I bisogni del bambino

Secondo il pediatra spagnolo Carlos González, i risvegli notturni del bambino piccolo sono un’eredità della notte dei tempi, quando svegliarsi e richiamare la madre con il pianto, era l’unica garanzia di sopravvivenza.
I bimbi piccoli sarebbero quindi programmati per svegliarsi periodicamente perché hanno ereditato i geni dei sopravvissuti e di conseguenza il comportamento che la selezione naturale ha favorito nel corso di milioni di anni, per assicurare la sopravvivenza dell’individuo.
Quando si sveglia, il bimbo ha bisogno dell’aiuto di un genitore per riprendere sonno: c’è chi succhia al seno per qualche minuto, chi si rassicura sentendo che non è solo, chi ascoltando la voce della mamma o del papà che sussurra qualche strofa di una ninnananna.
La risposta amorevole con cui i genitori accolgono i bisogni anche notturni del bambino pone le basi della sicurezza e dell’autonomia dell’individuo.
Se invece non si risponde al suo pianto, il bimbo impara che non è in grado di chiamare a sé mamma e papà, che il suo linguaggio è inefficace, che quando ha bisogno nessuno arriva ad aiutarlo. Premesse non ottimali per maturare la fiducia in se stesso e in quanti lo circondano…
Anche quando il bimbo è più grandicello, la notte, con il buio, il silenzio e le sue ombre, può fare un po’ paura. A volte è così anche per gli adulti: di notte, dubbi, malesseri, preoccupazioni si ripresentano con un’intensità maggiore.
Che senso avrebbe negare a un bimbo che lo richiede, il conforto della presenza rassicurante di un genitore? I genitori ci sono per quello, no? Per far sentire i propri piccini protetti, amati e al sicuro.

La nanna è facile!
La nanna è facile!
Giorgia Cozza
Suggerimenti da seguire ed errori da evitare per garantire un sonno sereno a tutta la famiglia.Una piccola guida che unisce il rigore dell’informazione scientifica all’immediatezza di brevi testi e simpatiche vignette: una formula originale per informare, sostenere, ma anche, perché no­, regalare un sorriso a chi la riceve. Quando le notti sono bianche e tutti vi chiedono “È bravo? Dorme?” come se le vostre occhiaie non parlassero per voi.Quando le informazioni sono un po’ confuse (ma non doveva mangiare e dormire?) e secondo la nonna, la vicina di casa e la zia, la colpa se il bebè fa fatica ad addormentarsi, non dorme tutta la notte o non vuol dormire da solo, è tutta vostra. È il momento di sedersi. E di aprire questo libro. La nanna è facile! è ricco di consigli firmati Giorgia Cozza, molto utili anche per prevenire quanto sopra. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.