CAPITOLO 38

V come VOCAZIONE

Io so che farò il medico.1

Io non penso, io vedo.2

La vocazione è una chiamata, che non conosce appelli. “Lascia la tua terra e va’ dove ti mostrerò” dice Dio ad Abramo e lui parte insieme alle sue greggi. “Eccomi!” è la risposta, senza tentennamento alcuno. “La tua discendenza sarà più numerosa delle stelle del cielo”, la promessa.


Lo stesso accadde a Maria di Nazaret: anche lei rispose sì all’annuncio scandaloso dell’Angelo che le apparve quand’era poco più che ragazzina per portarle una notizia sconvolgente, un messaggio che avrebbe travolto e trasformato la sua vita e insieme a lei quella del mondo intero. Maria accetta la chiamata, si fida e si affida. Non tremano le sue gambe, non si appanna il suo sguardo. Solo un pazzo come Giuseppe il falegname può sostenerla in questa impresa.


La vocazione ha molto a che fare con la visione…


A Giuseppe un angelo apparve in sogno, per dargli la forza di accettare il fatto scandaloso, per spingerlo ad andare verso l’ignoto, al fianco di una donna “visitata”, che portava in sé la luce del divino.


Ma di Maria e Giuseppe o di Abramo ce ne sono pochi… Li si riconosce a distanza quando li si incontra: di luce speciale brillano gli occhi. Loro si nutrono d’infinito. Si alimentano a fonte non umana, fisso lo sguardo come intravedesse un faro.


Attratti da un magnete non possono tirarsi indietro, solo avanti è il cammino che si apre al passo. Non facile il seguirli, più spesso vanno soli. Con i sandali logori, su strade polverose, guidati da una voce, non d’uomo, non d’uomo… Vanno per lasciare un segno. Una traccia, nella terra, pur lieve. Vanno per aprire un varco, una fessura, spiraglio di luce che illumini gli incerti. Qualcuno deve pur farlo, qualcuno deve osare. Tocca a loro tracciare il sentiero nella neve. Gli altri passeranno dopo.


Così fu anche per la dottoressa Montessori, che era solita dire “Io non penso, io vedo”… Ella fu un chiaro, eloquente esempio della forza possente di una vocazione che possiede per intero l’individuo e lo spinge irresistibilmente ad allineare la propria vita su di essa. “Era un essere unico. Del tutto diverso dal resto dell’umanità. Vedeva le cose cent’anni prima del resto dell’umanità. Una forza cosmica la spingeva a continuare lungo una strada che da sé non avrebbe mai scelta. Rispondeva alla forza del suo destino”3. Ovvero alla sua vocazione. E la vocazione non è altro che il desiderio più profondo dell’anima. Quello che non si può tradire, da cui non ci si può scostare, pena la sofferenza e anche l’insorgere della malattia.


“C’è un solo peccato, un solo senso di colpa giustificato: cedere, nel senso di indietreggiare, sul proprio desiderio”4, diceva lo psicanalista Lacan.


Maria non tentennò mai, non si tirò indietro di fronte alle difficoltà e alle sfide: una forza disumana la spingeva ed era la forza della sua vocazione. Non avrebbe potuto fare ciò che fece, ricostruire l’opera che più volte le fu distrutta, girare il mondo anche in età avanzata per portare ovunque il suo messaggio, se non avesse creduto fino in fondo nella sua missione: e cioè che l’umanità può essere migliorata cominciando dal bambino.


Che la sua biografia serva di esempio ai giovani incerti e tentennanti sul cammino: affinché non si lascino fuorviare dalle pretese di genitori o educatori poco accorti o autoreferenziali, che cercano di spingerli su strade non loro, ma proseguano risoluti verso la propria meta, là dove il desiderio dell’anima conduce. Giacché non c’è niente di più importante nella vita che essere se stessi, che allinearsi sul proprio cammino e divenire ciò che si è chiamati a essere, costi quel che costi: il resto, ve lo assicuro, sono solo quisquilie…

Alfabeto Montessori
Alfabeto Montessori
Elena Balsamo
Le parole che possono cambiare il mondo.Dialogo a due voci e riflessioni per comprendere gli aspetti più importanti, innovativi e meno conosciuti del pensiero e della visione di Maria Montessori. Un dialogo a due voci, in cui il registro poetico di Elena Balsamo si alterna a quello più tecnico-pedagogico di Maria Montessori.Alfabeto Montessori è un libro di riflessioni, quasi “meditazioni quotidiane”, per comprendere gli aspetti più importanti, innovativi e meno conosciuti del pensiero e della visione di Maria Montessori, ma soprattutto per riuscire a stabilire con lei quel contatto spirituale che era solita realizzare con il bambino e il suo auditorio. I genitori non sono i costruttori del bambino, ma i suoi custodi. Essi devono proteggerlo e curarlo in un senso profondo, come chi assume una missione sacra.Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.