tutti svolgessero gli esercizi di vita pratica, ci sarebbe uguaglianza sociale: se sapesse come portare a termine il proprio compito, inizierebbe ad apprezzarlo.


Non è una novità. La natura ci comanda. Il bambino ci mostra questa legge di natura nel suo sviluppo. Quando i bambini lavorano secondo le leggi della natura si forma il loro carattere e si correggono i loro difetti. Il bambino difficile diventa felice e amichevole. Pertanto, questi esercizi di vita pratica non sono di poco conto. Sono fondamentali. Da soli non siamo in grado di cambiare un bambino caratterialmente difficile o di aiutarlo nella costruzione di sé.


Oggi la radio propone di buon mattino degli esercizi di ginnastica da svolgere a ritmo di musica. E noi ci impegniamo a farli, mentre c’è un così grande bisogno di tutte le energie umane per lavorare insieme. Ora che c’è così tanto lavoro da fare nel mondo, perdiamo il nostro tempo in palestra. Questo non deve succedere, soprattutto non in ambito educativo.

Lezioni da Londra 1946
Lezioni da Londra 1946
Maria Montessori
Raccolta delle lezioni tenute a Londra nel 1946 diventate le basi dei corsi 3-6 dell’Association Montessori Internationale. Una pietra miliare nel mondo della pedagogia. Quello del 1946 fu il primo corso di formazione tenuto in Europa da Maria Montessori, dopo il suo lungo esilio in India durante la Seconda guerra mondiale.Lezioni da Londra 1946 raccoglie le lezioni, appunto, tenute a Londra sei anni prima della sua morte, in cui la famosa pedagogista parla con la saggezza di chi ha trascorso una vita a studiare non solo la prima infanzia, ma l’intero sviluppo dell’essere umano.Queste conferenze rappresentano una pietra miliare nel mondo della pedagogia, essendo diventate le basi dei corsi 3-6 dell’AMI, l’Association Montessori Internationale. State attenti – l’animo di un bambino è come uno specchio brillante sul quale ogni respiro può creare un’ombra.Maria Montessori L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Maria Montessori è stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo.