Cibo sano per bimbi sani

Per crescere bimbi sani portiamo in tavola cibi sani. Prodotti freschi, genuini, di stagione.
La dieta deve essere varia ed equilibrata, per garantire al bimbo il giusto apporto di nutrienti.
Le famiglie vegetariane sostituiscono la carne con altri alimenti ricchi di proteine.
Merendine, caramelle, bibite gassate. Evitiamo il più possibile i cosiddetti “cibi spazzatura”, lo dice anche il nome che non fanno bene alla salute.
Durante l’infanzia, non concentratevi su quanto cibo ha mangiato il vostro bambino, ma su quanto lo ha apprezzato. Volete crescere un mangione o un buongustaio?
Le persone non sono tutte uguali: c’è chi ha un grande appetito e mangia di gusto e chi è meno interessato al cibo. Voi mangiate tanto quanto vostro marito? O avete gli stessi gusti della vostra vicina di casa?
Non c’è una “quantità standard” che tutti devono mangiare. La quantità giusta per ogni bimbo è quella che gli permette di crescere sano e sereno.
E i confronti non fanno bene alla salute... della mamma!
Lo stesso discorso vale per i gusti: ognuno ha le sue preferenze sin da piccolo. Se un bimbo proprio non vuol saperne di un determinato alimento, gli si offriranno altri cibi che contengano gli stessi princìpi nutritivi.
Non c’è un alimento per cui valga la pena guastare il rapporto del bambino con il cibo.
Un po’ di diffidenza di fronte a un cibo nuovo che a prima vista non ci ispira, è normale! Pare si tratti addirittura di un retaggio atavico...
Sei genitori mostrano di apprezzare il cibo “nuovo” e di tanto in tanto lo ripropongono al bimbo, prima o poi il piccolo proverà ad assaggiare.
Il bambino non riesce mai a finire ciò che ha nel piatto? Forse è perché è troppo per lui. Calibrate le dimensioni delle portate in base al suo appetito.
Meglio offrirgli meno cibo e dargli la possibilità di chiederne ancora, se non è sazio. In questo modo si evita anche il problema degli avanzi e degli sprechi.
Si è visto che l’abitudine di mangiare merendine davanti alla televisione, unita alla mancanza di attività fisica, può contribuire ai problemi di sovrappeso nell’infanzia. Quando la sua attenzione è assorbita da un programma televisivo, il bambino mangia senza accorgersi di mangiare; ciò significa che il segnale di sazietà non scatta o scatta in ritardo e il piccolo assume più cibo del necessario.
Spesso, inoltre, gli spot destinati ai bambini pubblicizzano snack, bibite e merendine, favorendo abitudini alimentari scorrette. La soluzione? Finchè i bimbi sono piccini e ancora non possono capire i meccanismi del marketing, proponiamo loro solo programmi di qualità, privi di pubblicità.
E in ogni caso limitiamo il tempo che il bambino trascorre davanti al teleschermo. Molto meglio una bella passeggiata all’aria aperta, la lettura di una fiaba, un gioco fatto insieme.

La pappa è facile!
La pappa è facile!
Giorgia Cozza
Suggerimenti da seguire ed errori da evitare per accompagnare il bebè alla scoperta dei nuovi sapori.Una piccola guida che unisce il rigore dell’informazione scientifica all’immediatezza di brevi testi e simpatiche vignette: una formula originale per informare, sostenere, ma anche, perché no­, regalare un sorriso a chi la riceve. Quando la pappa è tutta sul pavimento (no anzi, ce n’è un po’ anche sul soffitto).Quando le informazioni sono leggermente confuse (assolutamente e solo omogeneizzati, ma vanno bene anche i maccheroni).Quando il bimbo mangia poco, mangia troppo o non mangia per niente (e sicuramente non le verdure).È il momento di sedersi. E di aprire questo libro.La pappa è facile! è ricco di consigli pratici sullo svezzamento, firmati Giorgia Cozza. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.