I baby food sono prevalentemente costituiti da miscele o puree dolci e raramente includono aromi di alimenti singoli o verdure amare, limitando le esperienze gustative. Uno studio tedesco54 (DONALD study) ha mostrato, ad esempio, che il consumo di prodotti industriali era associato ad un ridotto apporto di ortaggi durante l’infanzia e di frutta e verdura nei maschi in età prescolare e scolare.
La purea dei prodotti industriali modifica il sapore e l’aspetto degli alimenti, rendendoli meno riconoscibili; inoltre gli alimenti possono essere ingeriti rapidamente dai bambini senza masticare, con il rischio di causare un’eccessiva introduzione di cibo.
L’utilizzo protratto di cibi di densità cremosa e vellutata può influenzare negativamente l’apprendimento dei bambini riguardo la consistenza del cibo; a mano a mano che si sviluppano le capacità di masticazione e aumenta il grado di manipolare gli alimenti in bocca non è più necessario offrire tali consistenze55.
Come abbiamo già avuto modo di constatare parlando di apporti proteici, spesso le porzioni dei prodotti industriali sono eccessive rispetto al fabbisogno nutrizionale richiesto per l’età, comportando il rischio di assunzioni eccessive o di spreco. I processi di cottura ad alte temperature dei carboidrati, inoltre, possono risultare in contaminanti, come l’acrilammide56, che possono essere riscontrati anche nei prodotti per l’infanzia e minacciare la salute dei nostri piccoli.
Di recente sono stati introdotti in commercio sacchettini dotati di beccuccio per facilitare la somministrazione di purea di frutta che si strizza e si succhia. Forse non ci rendiamo conto che questo è un sistema di erogazione facile per gli zuccheri che diventando rapidamente disponibili, scoraggiano lo sviluppo delle capacità di masticazione e consentono ai bambini piccoli di consumare grandi quantità di zucchero in ogni singola assunzione57.