PRIMA PARTE - Allattamento e accudimento

8. Se il latte diminuisce

Il timore che il bambino non prenda latte a sufficienza è una paura antica, che risale ai tempi in cui il latte materno era l’unica opportunità alimentare che avevano i piccoli per crescere e sopravvivere. È un timore legato anche al senso di fiducia in se stesse, alla paura di non essere buone madri, capaci di nutrire e far crescere i propri bambini.


Il meccanismo ormonale che fa produrre e fuoriuscire il latte dal seno è abbastanza semplice e l’unico atteggiamento corretto è interferire il meno possibile nella relazione madre-bambino, offrendo soltanto ascolto, informazioni appropriate ed empatia.


Se il bambino cresce in maniera adeguata, e cioè 15-30 g al giorno a partire dal 6° giorno, almeno 500 g al mese fino al 6° mese, vuol dire che tutto va bene e la mamma può continuare ad allattare il bambino, rispettando i suoi segnali di fame. In genere, il numero delle poppate varia all’inizio da 8-12 al giorno per poi diminuire lentamente nei mesi successivi.


Il numero di pannolini bagnati (6-8 nelle 24 ore in un bambino allattato esclusivamente al seno) è un ottimo indicatore, a disposizione della mamma, che il piccolo assume latte in maniera adeguata.


La bilancia va usata con giudizio, in genere non più di una volta a settimana; l’aumento di peso di almeno 125 g a settimana serve a confermare che l’apporto di latte è sufficiente. La mamma produce una media di 750-800 ml di latte al giorno dal 1° al 6° mese; questa produzione costante è in linea con i fabbisogni energetici del bambino, che in questo periodo scendono da 103 a 79 kcal per kg di peso del bambino al giorno.


In alcuni casi, però, il bambino può ricevere meno latte rispetto al suo fabbisogno, ciò si verifica o perché la mamma non ne produce a sufficienza o perché a lui ne arriva meno del dovuto. In entrambi i casi, un operatore esperto potrà aiutare la mamma, prima di tutto, a recuperare fiducia nelle sue capacità di nutrire il figlio adeguatamente e, poi, ad attivare buone pratiche che favoriscano, a seconda dei casi, l’aumento della produzione del latte o la sua maggiore assunzione da parte del piccolo.


Al contrario, un operatore inesperto può minare la fiducia della mamma nella sua adeguatezza ad alimentare il figlio con conseguenze negative sulla riuscita dell’allattamento, sia con un atteggiamento francamente svalutante, sia con informazioni sbagliate.

Aiutami a mangiare da solo!
Aiutami a mangiare da solo!
Centro Nascita Montessori
L’alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni.Quali preziosi consigli darebbe Maria Montessori sull’alimentazione dei bambini?Una guida per rendere il momento del pasto un’occasione per aiutare i più piccoli a “fare da soli”. Quali preziosi consigli darebbe Maria Montessori a genitori e operatori della prima infanzia sull’alimentazione dei bambini?Quali suggerimenti per facilitare l’introduzione del cibo complementare e far sì che i più piccoli vivano questo momento come un piacere, piuttosto che un dovere?L’osservazione e il rispetto delle competenze e dei tempi di ciascun bambino dovrebbe essere la norma anche a tavola. Aiutami a mangiare da solo!, curato dal pediatra Franco De Luca, partendo dalle linee guida dell’OMS e dalle raccomandazioni delle più importanti società scientifiche pediatriche, raccoglie i contributi degli operatori del Centro Nascita Montessori e vuole essere una guida per tutti coloro che credono che il momento del pasto sia un’occasione per aiutare il bambino a “fare da solo” e scoprire il piacere dell’esperienza sensoriale che deriva dal gusto e dal piacere di mangiare. La madre che imbocca il bambino senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio non lo sta educando, lo tratta come un fantoccio. Insegnare a mangiare, a lavarsi, a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo.Maria Montessori, Educazione alla libertà Conosci l’autore Il Centro Nascita Montessori di Roma si occupa di ricerca sullo sviluppo e sul mondo relazionale del bambino nei primi anni di vita, organizza corsi di formazione per operatori della prima infanzia e promuove la cultura di una buona nascita, accompagnando le coppie verso il nuovo ruolo genitoriale. L’operato del Centro è guidato dal pensiero montessoriano, in un costante confronto di idee, eventi ed esperienze a livello nazionale e internazionale. Franco De Luca ha svolto l’attività di Pediatra di Comunità dal 1978 presso il consultorio familiare di Campagnano di Roma, dove, dal 2012 al 2016, è stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa “Tutela Salute della Donna e Medicina Preventiva in età evolutiva”.Attualmente in pensione, affianca alla libera professione l’impegno nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno, come formatore e tutor valutatore per l’UNICEF delle iniziative Comunità e ospedali Amici dei bambini. Dal 2003 è presidente del Centro Nascita Montessori.