Secondo i Dagara, la gravidanza fisica non può instaurarsi se prima non si è verificata una “gravidanza spirituale”, fase in cui la donna si rende disponibile a farsi raggiungere dal bambino.
Anche in India la medicina ayurvedica prevede tutta una serie di norme e di pratiche per favorire la fertilità, tra cui il massaggio: esso viene svolto dapprima per prepararsi al concepimento, poi durante la gravidanza per prepararsi al parto. Nei primi mesi di gestazione viene effettuato in modo molto delicato e leggero, intensificato nell’ultimo trimestre, e serve a fortificare la donna sia dal punto di vista fisico che psicologico. Per favorire l’armonia corpo-mente-spirito vi si associano tecniche di meditazione e rilassamento come lo Hatha Yoga.
Anche nella medicina cinese viene praticato il massaggio in gravidanza: si stimolano punti specifici di agopuntura a seconda del periodo di gestazione per favorire il fluire equilibrato delle energie.
La medicina cinese ritiene che il concepimento e l’annidamento della cellula uovo sia il risultato di un armonico bilanciamento delle energie del fegato, del cuore e dei reni. Per proteggere quest’ultima nell’antica Cina le donne incinte si fasciavano l’addome con uno scialle di seta blu, che apportava calore ai reni e, per il suo colore – il colore del fegato – ne stimolava la funzione difensiva.
In tutte le culture poi un’importanza particolare è riservata alla dieta della donna durante la gravidanza. Numerosi sono i tabù alimentari da osservare e le regole da seguire, i cibi da evitare e quelli da consumare.
Nei paesi asiatici è importante per esempio mangiare cibi “freddi” (non da un punto di vista della temperatura ma secondo criteri energetici) durante la gravidanza e “caldi” dopo il parto.
Le levatrici nativo-americane ritenevano che il cibo consumato dalla madre, e in qualche misura anche dal padre, avrebbe influenzato sia lo sviluppo del carattere del bambino non ancora nato sia quello del suo corpo. Il cibo indiano nutriva dunque sia il corpo sia l’anima della madre incinta e del suo bambino.
Le più recenti ricerche scientifiche ci indicano quanto sia importante la dieta ai fini della salute della gestante e del bambino che porta in grembo: si sa ad esempio che una alimentazione ricca in acidi grassi polinsaturi a lunga catena, contenuti per esempio negli oli di pesce, è fondamentale per la salute della madre e del bambino, così come un adeguato apporto di acido folico è una misura preventiva nei confronti dello sviluppo di spina bifida nel feto.
Da quanto detto fin qui, appare chiaramente che, se vogliamo porre le basi per un ottimale sviluppo del cucciolo d’uomo, dobbiamo dedicare tutta la nostra attenzione al periodo della gestazione e promuovere una vera e propria “ecologia” della vita prenatale. Essa poggia, a mio avviso, ancora una volta su quattro elementi essenziali: uno stile di vita il più sano possibile, che significa anche una corretta alimentazione materna, una comunicazione “empatica” mamma-bambino, un contenimento della gestante da parte del partner o del gruppo cosicché lei sia poi in grado di contenere il figlio e, last but not least, una buona ed efficace preparazione della donna sul piano psicologico-spirituale per eliminare eventuali blocchi emotivi e preparare il terreno per la migliore accoglienza possibile alla creatura partita per la grande avventura del venire al mondo.