CAPITOLO 27

P come PERIODI SENSITIVI

I periodi sensitivi si riferiscono a fatti psichici e sono luci e vibrazioni spirituali, che preparano la coscienza.1

Durante il suo sviluppo psichico il bambino fa delle conquiste che sono veramente miracolose e le fa proprio nei periodi sensitivi che si potrebbero paragonare ad un faro acceso che illumina interiormente, ovvero ad uno stato elettrico che dà luogo a dei fenomeni attivi. È questa sensibilità che permette al bambino di mettersi in rapporto col mondo esterno in modo eccezionalmente intenso. E allora tutto diventa facile, tutto è entusiasmo e vita. Se invece il bambino non ha potuto agire secondo le direttive del suo periodo sensitivo, se durante l’epoca sensitiva un ostacolo si oppone al suo lavoro, nel bambino avviene uno sconvolgimento, una deformazione: è perduta l’occasione di una conquista naturale ed è perduta per sempre. Sparito il periodo sensitivo infatti le conquiste intellettuali sono dovute ad una attività riflessa, allo sforzo del volere, alla fatica della ricerca e nel torpore dell’indifferenza nasce la stanchezza del lavoro. In questo consiste la differenza fondamentale, essenziale, tra la psicologia del bambino e quella dell’adulto.2

C’è un tempo per ogni cosa sotto il sole, recita l’Ecclesiaste. Un tempo per imparare e uno per riposare, un tempo per attendere e uno per manifestarsi. Queste sono le leggi della natura: il seme cresce nascosto sotto la neve, nel freddo dell’inverno, e all’improvviso in primavera ecco che spunta il germoglio. Il bruco da un giorno all’altro lascia il suo bozzolo e diventa farfalla. Lo stesso fa il bambino: tutto d’un tratto ecco che si alza in piedi e muove i primi passi. O balbetta incerto le sue prime parole. È come una luce che si accende, una finestra che si apre all’improvviso e lascia intravedere nuovi paesaggi. Ma questo fenomeno non nasce dal nulla: dietro c’è un minuzioso lavoro di preparazione della coscienza.


I periodi sensitivi sono un po’ come i transiti in astrologia: quando l’energia di un pianeta incontra nella sua orbita un punto sensibile nel tema natale ecco che offre un’occasione, uno stimolo per una nuova conquista. Naturalmente sta all’individuo rispondere o meno al suggerimento e alla sfida. Analogamente succede per il bambino: a 4-5 anni, per esempio, egli è fortemente interessato alla scrittura, ma se questa non gli viene offerta con mezzi e materiali adeguati, l’occasione di apprenderla senza sforzo e fatica alcuna è andato irrimediabilmente perduto. Imparerà sì, più tardi sui banchi di scuola, ma non con lo stesso entusiasmo, la stessa facilità e la stessa gioia.


Lo stesso vale per il periodo sensitivo dell’ordine, del movimento, del linguaggio o della cultura: in ogni epoca della vita il bambino è guidato da istinti misteriosi e passeggeri che lo spingono verso una determinata attività, quella giusta per lui in quel preciso momento della sua crescita. Dice Maria che è come se nel bambino si accendesse “una luce che illumina solo date cose e non altre”3, verso le quali egli rimane del tutto indifferente. Il bambino sceglie solo ciò che gli è utile per acquisire determinate funzioni e una volta che queste sono state apprese ecco che lui abbandona l’interesse in questione per rivolgersi verso qualcos’altro.


Pensiamo al piccolino che sale e scende più volte da una sedia o apre e chiude per decine di volte gli sportelli o i cassetti dei mobiletti della cucina: quando avrà imparato a farlo perfettamente ecco che l’interesse svanirà e lui si dedicherà a qualche altra attività.


I periodi sensitivi quindi, come scriveva la Montessori, rappresentano una chiave fondamentale per comprendere lo sviluppo psichico del bambino e devono servire da guida all’adulto “per tracciare un piano sicuro di educazione”4.


In fondo è molto semplice: basta non interferire con le direttive della Natura, ma osservare il bambino, interpretare i segnali che egli invia e “andargli dietro”, assecondando i suoi bisogni e le sue richieste, che sono particolari e diverse in ogni età.


Oggi le ricerche nell’ambito delle neuroscienze hanno confermato la veridicità delle intuizioni di Maria Montessori e parlano dei periodi sensitivi come di “finestre aperte sul cervello”, di momenti speciali deputati all’acquisizione di specifiche funzioni.


Pensiamo alle prime ore di vita del neonato, così importanti per la creazione del bonding, cioè del legame di attaccamento con la mamma: questa straordinaria creatura ha bisogno solo della vicinanza di lei e del suo latte per atterrare dolcemente nella vita, e quei primi momenti insieme sono unici e insostituibili a questo scopo. Non è che il legame con la mamma non potrà più avvenire anche in seguito, per esempio dopo una separazione forzata, ma non sarà esattamente la stessa cosa. Allora perché non cogliere queste meravigliose opportunità che la vita ci offre, in cui sembra stendere davanti a noi una sorta di tappeto rosso, per percorrere in modo più agevole e anche piacevole le tappe che siamo chiamati ad affrontare? Non è poi così difficile: è solo una questione di consapevolezza e buona volontà. E quindi alla portata di tutti.

Alfabeto Montessori
Alfabeto Montessori
Elena Balsamo
Le parole che possono cambiare il mondo.Dialogo a due voci e riflessioni per comprendere gli aspetti più importanti, innovativi e meno conosciuti del pensiero e della visione di Maria Montessori. Un dialogo a due voci, in cui il registro poetico di Elena Balsamo si alterna a quello più tecnico-pedagogico di Maria Montessori.Alfabeto Montessori è un libro di riflessioni, quasi “meditazioni quotidiane”, per comprendere gli aspetti più importanti, innovativi e meno conosciuti del pensiero e della visione di Maria Montessori, ma soprattutto per riuscire a stabilire con lei quel contatto spirituale che era solita realizzare con il bambino e il suo auditorio. I genitori non sono i costruttori del bambino, ma i suoi custodi. Essi devono proteggerlo e curarlo in un senso profondo, come chi assume una missione sacra.Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.