PRIMA PARTE - Allattamento e accudimento

2. L’importanza dell’allattamento al seno

L’allattamento e il latte materno rappresentano il modo e il mezzo con cui il bambino inizia il suo percorso sulla Terra, quando la mamma è ancora un intermediario con il mondo.


Dopo il parto, il neonato, che per nove mesi ha avuto un rapporto fisico continuo e fusionale con il corpo di sua madre, si separa da lei e comincia la sua vita autonoma. Inizialmente la fame ne scandisce i tempi e i momenti in cui sperimenta, in condizioni di sicurezza, la separazione e il recupero rassicurante del contatto con la madre.


Rispondere adeguatamente ai segnali di fame del bambino è il modo più appropriato per aiutarlo nel suo percorso di autonomia: ogni volta che il bambino affamato riceve il seno rafforza la fiducia in se stesso; al contrario, l’imposizione di tempi e modi che non sono suoi minaccia la costruzione del suo sé, già a partire dalla nascita.


La medicalizzazione del parto e della nascita ha tolto potere alle donne e ai bambini. Le regole di sicurezza dei parti a rischio vengono spesso applicate anche a quelli che potrebbero svolgersi nei tempi e nei modi indicati dai corpi delle donne e dei neonati.


In Italia, in alcuni punti nascita non è ancora ben vista la figura di un’accompagnatrice. Inoltre, alle donne non è permesso di scegliere durante il parto la posizione preferita (in piedi o accovacciata), né di potersi muovere, mangiare o bere cibi e bevande leggere; c’è invece un eccesso di interventi medici molto spesso inappropriati, come l’episiotomia1, l’uso di soluzioni endovenose, il monitoraggio continuo del feto e altre procedure attuate routinariamente senza chiare indicazioni mediche. Scarso, invece, è il sostegno emotivo-empatico durante il parto che, insieme a massaggi, applicazioni di acqua tiepida, silenzio, penombra, parole e gesti rassicuranti, permetterebbe di eliminare del tutto, o almeno ridurre nettamente, il ricorso a farmaci per la sedazione del dolore. Subito dopo la nascita, il bambino viene immediatamente separato dalla madre, impedendogli il contatto “pelle a pelle” che gli fornirebbe sicurezza assoluta in quel momento unico della vita e attiverebbe le sue competenze innate ad attaccarsi spontaneamente al seno.

Tutto ciò fa sì che a molti bambini venga sottratta l’opportunità di godere nei primi tempi della loro vita dell’allattamento al seno e del latte materno. Queste “cattive pratiche” contribuiscono al fallimento di tantissimi potenziali e desiderati allattamenti al seno, al punto che i dati del 20172 di una Regione come l’Emilia-Romagna, tra le più virtuose nella promozione e nel sostegno dell’allattamento al seno, ci mostrano che, nonostante un lievissimo graduale aumento rispetto ai dati del 2015, all’età di 3 mesi soltanto il 57% dei bambini prende esclusivamente latte materno e al 5° mese questa percentuale si abbassa al 43%. Il restante 57% ha già introdotto quindi latte di formula con grande vantaggio solo per le industrie che lo producono.


Per i bambini solo svantaggi, come l’aumento del rischio di allergie alimentari, di malattie respiratorie e intestinali. Sono bambini che verranno svezzati precocemente (3°-4° mese) e con cibi industriali: omogeneizzati, liofilizzati, inverosimili farine a base di tapioca (alimento presente sulla tavola dei bambini africani ma non su quella dell’area mediterranea), biscottini, prosciutto cotto tritato, banane e avocado.

Aiutami a mangiare da solo!
Aiutami a mangiare da solo!
Centro Nascita Montessori
L’alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni.Quali preziosi consigli darebbe Maria Montessori sull’alimentazione dei bambini?Una guida per rendere il momento del pasto un’occasione per aiutare i più piccoli a “fare da soli”. Quali preziosi consigli darebbe Maria Montessori a genitori e operatori della prima infanzia sull’alimentazione dei bambini?Quali suggerimenti per facilitare l’introduzione del cibo complementare e far sì che i più piccoli vivano questo momento come un piacere, piuttosto che un dovere?L’osservazione e il rispetto delle competenze e dei tempi di ciascun bambino dovrebbe essere la norma anche a tavola. Aiutami a mangiare da solo!, curato dal pediatra Franco De Luca, partendo dalle linee guida dell’OMS e dalle raccomandazioni delle più importanti società scientifiche pediatriche, raccoglie i contributi degli operatori del Centro Nascita Montessori e vuole essere una guida per tutti coloro che credono che il momento del pasto sia un’occasione per aiutare il bambino a “fare da solo” e scoprire il piacere dell’esperienza sensoriale che deriva dal gusto e dal piacere di mangiare. La madre che imbocca il bambino senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio non lo sta educando, lo tratta come un fantoccio. Insegnare a mangiare, a lavarsi, a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo.Maria Montessori, Educazione alla libertà Conosci l’autore Il Centro Nascita Montessori di Roma si occupa di ricerca sullo sviluppo e sul mondo relazionale del bambino nei primi anni di vita, organizza corsi di formazione per operatori della prima infanzia e promuove la cultura di una buona nascita, accompagnando le coppie verso il nuovo ruolo genitoriale. L’operato del Centro è guidato dal pensiero montessoriano, in un costante confronto di idee, eventi ed esperienze a livello nazionale e internazionale. Franco De Luca ha svolto l’attività di Pediatra di Comunità dal 1978 presso il consultorio familiare di Campagnano di Roma, dove, dal 2012 al 2016, è stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa “Tutela Salute della Donna e Medicina Preventiva in età evolutiva”.Attualmente in pensione, affianca alla libera professione l’impegno nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno, come formatore e tutor valutatore per l’UNICEF delle iniziative Comunità e ospedali Amici dei bambini. Dal 2003 è presidente del Centro Nascita Montessori.