VOCI DI MAMME E PAPÀ
Emma ha due anni e due mesi e in questo ultimo periodo aveva tanti slanci da bimba grande, soprattutto il suo mito era un’amichetta del nido senza pannolino da giugno, così per Natale le ho fatto portare da Babbo Natale una decina di paia di mutande per vedere come avrebbe potuto reagire.
Lei pareva felice di questa cosa quindi dall’inizio dell’anno abbiamo fatto i primi tentativi senza pannolino. Come prima prova dopo il riposino pomeridiano non è andata male perché si è bagnata quasi immediatamente e poi è arrivata asciutta fino alla nanna serale (ogni tanto la portavo sul riduttore). Il giorno successivo siamo stati fuori una giornata intera quindi l’ho lasciata spannolinata solo pochino verso sera. Il giorno dopo ancora, addirittura, è voluta rimanere senza pannolino anche per uscire e ci sono stati due “incidenti” uno di cacca e uno di pipì dopo cena, quindi mi dico: “Ok, andiamo benino”. Eravamo comunque noi ad accompagnarla ad andare sul riduttore, lei non ha mai detto “pipì” anche se poi la faceva ogni volta.
Arriviamo al lunedì successivo e capisco subito che qualcosa non va perché appena alzata non vuole andare sul gabinetto; poi la invito a stare lì ma non fa nulla, le tolgo il pannolino (e son le undici di mattina) e si bagna quasi immediatamente e poi nell’arco di due ore si sarà bagnata altre trequattro volte. Io sono stata sempre tranquilla, non l’ho mai brontolata. Poi le chiedo: “Ma vuoi le mutande o il pannolino”? E lei: “Pannolino, io piccola!!!”. Di solito mi diceva sempre “Io grande, mutande!!!”. Così l’ho assecondata e le ho rimesso il pannolino.
È bene che lasci perdere per un po’? Forse ero io che credevo fosse pronta e non lo era? Magari voleva semplicemente emulare l’amichetta del cuore? D’altronde sto rispettando i suoi tempi in tutte le tappe della sua crescita e mi dispiacerebbe piegarla a qualcosa che non sente ancora sua.
Alessia, mamma di Emma (2 anni)
Avevamo iniziato abbastanza bene a 22-23 mesi: sedevamo Bea sul riduttore e lei faceva la pipì. Poi non so cosa sia successo, ma non ne voleva più sapere, anzi prima mi diceva quando aveva fatto pipì o popò sul pannolino e poi più niente, non voleva neanche più che le cambiassi il pannolino. Così su consiglio di varie mamme l’ho lasciata tranquilla, e quando dopo un mesetto ha ripreso il nido le maestre mi hanno detto che all’asilo Bea voleva fare la pipì nel WC. Io sbalordita ho detto: “Va bene, come dite voi. Da domani niente panno”. Ed è stato proprio così, ora è senza pannolino e ha 28 mesi.
Ilenia, mamma di Beatrice
Abbiamo avuto un brutto incidente: uno zio tedesco si scandalizzava perché mio figlio faceva pipì per strada. Lo zio ignorante rimproverò me e mio marito davanti al bambino di averlo educato male e di fare delle cose sporche. Il piccolo ha avuto tre giorni di crisi, si faceva di nuovo la pipì addosso, poi ne abbiamo parlato e si è risolto tutto.
Senza questo incidente, il bambino si sarebbe spannolinato prima, ma pazienza!
Simona, mamma di Andrea
Per un certo periodo non diceva più se la faceva o meno e si nascondeva. Secondo me qualcuno della famiglia (forse mio padre) ha esagerato con i commenti.
Vally, mamma di Fabio
Un giorno Riccardo mi disse che non voleva più il pannolino: ho colto al volo l’occasione e magicamente è comparso in casa un vasino. Di tanto in tanto lo sedevo lì e qualche volta ha anche fatto pipì.
Verso maggio non c’è più stato modo di avvicinarlo al vasino, neanche per gioco, e ho fatto finta di nulla; solo, ogni volta che lo cambiavo gli facevo notare che aveva fatto cacca o pipì.
La prima settimana di giugno, complice una mini vacanza al mare con la nonna materna che ha sempre sostenuto la mia scelta dei pannolini lavabili, c’è stato un primo serio tentativo di spannolinamento. Però, nonostante la spiaggia, i costumini e le mutandine, il vasino e il riduttore erano quasi dei nemici… O meglio, degli amici con cui giocare, ma non degli strumenti da usare. Ma il babbo non era convinto (ancora troppo piccolo!), io ero in un periodo molto faticoso al lavoro e così non se n’è poi fatto nulla.
Vasino e riduttore sono rimasti lì, in bagno. E durante l’estate ci siamo limitati a leggergli, tra gli altri, un librino con una bimba seduta sul vasino.
A fine agosto, dopo le ferie, ero molto più motivata e così ho colto l’ultimo periodo a casa da sola con lui. Anche perché ormai da diversi mesi i pannolini della notte e del pisolino pomeridiano erano sempre asciutti.
Abbiamo iniziato il 23 agosto, a 23 mesi e una settimana.
Ho eliminato tutti i tappeti da casa, così da semplificarmi la vita a pulire, e ho preparato una bella pila di mutandine e di pantaloncini (per fortuna girava scalzo e ci siamo risparmiati calze e scarpe). Via il pannolino. Solo per la notte e il pisolo. La prima settimana è stata un delirio: cercavo di portarlo al vasino a intervalli regolari, ma lui la faceva, per terra, puntualmente due minuti dopo.
Non ho contato quante volte al giorno lavavo mutande e pantaloncini.
A superare questa prima fase mi hanno aiutato mia madre, che diverse volte è venuta in mio soccorso, e una cara amica, che aveva spannolinato la figlia un paio di mesi prima.
Improvvisamente, alla fine della prima settimana c’è stata la svolta… Riccardo ha cominciato a fare la pipì nel vasino.
Certo, dovevo portarcelo io, ma la faceva lì e non più in giro.
E ogni pipì nel vasino veniva festeggiata con la danza della pipì. Il 1° settembre ha ripreso ad andare al nido e le educatrici hanno continuato ad accompagnarlo al vasino/waterino. Gli incidenti sono stati davvero pochi, solo i primi giorni. Il 12 settembre, di comune accordo con loro, abbiamo tolto anche il “pannolo” del pisolo e quindi anche quello della notte. Incidenti di percorso: uno solo!!!
Elena mamma di Riccardo