CAPITOLO XIII

In conclusione, verso nuovi inizi

Ho letto e riletto queste pagine decine di volte prima di affidarle definitivamente alla stampa.


Il fatto che questo libro sia stato scritto con una pancia sempre più ingombrante a frapporsi tra me e la tastiera, in un periodo di tempo che va da poche settimane dopo la scoperta di una gravidanza inattesa, la terza, e gemellare, fino alle soglie dell’arrivo di questi due cuccioli, investe questo lavoro anche di un valore affettivo inconsueto e impastato ancora una volta della mia storia personale che fa spesso capolino tra le riflessioni più pedagogiche.


Ho già scritto di come le mie due figlie siano state negli ultimi cinque anni il motore propulsore di una ricerca che, sempre presente, si è fatta dopo la maternità ancor più necessaria, e ringrazio a maggior ragione questi due piccolini che costringendomi per alcuni mesi ad una vita di maggior riposo mi hanno dato modo di fermarmi a mettere ordine nelle tante suggestioni e pensieri educativi che hanno attraversato la mia mente e la mia vita negli ultimi vent’anni.


In questi mesi, pur in una relativa immobilità fisica, mi sono confrontata con tante persone su quello che stavo elaborando e ho trovato tantissimi uomini e donne affamati di orizzonti dove poter ritrovare opportunità per pensare all’educazione e all’istruzione dei propri figli in formule diverse da un pensiero unico che pare indiscutibile.


Scrivo queste ultime righe con la preoccupazione di non aver potuto, per ovvie ragioni di spazio, approfondire gli autori e le esperienze educative che nei vari capitoli ho provato a presentare, ma con la convinzione positiva di aver mostrato che, sì, è possibile un’altra scuola, che l’abbiamo già nel nostro cuore e che alla domanda iniziale esistono risposte ancora più numerose di quelle che abbiamo qui raccontato e di cui io so troppo poco o forse nulla, ma che invece stanno prendendo vita proprio vicino a voi, nella scuola poco distante dalla vostra casa o nell’ecovillaggio avviato da alcune famiglie di vostra conoscenza o ancora da qualche valido gruppo che sta iniziando a diffondere la sua proposta pedagogica con ottimi risultati.


Qui ho voluto raccontarvi di chi ho io incontrato sulla mia strada.


Tra questi incontri c’è anche quello con un uomo che sa raccontare il mondo con gli occhi dei bambini, che usa le parole facendo con esse magie che aiutano il nostro cuore e la nostra mente a guardare nel profondo con la leggerezza di chi sa volare.


Ho aperto questo libro con le sue rime e lascio ancora ad esse la conclusione, con una domanda che, come quella del titolo, spero possa trovare parziale risposta anche grazie alle finestre che abbiamo aperto su mondi, e scuole, possibili.

PER UNA SCUOLA CHE ASSOMIGLI AL MONDO

Nel mondo ci sono le terre e i cieli

Non sono divisi in scaffali

Nel mondo ci sono le fiabe e le arti

Non sono divise in reparti

Nel mondo c’è un nido, che è la tua classe

Uscendo non trovi le casse

Nel mondo ci sono maestri un po’ maghi

Ci sono, non solo se paghi

Nel mondo il sapere che vuoi si conquista

Nel supermercato si acquista

E allora rispondi con una parola

Com’è che la vuoi la tua scuola?

Bruno Tognolini

Un'altra scuola è possibile?
Un'altra scuola è possibile?
Sonia Coluccelli
Autori, esperienze e prospettive educative verso percorsi scolastici in ascolto dei bambini.Un panorama delle alternative alla scuola tradizionale e dei diversi modi di approciarsi all’istruzione, tra visione pedagogica e traduzione pratica. Il sistema educativo odierno non sembra incoraggiare il pensiero olistico, intuitivo e immaginativo, ma predilige di gran lunga quello fondato sulla verbalizzazione. Il clima che si respira nella scuola provoca forte stress agli alunni, a causa di pressioni e attese didattiche che non si conformano alla loro natura. Nelle scuole si formano perlopiù conoscitori, non pensatori.Un’altra scuola è possibile mette in evidenza la necessità di promuovere all’interno della scuola una riflessione per “vedere” sempre meglio i bambini, attraverso la possibilità di vivere esperienze didattiche fuori dall’edificio scolastico; il tutto visto non come una fuga da un’esperienza avvilente, ma come la messa in atto di progetti educativi con una loro specificità e diritto di espressione.Sulla base di una critica alla scuola convenzionale, l’autrice Sonia Coluccelli intende offrire un ventaglio di proposte alternative, prospettando per ciascuna sia gli assunti teorici sia le effettive realizzazioni. Da Rudolf Steiner a Don Lorenzo Milani, da Maria Montessori a Mario Lodi, fino all’educazione parentale, ogni capitolo prende in esame una visione pedagogica e ne presenta la relativa traduzione pratica.È così offerto un panorama di scelte possibili a chi stenta a riconoscere nei sistemi scolastici convenzionali una risposta adeguata ai reali bisogni di apprendimento, crescita e sviluppo di ciascun bambino. Conosci l’autore Sonia Coluccelli è insegnante, formatrice e mamma di quattro figli. Da vent’anni coltiva una riflessione pedagogica in ambito scolastico, approfondendo la conoscenza dei diversi approcci educativi, ricercando sguardi attenti nei bambini e attenzione alle loro domande.Dal 2012 si occupa di promuovere esperienze montessoriane nella scuola pubblica collaborando con Fondazione Montessori Italia.Vive a Omegna, sulle rive del lago d’Orta.