Evitiamo gli aiuti inutili
Il pasto deve essere preparato con cura anche nei dettagli dell’apparecchiatura, evitando disordine e sovrapposizione di voci. I sapori si apprezzano meglio nel silenzio e sta all’adulto realizzare questa condizione: sedersi, parlare poco e a bassa voce per non distrarre i bambini dal loro pasto, avvicinarsi ad ognuno piegandosi sulle ginocchia per essere alla loro altezza, senza urlare a distanza... come si può pretendere che i bambini parlino piano se siamo noi i primi ad alzare il volume per sovrastare tutti?
Preparare l’ambiente significa mettere i bambini nelle condizioni di fare da soli tutto ciò che è loro possibile, sentendosi rispettati nei loro movimenti. Devono poter svolgere con i loro tempi le azioni che vedono fare da noi adulti, ad esempio aiutare a sparecchiare la tavola con la nostra guida, con calma, mettendo via prima i tovaglioli sporchi, disporre sul carrello bicchiere, piatto, posate adoperati. In un secondo tempo potranno apparecchiare, guidati lentamente da un adulto, incarico importante che piace a ogni bambino e segna un momento di ordine e di partecipazione.
La scoperta di sé nel piacere di essere capace e indipendente passa anche nel rapporto con il cibo. La fiducia nelle proprie abilità rende ogni azione appagante e rinforza il desiderio di agire.
Nel corso del terzo anno di vita il bambino diviene un vero buongustaio: ormai in grado di mangiare da solo tutti i cibi, esprime le sue preferenze, accrescendo la percezione di sé.
Oltre ai sapori e ai nomi dei singoli alimenti, il bambino è interessato a classificare i sapori secondo le loro qualità sensoriali (dolce, salato, aspro, amaro, acido) e le temperature, (caldo, freddo, tiepido). Si offrono piante aromatiche come basilico, origano, anice, cannella, menta, per acuire l’olfatto.
Queste attività sensoriali sono molto importanti per arricchire il linguaggio e, più in generale, affinare i sensi come strumenti utili per conoscere le qualità degli oggetti, metterle in relazione, confrontarle, cogliendo uguaglianze e differenze.
Tutto concorre alla conoscenza: noi adulti siamo abituati a suddividere i saperi, mentre i bambini ci mostrano la loro modalità di apprendere, collegando le esperienze in modo libero e originale in ciascuno di loro.
La dentizione ormai completa di premolari e canini permette di masticare cibi diversi e quindi il menu è più ricco e variato. La cucina regionale italiana è una vera miniera di ricette sane e saporite. Non è necessario aggiungere il sale per apprezzare il gusto dei cibi genuini e dei buoni condimenti, come l’olio extravergine di oliva, il sugo di pomodoro, il parmigiano grattugiato.
I bambini possono osservare in cucina i diversi tipi di cottura o di preparazione di un alimento e contribuire con piccole mansioni, come sgranare fagioli o piselli dal loro baccello e raccoglierli in un piatto, tagliare frutta o verdure cotte.
Verso i 3 anni la conoscenza degli alimenti si arricchisce di nuovi particolari. Si possono osservare le parti di un frutto esaminandone le caratteristiche diverse e dandone il nome (bucce, spicchi, polpa, semi, foglie, picciolo), metterle a confronto secondo la vista, il tatto, l’olfatto, guardare attentamente i semi nascosti dentro la polpa d’una mela e confrontarli con quelli di un’arancia o (secondo la stagione) d’una pesca o d’una ciliegia.
Sbucciare insieme la frutta e prepararla sul piatto per la merenda, fare una macedonia insieme ai compagni del Nido o con la mamma in cucina sono attività ricche di significati affettivi e relazionali, oltre che esperienze sensoriali e cognitive.
In questa fase i bambini amano anche preparare tortine, biscotti e pizzette con la pasta di pane manipolata, stesa con piccoli mattarelli e tagliata con le formine. Partecipano il più possibile alla cottura dei cibi e si interessano ai nomi delle azioni e degli oggetti necessari.
Nel conoscere gli alimenti in tanti diversi aspetti fin dalla prima infanzia, non abbiamo mai separato sensorialità, piacere, esperienza indipendente per proporre una nutrizione destinata allo sviluppo globale dell’individuo.
Abbiamo così delineato un percorso di attività e di conoscenze, attuato in modo ordinato e graduale. Le proposte vengono sempre preparate in modo da consentire ai bambini la possibilità di scegliere e di agire, di essere protagonisti nel loro continuo bisogno di esplorazione.