Gli alleati della buonanotte

Quando il bimbo è molto piccino in genere si addormenta poppando al seno e/o cullato tra le braccia di mamma e papà. Quando è più grandicello, ogni famiglia trova i suoi rituali della buonanotte: una ninnananna, una fiaba, una coccola…
Una volta individuati i propri rituali pre-nanna, sarebbe importante ripeterli ogni sera perché si crei una routine che rassicura il bimbo e lo aiuta ad addormentarsi.
Anche l’orario in cui il piccolo va a letto e quello del risveglio dovrebbero essere, nei limiti del possibile, sempre gli stessi. Eventi e rituali che si succedono secondo una sequenza nota, offrono sicurezza al piccolo poiché lo aiutano a comprendere meglio e prevedere la realtà.
Ognuno di noi, sin da piccolo, ha una sorta di orologio biologico interno che determina i ritmi di sonno e veglia. Per stabilire a che ora mettere a letto il bimbo, conviene individuare il suo cronotipo, ovvero le sue caratteristiche innate per quanto riguarda il sonno, e cercare di assecondarle. Il bimbo allodola alla sera presto crolla addormentato e prima dell’alba è già perfettamente sveglio, il piccolo gufo non ha mai sonno (non riuscirebbe ad addormentarsi alle 8!) e ama dormire un po’ di più al mattino.
Il sonnellino pomeridiano costituisce la premessa per una buona nanna serale. Se il piccolo salta il pisolino è molto probabile che arrivi a sera più stanco e irritabile per cui addormentarsi diventa più difficile.
Già un’ora prima della nanna è opportuno creare un’atmosfera tranquilla. Da evitare i giochi scatenati, la visione di programmi televisivi e, in generale, qualsiasi attività possa risultare stimolante per il bimbo.
Ridurre gli stimoli luminosi è fondamentale: c’è infatti un collegamento tra una luce tenue e la produzione di melatonina, un ormone che favorisce il sonno.
Se l’adulto è nervoso, inevitabilmente il bambino lo percepisce e fatica di più ad addormentarsi. Non a caso, proprio le sere in cui il genitore ha molte cose da fare e si augura che il piccolo si addormenti più velocemente i tempi dell’addormentamento… si allungano!
Se invece mamma e papà vivono il momento della nanna con serenità e il clima è disteso, il bimbo si addormenta più facilmente. Qualche coccola, una bella fiaba, e si rilassa anche il genitore…
Questa sera, in ogni angolo abitato della Terra, anche nel più remoto, ci sarà una mamma che accompagna il suo bambino nel sonno, cantando per lui una ninnananna.
Si è visto che cantare una ninnananna per addormentare il bebè rilassa anche la mamma. Se c’è un po’ di stress accumulato, il semplice gesto di cantare, può alleviare molto la tensione. Il risultato è che la mamma si rasserena e il bambino, che “respira” gli stati d’animo materni, si tranquillizza a sua volta.
Ogni genitore può scegliere la ninnananna che preferisce, magari attingendo ai propri ricordi d’infanzia, o riadattando la melodia di altre canzoni e inserendo il nome del proprio bimbo. Alcune mamme usano come ninnananna dei brani di musica leggera che amano molto o testi di cantautori che hanno per loro un significato particolare.
Per i bimbi che si rilassano facendo il bagnetto, può essere una buona idea creare un appuntamento fisso, la sera prima della nanna.
Anche il massaggio può favorire il relax e quindi il sonno. Il piccolo indossa il body o il pigiamino ed è sdraiato sul letto. Le luci sono basse, le mani della mamma sono calde. Il tocco e le carezze rilassano e fanno stare bene.

Si possono massaggiare i piedini, eseguendo un movimento circolare sulla pianta come se si disegnassero dei piccoli circoletti sotto il piede.


E il petto: partendo dal centro del torace si spostano le mani verso le spalle del bebè e poi si torna a unire le mani nello stesso punto sotto lo sterno. In pratica è come se le mani disegnassero un cuore sul petto del bambino.

Per massaggiare la schiena si utilizza la tecnica a pettine, ovvero si tengono le dita aperte e si esegue un movimento dolce, facendo scivolare le dita dalla nuca al sederino del bebè. Il massaggio deve essere praticato evitando la colonna vertebrale, quindi le dita aperte scorreranno ai lati.


Se il piccolo si addormenta durante il massaggio, è necessario voltarlo delicatamente in posizione supina.

La nanna è facile!
La nanna è facile!
Giorgia Cozza
Suggerimenti da seguire ed errori da evitare per garantire un sonno sereno a tutta la famiglia.Una piccola guida che unisce il rigore dell’informazione scientifica all’immediatezza di brevi testi e simpatiche vignette: una formula originale per informare, sostenere, ma anche, perché no­, regalare un sorriso a chi la riceve. Quando le notti sono bianche e tutti vi chiedono “È bravo? Dorme?” come se le vostre occhiaie non parlassero per voi.Quando le informazioni sono un po’ confuse (ma non doveva mangiare e dormire?) e secondo la nonna, la vicina di casa e la zia, la colpa se il bebè fa fatica ad addormentarsi, non dorme tutta la notte o non vuol dormire da solo, è tutta vostra. È il momento di sedersi. E di aprire questo libro. La nanna è facile! è ricco di consigli firmati Giorgia Cozza, molto utili anche per prevenire quanto sopra. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.