Introduzione a montessori

Alcuni principi Montessori

1. Predisporre l’ambiente

Insegno in otto classi a settimana alla Jacaranda Tree Montessori. Gran parte del mio “lavoro” viene svolto prima che i bambini arrivino: predispongo l’ambiente con grandissima cura e attenzione.
  • Preparo quelle attività che sono al giusto livello per i bambini: che rappresentino una sfida per migliorare la padronanza, ma non siano tanto difficili da far sì che rinuncino.

  • Mi assicuro che i bambini abbiano gli strumenti necessari per riuscire: cerco vassoi che essi siano in grado di trasportare, strofinacci pronti per asciugare se si rovescia qualcosa, una riserva di materiali da disegno così che possano fare pratica e ripetere, utensili a misura di bambino (come coltellini per spalmare farciture sui cracker) e bicchieri piccolissimi per bere.

  • Mi siedo per terra per vedere che effetto fa dalla loro altezza. Sistemo opere d’arte in basso, così che possano trarne piacere, e dispongo sul pavimento o su tavolini bassi piantine di cui possano prendersi cura.

  • Sistemo lo spazio in modo che sia semplice e bello. Tolgo di mezzo le cianfrusaglie, predispongo poche attività ben scelte, e mi assicuro che siano complete e non manchi nessun pezzo, così che i bambini possano lavorarci in modo indipendente.

Non ho mai l’impressione che questo significhi “pulire la classe”. Il proposito di questa preparazione è di rendere tutto il più attraente possibile e concedere al bambino la libertà di esplorare e imparare.

Un ambiente preparato può essere realizzato in qualsiasi spazio: una classe, la nostra casa, locali affittati per le vacanze, uno spazio all’aperto.

2. Il desiderio naturale di apprendere

Montessori capì che i bambini hanno un’intrinseca motivazione all’apprendimento.
I neonati imparano ad afferrare un oggetto, a stare in piedi, provando, riprovando, e riprovando ancora. Imparano da soli a camminare in un ambiente che li aiuti, senza l’intervento di nessuno. Lo stesso vale per il linguaggio, la lettura, la scrittura, la matematica e le cose del mondo che li circonda.

Le scoperte che i bambini fanno da soli (soprattutto all’interno di un ambiente preparato) fanno crescere la meraviglia e l’amore per l’apprendimento. Non hanno bisogno di essere indirizzati per esplorare l’ambiente.

In una classe Montessori le età dei bambini sono miste; i più piccoli possono imparare osservando i più grandi, e i più grandi consolidano il proprio apprendimento aiutando i più piccoli.

Il lavoro del bambino piccolo è giocare. La curiosità e il desiderio di apprendere gli sono connaturati, se gli permettiamo di esercitarli.

3. Apprendimento pratico e concreto

Possiamo metterla in questi termini: l’intelligenza del bambino riesce a svilupparsi fino a un certo livello senza l’aiuto della mano. Ma se si sviluppa con la mano, allora il livello raggiunto sarà più alto, e il carattere del bambino sarà più forte.

Dr. Maria Montessori, La mente assorbente

Le mani incamerano informazioni in modo concreto, per poi passarle al cervello.
Ascoltare o guardare è una cosa, ma si impara a un livello più profondo quando l’ascolto e l’osservazione vengono integrati con l’uso delle mani. Passiamo da un apprendimento passivo a un apprendimento attivo.

I materiali delle classi Montessori sono talmente seducenti e ben preparati che il bambino è attratto verso di loro per fare da solo le sue scoperte, con le mani.

Offriamo al bambino piccolo esperienze tattili di apprendimento: terrà in mano un oggetto mentre noi lo nominiamo, gli offriremo una varietà di bei materiali da disegno perché possa esplorarli, gli daremo allacciature da aprire e chiudere (velcro, chiusure lampo, bottoni) e ci aiuterà a preparare il cibo in cucina (affondando le dita nella pasta o utilizzando un coltello da burro per tagliare una banana).

Un altro esempio di apprendimento pratico è quello dei materiali per la matematica che si trovano nelle classi da 3 a 6 anni. Una perlina dorata rappresenta l’1; una fila di 10 perline rappresenta il 10; un quadrato formato da 10 file da 10 perline rappresenta il 100; un cubo di 10 quadrati rappresenta il 1.000.

Usando questi materiali, il bambino piccolo può quindi fare le addizioni. Per la somma 1.234 + 6.432 andrà a prendere un cubo per il 1.000, 2 quadrati per il 100, 3 file per il 30 e 4 perline singole. Poi farà lo stesso per il 6.432. Quando inizierà a sommare sarà allora molto chiaro che ci sono ora 7 cubi da 1.000, 6 quadrati da 100 e così via. Il bambino vedrà concretamente e terrà in mano tutti questi valori, in modo assai diverso da quello astratto in cui la gran parte dei bambini impara a fare le addizioni su un pezzo di carta.

Man mano che il bambino procederà verso i gradi scolastici successivi del ciclo elementare, sarà capace di proseguire verso l’astrazione avvalendosi di questa base concreta. Non avrà più bisogno dei materiali, ma questi resteranno sempre a sua disposizione se dovesse provare il desiderio di rivisitarli.

4. Periodi sensitivi

Quando un bambino mostra un particolare interesse in un’area specifica (per esempio il movimento, il linguaggio, la matematica, la lettura) quello è noto come periodo sensitivo. Si tratta di un momento in cui il bambino è particolarmente sintonizzato sull’apprendimento di specifiche abilità o concetti e imparare diventa facile e non richiede sforzo.

Possiamo osservare i nostri bambini per vedere in quale periodo sensitivo si trovano, così da fornire loro attività appropriate che incoraggino l’interesse del momento.

Quando il bambino piccolo inizia a imitarci (ripetendo le parole a pappagallo) sappiamo che è in un periodo sensitivo per il linguaggio e possiamo concentrarci per offrirgli un vocabolario nuovo e familiare con cui esercitarsi.

Se invece è interessato ad arrampicarsi sui tavoli, è probabile che sia in un periodo sensitivo per il movimento e ha bisogno di esercitare questa abilità. Anziché consentirgli di arrampicarsi sui mobili, possiamo costruire un percorso a ostacoli con cuscini, coperte, oggetti su cui stare in equilibrio e cose su cui arrampicarsi.

La tabella della pagina seguente fornisce alcuni esempi di come si possa nutrire l’interesse del bambino nei periodi sensitivi.

Nota: alcuni temono che se si perde il periodo sensitivo, per esempio per la lettura, allora il bambino avrà problemi a leggere. Imparerà a leggere, ma sarà necessario uno sforzo più consapevole, simile a quello di un adulto che debba imparare una lingua straniera.

IL BAMBINO PICCOLO MONTESSORI
IL BAMBINO PICCOLO MONTESSORI
Simone Davies
Crescere un essere umano curioso e responsabile.La guida per trasformare la vita con i bambini piccoli in momenti ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche. È ora di cambiare il modo in cui guardiamo ai bambini piccoli.Utilizzando i principi educativi di Maria Montessori, Simone Davies ci mostra come trasformare la vita con i vivacissimi bambini piccoli in momenti appaganti per tutti e ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta.Con centinaia di idee pratiche per ogni aspetto della vita con i piccoli, il libro Il bambino piccolo Montessori vi spiegherà come: mantenere la compostezza quando vostro figlio non ci riesce e stabilire limiti con amore e rispetto; organizzare la casa e liberarsi del caos; creare attività Montessori adatte a bambini da uno a tre anni; crescere bambini curiosi e desiderosi di imparare, che amino esplorare il mondo che li circonda; vedere il mondo attraverso gli occhi del bambino piccolo e restarne sorpresi e deliziati. Spero che gli insegnamenti della mia bisnonna trovino il modo di entrare in ogni famiglia attraverso questo bellissimo libro, fonte di ispirazione e ricco di consigli pratici.Carolina Montessori Conosci l’autore Simone Davies è un’insegnante Montessori dell’AMI (Association Montessori Internationale), ed è anche autrice di The Montessori Notebook, il popolare blog e profilo Instagram in cui offre consigli, risponde a domande e organizza laboratori online per i genitori di tutto il mondo.Nata in Australia, vive ad Amsterdam con la sua famiglia, dove organizza corsi genitori-figli nella sua scuola Montessori, la Jacaranda Tree.