STORIE VERE

Siamo onorate di raccontarvi le storie, provenienti da ogni parte del mondo, di famiglie
che hanno applicato i principi montessoriani nell’educazione dei propri bambini piccoli. Buona lettura!

INDIA/UGANDA (CASA IN NUOVA ZELANDA)

Jaya, Nikul e Anika

Forest Montessori


Ho amato davvero molto la fase simbiotica. Abbiamo ridotto al minimo le visite e siamo rimasti a casa per creare un legame emotivo con Anika, noi soli. È stato il periodo più speciale che abbiamo passato insieme.”

“Ero senza parole nel vedere per quanto tempo un neonato potesse mantenere la concentrazione. La giostrina dei ballerini, quella di Gobbi e quella con le campanelle di legno erano le sue preferite. Le piaceva anche afferrare i sonaglini e gli scampoli di seta; danzava di gioia ogni volta che vedeva gli alberi e la pioggia. Nei primi mesi le piacevano le immagini molto contrastate, e fin da subito abbiamo letto insieme molti libri.”


“Giornate lunghe e notti apparentemente senza fine passano presto, ma la fiducia che il bambino riceve dai genitori nel corso del primo anno di vita getta una base per un attaccamento sicuro, nonché per la sua personalità. Per il resto della vita del bambino (e della nostra) raccoglieremo i frutti di tutto l’amore e il duro lavoro che gli abbiamo donato nei suoi primi dodici mesi.”


Per un neonato le routine sono molto importanti, perché gli piace sapere cosa aspettarsi. Le nostre giornate seguivano un ritmo ben definito, ma pur sempre flessibile, e Anika era molto felice di sapere quali sarebbero state le attività del giorno. Le avevo creato anche un calendario settimanale con tanto di disegni e prima di uscire le mostravo dove stavamo andando, così riusciva a sopportare molto meglio i viaggi in auto.”

REGNO UNITO

Charlie, Maria e Lukas

Montessori Chapters


“Mi piaceva molto osservare tutto quello che stava imparando. Notare la prima volta che ha iniziato a focalizzarsi su un determinato oggetto (le nostre persiane lo affascinavano), vederlo determinato a strisciare per andare da qualche parte prima di imparare a camminare, la prima volta in cui ci è girato da solo – sono stati dei momenti davvero emozionanti da vivere, come genitore!”


“Fin da quando è venuto al mondo gli abbiamo parlato come se fosse una persona, dicendogli cosa stavamo facendo quando lo cambiavamo e gli davamo da mangiare e spiegandogli come si articolavano le nostre vite quotidiane perché imparasse a conoscerle.”


“Lukas amava avere la possibilità di muoversi, e abbiamo cercato di garantirgliela il prima possibile, sia in casa che quando eravamo all’aria aperta. Quando ha imparato a rotolare abbiamo spostato il divano per lasciargli più libertà di movimento, senza che ci fossero troppi ostacoli al centro del soggiorno.”


“Penso davvero che il metodo Montessori abbia a che fare con l’atteggiamento mentale: e si può imparare molto strada facendo. Si deve venire a patti con l’idea che è, e sarà sempre, un processo in atto. Non ci si deve mettere pressione, bisogna goderselo.”


“Soprattutto cercavo abiti in cotone leggero, con mani e piedi scoperti, perché Lukas potesse provare la sensazione delle diverse superfici: pantaloni ampi in tessuto elastico e magliette che gli permettessero di muoversi comodamente. Avevamo alzato la temperatura delle stanze in cui passava più tempo perché non dovesse indossare troppi strati di vestiti e, ogni volta che ce n’era la possibilità, uscivamo all’aria aperta perché toccasse l’erba e le foglie, rotolasse ed esplorasse immerso nella natura.”

STATI UNITI

Theresa, Chris, D e S

Montessori in Real Life


“Il metodo Montessori mi ha permesso di dare a mio figlio lo spazio e gli strumenti necessari per scoprire, comunicare e comprendere le proprie capacità. Mi ha anche aiutato a vederlo per l’individuo unico e speciale che è, così diverso dalla sorella in quanto a interessi, punti di forza e difficoltà.”


“Il mio momento preferito erano i calmi e sereni momenti in cui lo allattavo, quando semplicemente ci guardavamo negli occhi e non avevamo bisogno di nulla, se non di stare lì. Mi piace troppo la sua espressione soddisfatta quando, dopo aver finito di mangiare, allunga le braccia verso di me e sfodera un sorriso radioso.”


“Tutti e due i miei figli erano affascinati dalla giostrina con le farfalle quando avevano 2-3 mesi. Quando hanno iniziato ad afferrare le cose hanno apprezzato anche le giostrine tattili, con fiocchi, campanelline e giocattoli da mordere. Nella seconda metà del loro primo anno di vita i loro giochi preferiti erano gli oggetti di uso domestico, le scatole da aprire e chiudere e le maracas fatte in casa.”


“Casa nostra ha giocato un ruolo importante nel lasciare ai bambini libertà di muoversi e occasioni di sviluppare abilità grosso-motorie. Fin dalla nascita li abbiamo messi su un materassino morbido o su un tappeto, perché si potessero sgranchire. Grazie a uno specchio basso riuscivano anche a osservarsi e scoprire movimenti nuovi, unendo il corpo e la mente.”

TOGO (CASA IN GIAPPONE)

Ahoefa, Gabin, Yannis e Kenzo

Raising Yannis


“Il metodo Montessori mi ha fatto riflettere sul modo in cui trattavo i miei figli. È stata la guida di cui avevamo bisogno in quanto neogenitori che stavano cercando un diverso approccio educativo.”


“La fase dei vocalizzi è stata la mia preferita: i piccoli usavano il linguaggio infantile e noi li seguivamo a ruota, portando avanti la conversazione!”


“Vorrei essermi preso il tempo di apprezzare fino a fondo il percorso Montessori che abbiamo scelto di fare a casa nostra. Il primo anno ero molto deciso a rendere il nostro ambiente domestico identico a una classe montessoriana, senza pensare che il piccolo sarebbe stato molto confuso e avrebbe incontrato delle difficoltà. Per questo un giorno abbiamo deciso di continuare questo percorso a casa in modo flessibile.”


“Il metodo Montessori è uno stile di vita. Se applicato nel modo giusto può aiutare a stabilire un legame emotivo sano. Il mio consiglio per i neogenitori? Vivere la vita che vogliono trasmettere ai propri figli.”

SPAGNA (CASA NEGLI USA)

Neus, John e Julia

Montessorian By Heart


“Ho visto con i miei occhi la magia del metodo Montessori applicato ai neonati, eppure continua a sorprendermi ogni giorno. La libertà di movimento ha aiutato mia figlia ad apprezzare il gioco e l’esplorazione in autonomia. È una bambina desiderosa di affrontare il mondo muovendosi, rotolando, sbattendo e afferrando le cose: insomma, usando tutti i suoi sensi. Avere un ambiente preparato, in linea con i principi montessoriani, per mangiare, dormire ed essere cambiata l’ha aiutata a sentirsi tranquilla e al sicuro, così da aspettare con trepidazione ogni nuova, emozionante avventura.”


“Una casa silenziosa, tranquilla e sicura è essenziale perché il bambino si ambienti e inizi a interagire con il mondo che lo circonda. Avevamo stabilito un’area per ogni attività, per cui mia figlia riusciva ad anticipare queste routine e provava un senso di sicurezza.”


“Mi preoccupavo moltissimo di seguire l’ordine corretto nel presentarle i materiali Montessori, invece di concentrarmi su mia figlia e sul suo sviluppo. Me ne sono resa conto quanto stavo fissando la giostrina di Gobbi e ho scorto la sua espressione: ho capito che in quel momento non era questo che le interessava. L’osservazione mi ha permesso di smettere per un attimo di pensare da mamma e di provare a vedere le cose in ottica Montessori.”

NIGERIA

Junnifa, Uzo, Solu, Metu e Biendu

Nduoma Montessori e Fruitful Orchard Montessori School


“Il metodo Montessori mi ha aiutata a notare e riconoscere gli sforzi, anche piccoli, fatti dai miei figli, dal riuscire a girarsi al capire come infilare una pallina in un buco. Continuo a stupirmi di quanto possano essere tenaci e forti. Osservarli è la mia attività preferita ed è così che mi accorgo dei loro progressi. Preferisco non celebrarli apertamente, ma ai miei figli lascio sempre tempo e spazio per farlo: sono questi momenti che mi rendono felice in quanto madre.”


“Una delle mie fasi preferite è stata quando, invece di piangere appena svegli, si alzavano dal proprio letto rasoterra e gattonavano piano fin nella mia stanza, si alzavano aggrappandosi al letto e mi svegliavano toccandomi la faccia o facendo un verso. È successo molte volte con tutti e tre i bambini e il ricordo mi fa ancora sorridere. Amavo questo periodo in cui si muovevano di più e cominciavano a esplorare in modo indipendente. Usare un letto rasoterra di certo ha contribuito.”


“Avere un bambino quando si hanno già dei figli più grandi è una scelta che cela alcune difficoltà, ma è anche bellissimo. Per fortuna ho scoperto il metodo Montessori prima della nascita del mio primo figlio e tutto l’impegno che ho riversato su di lui è poi confluito anche sul secondo, e infine sulla terza. Ci sono dei momenti in cui non vanno d’accordo o si disturbano a vicenda, ma anche in questi casi stanno imparando come esprimersi con gentilezza e come risolvere i conflitti.”

PAESI BASSI

Classi di Simone, aperte a genitori e figli

Jacaranda Tree Montessori e The Montessori Notebook


“Lo stupore negli occhi del bambino quando si rende conto che è riuscito a far succedere qualcosa: il modo in cui la pallina si è messa a rotolare, lo scampanellio prodotto da un sonaglino o la sensazione di allungarsi fino a toccarsi la punta dei piedi: questi semplici momenti di scoperta getteranno le basi del suo amore per l’acquisizione di nuove conoscenze, nonché della sua consapevolezza di avere un effetto sul mondo.”

“Amo vedere i bambini che esplorano lo spazio nel loro personalissimo modo. Uno di loro si eserciterà a gattonare, l’altro a sedersi per infilare una pallina in un buco, un altro ancora a stare a pancia in giù mentre osserva un compagno.”


“I genitori possono fare meno di quanto pensano. Se il piccolo si sta concentrando, possono sedersi a osservarlo e rispondere quando il bambino attira la loro attenzione. Fare i genitori in questo modo è molto più rilassante di sentire di dover intrattenere il piccolo tutto il giorno.”

Il bebè Montessori
Il bebè Montessori
Simone Davies, Junnifa Uzodike
Crescere il bambino nel primo anno di vita con amore, rispetto ed empatia.Una guida scritta a quattro mani in cui teoria e pratica si uniscono in un libro prezioso per tutti i genitori per applicare i principi Montessori nel primo anno di vita del bambino. Dall’autrice Simone Davies del bestseller Il bambino piccolo Montessori, tradotto in più di 25 paesi, arriva Il bebè Montessori, una guida scritta a quattro mani con la collega educatrice Junnifa Uzodike per applicare i principi Montessori nel primo anno di vita del bambino.Teoria e pratica si uniscono in un libro prezioso per tutti i genitori, ricco di suggerimenti per crescere il bebè con amore, rispetto ed empatia, mantenendo un sorprendente senso di calma e pace interiore.Nel libro si troveranno utili consigli per: sviluppare un sicuro senso di attaccamento stabilire confini chiari favorire lo sviluppo motorio e linguistico del bambino scegliere i giocattoli organizzare la casa, ricreando un ambiente calmo, tranquillo e funzionale per tutta la famiglia Un libro non finisce con l’ultima pagina!Questo titolo si arricchisce di contenuti “extra” digitali. Per consultarli è sufficiente utilizzare il QR code sul retro di copertina. Tanti consigli per mettere in pratica quell’approccio profondamente rispettoso di crescere il bambino, che è il metodo Montessori.Angeline S. Lillard Conosci l’autore Simone Davies è un’insegnante Montessori dell’AMI (Association Montessori Internationale), ed è anche autrice di The Montessori Notebook, il popolare blog e profilo Instagram in cui offre consigli, risponde a domande e organizza laboratori online per i genitori di tutto il mondo.Nata in Australia, vive ad Amsterdam con la sua famiglia, dove organizza corsi genitori-figli nella sua scuola Montessori, la Jacaranda Tree. Junnifa Uzodike è un’insegnante Montessori dell’AMI.Vive in Nigeria con la sua famiglia, dove ha fondato la scuola Fruitful Orchard Montessori, ed è autrice del blog Nduoma, a good life.