Il massaggio è una delle arti più sottili che esistano e non è solo una questione di tecnica. È una questione d’amore.
Osho
Massaggia le gambe di tua figlia, affinchè possa camminare con grazia attraverso le pianure.
Proverbio Maori
Il massaggio dei neonati è un’arte antica e profonda. Semplice ma difficile difficile perché semplice Come tutto ciò che è profondo.
F. Leboyer
Da noi il massaggio è molto usato. Si cominciano a massaggiare i bambini appena nati e si continua a farlo almeno per tre, quattro anni. Si inizia con un massaggio breve, di soli cinque minuti, poi via via che il bambino cresce anche i tempi del massaggio si allungano.
Può essere sia la mamma, se è capace, sia la nonna o la zia a massaggiare il bambino.
Di solito si usa olio di senape. Se un bambino nasce con qualche problema agli arti o qualche parte del corpo non ben conformata lo si massaggia più a lungo e con accorgimenti particolari e si riescono a ottenere ottimi risultati. Noi facciamo i massaggi anche per curare la tosse e il raffreddore perchè almeno nel primo anno di vita del bambino non gli diamo medicine ma solo rimedi a base di erbe.
Emi (Bangladesh)
Dopo due giorni dalla nascita si inizia il massaggio al bambino con olio di palma bruciato. Di solito è la nonna che massaggia il neonato e lo fa in modo così energico che a volte la mamma del bambino si spaventa. Alla fine della seduta lo prende per i piedi e lo mette a testa in giù o addirittura lo tiene sospeso per un braccio o per una gamba!
Sussamon (Guinea-Bissau)
Prima di lavare il bambino lo si unge con l’olio di sesamo, poi dopo il bagno lo si massaggia poggiandolo sulle gambe stese della mamma o della nonna seduta su una stuoia o su di uno sgabello basso. Si massaggia così il bambino tutti i giorni, fino a quando cammina da solo.
Korina (Uganda)
Da noi si inizia a massaggiare il bambino subito dopo la nascita due volte al giorno prima del bagno. Il massaggio è importante perché rilassa il bambino, lo fa dormire meglio e gli fa venire anche le gambe dritte. Inizialmente il massaggio lo fa una persona anziana oppure la nonna cosìcchè la mamma impara e dopo lo fa lei.
Marcheline (Uganda)
Quando massaggiavo i miei figli me li mettevo sulle gambe e incominciavo ad accarezzarli dalla testa ai piedi. Era divertentissimo: mi ricordo le loro facce, le loro risate, il loro senso di beatitudine. Era una gioia per me e per loro.
Elisabetta (Italia)
Mia moglie quando è nata la bimba aveva quasi paura di toccarla, come se si dovesse rompere da un momento all’altro. Io invece sapevo come tenerla perché da noi tutti sono abituati a maneggiare bambini. Così quando ha avuto problemi di coliche gassose nei primi mesi sono stato io a massaggiarla per farle passare il mal di pancia. Una volta infatti mia moglie, non riuscendo più a sopportare il suo pianto, mi consegnò la bimba. Io allora presi l’olio e iniziai a massaggiarla come avevo visto fare a casa mia innumerevoli volte. La bimba si calmò e per le otto ore successive non pianse più.
Jo (Nigeria)
Ho massaggiato i miei figli quando erano piccoli, non con regolarità ma ogni tanto. Li ho però toccati tanto, accarezzati, abbracciati, cullati, portati. Volevo dare loro ciò che non avevo avuto io e che mi era tanto mancato: il contatto fisico, pelle-pelle, il calore del corpo della mamma. Ricorderò sempre l’espressione del mio secondogenito quando si strofinava su di me dicendomi: “Che buon profumo hai, profumo di mamma…”
Elena (Italia)
Mia figlia appena nata piangeva molto. Nei primi due mesi io me la mettevo addosso e dormivamo insieme. Appena lei sentiva il contatto con il mio petto e la mia pancia subito si tranquillizzava e si addormentava.
Quando poi sono incominciate le coliche gassose, ho passato ore e ore a cullarla camminando lungo il corridoio, quando finalmente ho scoperto che facendole un bagnetto la sera con latte di lavanda magicamente si calmava e si addormentava. Un miracolo…!
Bettina (Italia)
I bambini che sono stati molto a contatto con la mamma, che hanno sentito il battito del suo cuore, sono più tranquilli e da grandi sono più affettuosi. I bambini cresciuti così sono più attaccati ai genitori e li rispettano quando sono vecchi.
Elena Balsamo
L’arte del maternage.Uno sguardo nuovo e rivoluzionario sulla vita perinatale, per affrontare gravidanza, parto e primi mesi con il bambino con serenità e consapevolezza.
Elena Balsamo offre uno sguardo nuovo e rivoluzionario sulla vita prenatale e sulla nascita.Nella prima parte l’autrice mira a esplorare le pratiche di maternage nelle diverse culture, mentre nella seconda offre al lettore un vero e proprio strumento terapeutico per rivedere la propria vita alla luce dell’esperienza intrauterina e del parto.Basato su un’accurata documentazione scientifica, Sono qui con te si rivolge ai genitori, nonché agli operatori socio-sanitari che desiderano comprendere meglio l’universo del maternage.
Conosci l’autore
Elena Balsamo, specialista in puericultura, si occupa di pratiche di maternage e lavora a sostegno della coppia madre-bambino nei periodi della gravidanza, del parto e dell'allattamento.Esperta di pedagogia Montessori, svolge attività di formazione per genitori e operatori in ambito educativo e sanitario.