Fabbisogni nutrizionali

A stabilire il fabbisogno nutrizionale e l’apporto calorico giornaliero per un bambino, ci pensano i LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana, la cui ultima revisione risale al 2014. Questi valori indicano le quantità di macro e micronutrienti raccomandati nelle diverse fasce d’età, ricavandoli, per i primi mesi di vita, come differenza tra i fabbisogni totali e i nutrienti forniti dal latte materno.


Il fabbisogno energetico aumenta progressivamente dai 6 ai 12 mesi: il peso corporeo triplica dalla nascita al primo anno di vita, il cervello e il sistema nervoso vanno incontro ad una crescita notevole come testimoniato da tutte le abilità e acquisizioni a cui il bambino va incontro: stare seduti, gattonare, camminare, parlare…


A differenza dell’adulto, nell’età evolutiva il fabbisogno deve quindi comprendere una quota in più di energia necessaria alla costruzione di nuovi tessuti. Deficit o eccessi di apporto energetico rispetto alla spesa, provocano effetti avversi quali una scarsa crescita o, al contrario, una condizione di sovrappeso.


I nutrienti che forniscono energia, definiti macronutrienti, sono: i lipidi o grassi (9 kcal/g), i carboidrati (4 kcal/g) e le proteine (4 kcal/g).


Fabbisogno Medio

Giornaliero

6

Mesi

7-12

Mesi

13-36

Mesi

Fabbisogno energetico

595 Kcal

830 Kcal

1090 Kcal

Fabbisogno proteico

10g

11 g

14 g

Fabbisogno lipidico

40%

dell’energia giornaliera

40%

dell’energia giornaliera

40-35%

dell’energia giornaliera

Fabbisogno glucidico (ricavato per differenza dai riferimenti relativi al fabbisogno energetico in proteine e lipidi)

45-60%

dell’energia giornaliera

45-60%

dell’energia giornaliera

45-60%

dell’energia giornaliera


Valori di riferimento medi giornalieri secondo i LARN 2014

Svezzamento: un affare di famiglia
Svezzamento: un affare di famiglia
Vera Gandini
A mangiare bene si impara da piccoli.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti.Un libro per riflettere (anche) su quello che portiamo in tavola e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. In una fase così importante e delicata come lo svezzamento, ogni genitore si interroga sul ruolo dell’alimentazione nella crescita del proprio bambino e si propone di utilizzare la modalità migliore, ma è solo grazie a osservazione e partecipazione che il bambino ci farà capire quando è pronto a iniziare, quando avrà fame e quando sarà sazio.Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti. I bambini, infatti, ci osservano quando facciamo la spesa, quando cuciniamo, quando mangiamo, e l’esempio è, anche in questo caso, fondamentale.Lo svezzamento rappresenta quindi un’occasione per riflettere su quello che portiamo sulle nostre tavole e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia. Le scelte alimentari dei primi anni di vita non influiscono esclusivamente sulla crescita e sulla salute a breve termine, ma si riflettono sul benessere delle età successive.Il libro Svezzamento: un affare di famiglia di Vera Gandini fa suo il motto “impariamo a mangiare bene da piccoli per stare bene da grandi”. Conosci l’autore Vera Gandini è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Pediatria. Ha conseguito il Master di secondo livello “Alimentazione ed educazione alla salute” presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.Promuove la prevenzione attraverso l’alimentazione e l’educazione a stili di vita sani, orientando le famiglie verso scelte consapevoli fin dalle prime età della vita.