Le raccomandazioni attuali
Le più autorevoli entità in ambito di salute e nutrizione infantile a livello mondiale da molti anni sono impegnate a favore dell’allattamento oltre i primi mesi, dal momento che le ricerche scientifiche dimostrano che le meravigliose proprietà del latte materno non si esauriscono dopo pochi mesi, né l’allattamento perde il suo valore psico-affettivo-relazionale nelle cure parentali quando il bambino inizia con i cibi solidi. Ecco qui di seguito alcuni esempi:
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, o WHO) raccomanda l’allattamento esclusivo per i primi sei mesi di vita del bambino e protratto fino a due anni di vita o anche oltre, secondo i desideri di madre e bambino3.
L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda l’allattamento per almeno il primo anno di vita, e dopo finché lo desiderano madre e bambino4.
L’Accademia Americana dei medici di famiglia5 afferma che “L’allattamento oltre il primo anno di vita offre considerevoli benefici sia alla madre che al bambino, e dovrebbe proseguire finché è desiderato da entrambi. (…) Se il bambino ha meno di due anni, lo svezzamento dal seno lo pone a maggior rischio di malattia”.
L’Associazione Internazionale dei Consulenti Professionali in Allattamento (ILCA) si esprime così: “Le ricerche indicano che la durata dell’allattamento umano nel mondo è di due o più anni, e che sia le madri che i bambini più grandi beneficiano dalla prosecuzione dell’allattamento. Quindi ILCA ritiene che le donne dovrebbero allattare tanto quanto lo desiderano”6.
Nel 2006 sono state pubblicate le Raccomandazioni Standard per l’Unione Europea sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini piccoli7 della Commissione Europea in cui si può leggere che “il latte materno (…) deve rimanere la fonte primaria di nutrienti per tutto il primo anno di vita” e poi “Dando per scontato che sono le madri a dover decidere quanto a lungo desiderano allattare, è importante offrir loro tutto il sostegno e l’aiuto di cui hanno bisogno per continuare con l’allattamento al seno fino a due anni e oltre, come consigliano l’OMS, l’UNICEF e la maggioranza delle politiche e delle raccomandazioni nazionali e professionali”.
La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha pubblicato nel 2002 le proprie Raccomandazioni8, in cui consiglia la “Prosecuzione dell’allattamento al seno anche dopo l’inizio dello svezzamento e in base al desiderio della coppia madre-bambino, anche oltre il secondo anno di vita”.
Mentre, da parte del Ministero della Salute, sono state emanate nel 2007 le Linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno9 in cui si afferma che “Gli effetti positivi sulla salute del bambino e della madre, perdurando, fanno della protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno uno degli interventi di salute pubblica più rilevanti in termini di efficacia e di rapporto costo/beneficio.