Come proporre i cibi?

Condividete il momento del pasto! Guidato dalla curiosità e dal desiderio di imitare i genitori, il bambino comincia a prendere confidenza con il cibo solido e con il piacere di stare a tavola.
Per vivere al meglio il passaggio dall’allattamento a un’alimentazione più varia, la parola d’ordine deve essere gradualità. Per il bambino è davvero tutto nuovo: i sapori, la consistenza, il seggiolone e il cucchiaino…
Giorno dopo giorno, senza avere fretta, si propongono nuovi assaggi finché il piccolo si abitua ad apprezzare altri sapori oltre a quello del latte.
È importante saper accettare eventuali rifiuti senza farlo sentire “sbagliato” o “cattivo”. Il bimbo non deve pensare che la bravura si misuri in cucchiaiate di pappa.
Perchè mangiare tanto o poco è questione di appetito, non di bravura.
Tra l’altro il bimbo che impara a far piacere ai genitori mangiando, impara anche che può dimostrare il proprio malcontento non mangiando.
Ricordate che il vostro obiettivo non è quello di far vuotare al piccolo una scodella di pappa, ma di aiutarlo ad apprezzare nuovi cibi e sapori.
Il bimbo deve poter toccare e manipolare il cibo. È il suo modo di conoscere: ha bisogno di usare le manine, scoprire le consistenze, portare il cibo alla bocca, annusarlo… Per il bon ton del perfetto commensale meglio attendere.
Lasciamolo libero di prendere dei bocconcini dal piatto e portarli alla bocca: sarà molto fiero dei suoi successi e, probabilmente, mangerà con più gusto.
Fino a qualche tempo fa si fornivano ai genitori schemi e tabelle che regolamentavano rigidamente i tempi da seguire e l’ordine con cui introdurre gli alimenti. Ora, invece, l’indicazione degli esperti è di gestire lo svezzamento con più elasticità: non è più necessario introdurre un solo cibo alla volta e neppure rimandare l’introduzione di alimenti potenzialmente allergizzanti come pesce e uova.
In passato veniva anche fornita la ricetta della prima pappa con dosi e quantità specificate nel dettaglio. Il risultato? Sembrava tutto molto complicato.
Ora è tutto più semplice. Non è necessario preparare un cibo “a parte” per il bambino che può condividere le pietanze destinate alla famiglia, purchè cucinate in modo sano e proposte con gradualità. In questo modo ci si risparmia anche la delusione, nel caso in cui il piccolo non sia interessato.

La pappa è facile!
La pappa è facile!
Giorgia Cozza
Suggerimenti da seguire ed errori da evitare per accompagnare il bebè alla scoperta dei nuovi sapori.Una piccola guida che unisce il rigore dell’informazione scientifica all’immediatezza di brevi testi e simpatiche vignette: una formula originale per informare, sostenere, ma anche, perché no­, regalare un sorriso a chi la riceve. Quando la pappa è tutta sul pavimento (no anzi, ce n’è un po’ anche sul soffitto).Quando le informazioni sono leggermente confuse (assolutamente e solo omogeneizzati, ma vanno bene anche i maccheroni).Quando il bimbo mangia poco, mangia troppo o non mangia per niente (e sicuramente non le verdure).È il momento di sedersi. E di aprire questo libro.La pappa è facile! è ricco di consigli pratici sullo svezzamento, firmati Giorgia Cozza. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.