Luoghi comuni e falsi miti sul sonno condiviso

Se i genitori accolgono il bimbo nel lettone, è molto probabile che questa consuetudine susciti commenti o critiche da parte di parenti, amici, conoscenti e sconosciuti. È il destino dei genitori, tutti si sentono in diritto di dire la loro, anche se non interpellati.
Nella maggior parte dei casi le critiche ricevute avranno poco senso. In alcuni casi, nessuno.
Tra le critiche “popolari” al sonno condiviso c’è quella che intralci lo sviluppo dell’indipendenza del bambino. In realtà un bimbo piccino, ovunque dorma, è dipendente dai genitori. Ha tutta l’infanzia per crescere e diventare sempre più autonomo.
Un’altra critica molto gettonata è quella di crescere bimbi “mammoni”. Ma basta guardarsi indietro (fino alla metà del secolo scorso) o intorno (in molti altri Paesi del mondo), per sfatare questo mito.
Le evidenze scientifiche confermano quanto già suggerito dal buon senso: non c’è alcuno studio che dimostri che dormire nel lettone renda il bambino troppo dipendente, e si è visto che chi dorme insieme ai genitori nei primi 2-3 anni di vita ha le stesse probabilità degli altri di farlo in età successive.
E sono sempre più numerosi gli esperti che pongono l’accento sull’importanza del contatto e della rassicurazione nei primissimi anni di vita per maturare una personalità serena e sicura di sé.

Attenzione. In alcuni casi dormire insieme è da evitare, poiché può costituire un rischio per il bimbo! No al sonno condiviso quando i genitori sono dediti all’uso di droghe e alcool, assumono farmaci pesantemente sedativi, sono obesi, sono fumatori (in particolare la mamma), dormono su materassi ad acqua o materassi sformati.

La nanna è facile!
La nanna è facile!
Giorgia Cozza
Suggerimenti da seguire ed errori da evitare per garantire un sonno sereno a tutta la famiglia.Una piccola guida che unisce il rigore dell’informazione scientifica all’immediatezza di brevi testi e simpatiche vignette: una formula originale per informare, sostenere, ma anche, perché no­, regalare un sorriso a chi la riceve. Quando le notti sono bianche e tutti vi chiedono “È bravo? Dorme?” come se le vostre occhiaie non parlassero per voi.Quando le informazioni sono un po’ confuse (ma non doveva mangiare e dormire?) e secondo la nonna, la vicina di casa e la zia, la colpa se il bebè fa fatica ad addormentarsi, non dorme tutta la notte o non vuol dormire da solo, è tutta vostra. È il momento di sedersi. E di aprire questo libro. La nanna è facile! è ricco di consigli firmati Giorgia Cozza, molto utili anche per prevenire quanto sopra. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.