Il massaggio tonifica l’organismo del bambino, ne irrobustisce le membra, ne nutre la pelle che diventa morbida e luminosa.
Dice un antico proverbio maori (Nuova Zelanda): “Massaggia le gambe di tua figlia, affinché possa camminare con grazia attraverso le pianure”.
Nella cultura senegalese si ritiene indispensabile massaggiare quotidianamente un bambino fin dai primi giorni di vita, per favorirne la crescita, per far sì che il neonato passi da uno stato liquido, molle e informe, di indeterminatezza a uno stato solido, duro, definito, di maturità.
I movimenti piuttosto energici e a volte quasi contorsionistici eseguiti sul bambino dalle mani esperte della mamma o della nonna servono a plasmarlo, a dargli forma, a modellarlo come un vaso d’argilla.
Per ammorbidire la pelle si usano, a seconda dei paesi, sostanze diverse: burro di karitè, olio di cocco, olio di palma bruciato.
In India si effettua un massaggio speciale al neonato appena sgusciato dal ventre materno: si utilizza una pallina di pasta, fatta con acqua, olio e farina, morbidissima, che si stende sul corpo del bambino ancora coperto di vernice caseosa e dei resti della membrana amniotica. È come una carezza, ancora più lieve di quella effettuata da mano umana.
Le tecniche del massaggio variano inoltre a seconda del sesso del neonato: nelle femmine viene privilegiato il massaggio della schiena che dovrà poi sostenere pesi non indifferenti una volta che la bimba sarà cresciuta.
Una caratteristica comune alla pratica del massaggio ai bambini è che avviene sempre sul corpo materno: come mostrano le belle immagini del testo e video Shantala di Leboyer, la mamma indiana tiene il piccolo sulle sue gambe distese per massaggiarlo.
Anche le altre cure di routine al lattante, come il bagno, vengono effettuate sul corpo della mamma. E perfino l’educazione sfinterica… La mamma africana è per suo figlio mezzo di trasporto, seggiolone, fasciatoio e pure vasino…
Gli studi della psicanalista francese Stork hanno messo in evidenza l’importanza di tutto ciò: il sostegno del corpo materno non è solo un appoggio importante per la crescita fisica del bambino ma anche uno strumento essenziale per la strutturazione del suo io psichico.
Sul corpo della mamma il bambino si sente protetto e può affrontare e scoprire il mondo da una “base sicura”, per usare un termine caro a Bowlby. Sostenuto dal corpo materno il bambino acquista la fiducia nel mondo.
Del resto l’abbiamo certamente sperimentato anche noi: una semplice mano sulla schiena significa “sono con te, ti proteggo e ti sostengo, va tutto bene, puoi farcela, non avere paura”. Ed è proprio il gesto che viene spontaneo a una mamma per consolare il suo bambino che piange.