capitolo ii

Pannolini lavabili: quali?

Quando ci si avvicina per la prima volta ai lavabili si può avere l’impressione che non sia facile orientarsi tra modelli, taglie, tessuti diversi. In effetti è davvero un mondo ricco, quello dei pannolini in tessuto. È qualcosa a cui non siamo abituati, perché nell’immaginario comune il pannolino è l’usa e getta, il modello è uno, bianco con i velcri, magari con qualche disegnino (con lievi differenze da una marca all’altra, ma il pannolino è quello). Con i lavabili, invece, ci troviamo a scegliere tra tipologie, tessuti, colori, ricami… Ma, superato l’eventuale smarrimento iniziale, probabilmente scoprirete che questa possibilità di scelta è positiva e stimolante: la varietà dell’offerta ci dà infatti l’opportunità di trovare il pannolino che fa per noi, quello che meglio risponde alle esigenze del nostro bambino e della nostra famiglia. Tra l’altro, il pannolino acquisisce un suo valore, non è più un mero strumento usa e getta, un anonimo rettangolo di plastica dalla vita breve (spesso brevissima!), ma è praticamente un indumento, un capo duraturo che verrà indossato dal nostro bambino per diversi mesi e poi potrà essere riposto con cura, in attesa di tornare utile per vestire un fratellino, un cuginetto o il bimbo di una cara amica.

Primi passi nel mondo dei lavabili

In questo capitolo, descriveremo i diversi modelli di pannolino lavabile disponibili sul mercato. In realtà non si tratta di un lungo elenco: le tipologie sono sostanzialmente quattro, ognuna con le sue caratteristiche che andremo a valutare insieme, con l’aiuto di alcune immagini che permettono di farsi un’idea più precisa di ogni modello. Parleremo, inoltre, di tessuti e di taglie.


Non affronteremo invece il discorso marche (non troverete riferimenti espliciti a produttori italiani e stranieri), perché per iniziare a orientarsi nella scelta credo sia sufficiente imparare a distinguere e conoscere i modelli di pannolino. Un po’ come per l’abbigliamento, ci sono moltissime marche e una grande varietà di prezzi, ma alla fine gli indumenti sono quelli: magliette, camicie, felpe, maglioni…


E allora, partiamo… alla scoperta del mondo dei lavabili!

Il pannolino “Tutto in Uno”

Il pannolino “Tutto in Uno” viene comunemente indicato con la sigla AIO (dall’inglese All in One).


È un pannolino molto simile all’usa e getta, poiché si mette e si toglie nello stesso modo, ed è un pezzo unico, proprio come il monouso.


Il pannolino AIO è infatti composto da una parte esterna traspirante e impermeabile che trattiene il bagnato e fa sì che gli abiti restino asciutti, e una parte interna in tessuto assorbente. In genere alla parte interna assorbente è cucito un inserto lungo quanto il pannolino, che cattura il bagnato. Alcuni AIO sono dotati di due inserti cuciti alla parte interna, per aumentare l’assorbenza e quindi la tenuta del pannolino. Lo strato esterno è realizzato in materiale impermeabile, quello interno può essere in cotone, bambù o fibre sintetiche.


Questo pannolino può avere la chiusura con il velcro (uguale all’usa e getta) o con i bottoncini automatici.


Il principale pregio del pannolino “Tutto in Uno” è l’immediatezza, poiché è davvero semplice e veloce da mettere e togliere. Quando è bagnato si cambia e si mette in lavatrice. Una volta lavato e asciugato è pronto da indossare.


Un possibile svantaggio riguarda i tempi di asciugatura che, se la parte interna assorbente e gli inserti sono in tessuto naturale, possono risultare un po’ lunghi.

Il pannolino “Tutto in Due”

Il pannolino “Tutto in Due” viene comunemente indicato con la sigla AI2 (All in Two). Sostanzialmente è un pezzo unico simile all’AIO, ma con una differenza: l’inserto assorbente nel pannolino Tutto in Due non è cucito alla parte interna, ma si aggancia tramite dei bottoncini (in genere due o tre bottoni automatici). Questo significa che quando il pannolino è da cambiare, se si è bagnato/sporcato solo l’inserto è sufficiente staccarlo e metterlo a lavare, mentre la parte esterna impermeabile si può riutilizzare con altri inserti. Se invece si è bagnata o sporcata anche la parte esterna, tutto il pannolino viene messo a lavare. Alcuni AI2 sono dotati di due inserti da attaccare tramite bottoncini alla parte interna, per aumentare l’assorbenza e quindi la tenuta del pannolino. Anche questo pannolino si mette e si toglie come un usa e getta e può avere la chiusura con velcri o con bottoncini automatici.


Pannolino Tutto in Due


Dettaglio Tutto in Due

I punti di forza del modello AI2, sono la praticità (è molto semplice da usare) e la possibilità di separare inserti assorbenti e parte esterna impermeabile per riutilizzare la seconda quando non si è sporcata.


La possibilità di staccare l’inserto interno è utile anche in fase di lavaggio e asciugatura, poiché la mutanda esterna in tessuto impermeabile asciuga e torna pronta all’uso più rapidamente. Inoltre, è possibile sistemare gli inserti assorbenti sul calorifero per farli asciugare in tempi più brevi (mentre la parte esterna non deve essere messa sul termosifone)1.

Pocket, il pannolino a tasca

Il pannolino a tasca o con la tasca, noto come “pocket”, è un pezzo unico come i precedenti, facile e veloce da togliere e mettere (il sistema è sempre lo stesso del monouso). Il pocket è composto da una parte esterna impermeabile cucita insieme allo strato interno (più o meno assorbente, a seconda del tessuto), in modo da formare una tasca, dove si inserisce l’inserto assorbente. L’apertura della tasca è in alto e permette di inserire un inserto o due (o più!) in funzione delle esigenze di assorbenza.


Quando è bagnato o sporco il pocket si può mettere a lavare così com’è, visto che durante il lavaggio in lavatrice l’inserto esce da solo.


Anche questo modello è dotato di chiusura con velcro o bottoncini.


I pregi del pocket sono la semplicità, l’immediatezza d’uso, la possibilità di regolare l’assorbenza (aggiungendo uno o più inserti) secondo la necessità, la possibilità di far asciugare separatamente gli inserti assorbenti e la parte esterna impermeabile. Inoltre, non appena la parte esterna è asciutta, si può subito riutilizzare inserendo un altro inserto assorbente.


Lo svantaggio potrebbe essere che è necessario rimontarlo prima dell’uso, ovvero inserire l’inserto, prima di metterlo al bambino2.

Velcro e bottoncini

Tutti i modelli di pannolini lavabili si chiudono con il velcro o con i bottoni automatici. Alcune mamme preferiscono i bottoncini perché non si usurano, altre invece il velcro perché lo trovano più comodo, anche se dopo tanti lavaggi si può ingrigire.


Chiusure bottoncini


Chiusure velcro


Gli inserti assorbenti

I pannolini pocket necessitano di uno o più inserti assorbenti per garantire una buona tenuta. In genere al momento dell’acquisto ogni pocket viene venduto con due inserti.


Gli inserti sono rettangoli in cotone, bambù, microfibra, e possono avere spessori e lunghezze diverse. L’aggiunta di inserti spesso è utile anche con gli altri modelli di pannolino, ad esempio per rinforzare l’assorbenza durante la notte o con bimbi grandicelli.

Inserti casalinghi

I pannolini vengono venduti insieme ai loro inserti, ma se capita di aver bisogno di qualche inserto in più, in ogni casa ce n’è una potenziale riserva…


Perfette per trasformarsi in inserti da inserire in un pannolino pocket sono, ad esempio, le salviette un po’ vecchie che assorbono davvero molto bene! Non è necessario tagliare, cucire, modificarle in modo definitivo, è sufficiente piegarle in due o in tre, a seconda delle dimensioni e sono già pronte all’uso.


Un tessuto molto assorbente è la flanella; se in casa avete una vecchia federa non più in uso, potete piegarla in modo da formare una striscia della misura di un inserto.


Alcune mamme hanno sperimentato come inserti improvvisati anche i panni in microfibra, quei normali panni che si usano per le pulizie domestiche. Da non mettere a contatto con la pelle, si possono inserire nella tasca dei pocket o sotto all’inserto dei pannolini Tutto in Uno (sempre facendo attenzione a non mettere la microfibra a contatto con la pelle). I panni in microfibra si possono lavare a 60° a mano e in lavatrice. E dopo trenta lavaggi normali, i produttori suggeriscono una bollitura di 6/8 minuti per rivitalizzare le microfibre3.


Via libera infine a fazzoletti e tovaglioli di cotone. Anche in questo caso non servono modifiche definitive, si ripiega la stoffa per ottenere la dimensione voluta. Dopo il cambio, i nostri inserti casalinghi vengono lavati in lavatrice.

I veli raccogli-pupù

I veli raccogli-feci vengono sistemati tra il pannolino e la pelle del bambino. Questi veli possono essere in materiale biodegradabile – e in questo caso vengono buttati nel water insieme alla cacca – o in pile.


Il velo facilita l’operazione di cambio poiché le feci vengono rimosse insieme al velo stesso, e lascia filtrare la pipì che viene assorbita dal pannolino sottostante. I veli biodegradabili se sono soltanto bagnati si possono lavare a mano (o in lavatrice per una o due volte) e riutilizzare. Vengono venduti in confezioni o rotoli da cento pezzi. I veli in pile agevolano il cambio, poiché le feci si rimuovono insieme al velo, ma soprattutto garantiscono una sensazione di maggior asciutto al bambino. Sono indicati per i bimbi che si arrossano a contatto con i tessuti naturali.

Il velo in pile fai da te

I veli in pile si possono realizzare facilmente tagliando dei rettangoli da una copertina fatta di questo materiale o da un pigiama che non si usa più…

Il sistema a due pezzi

Il sistema a due pezzi prevede, come dice il nome, l’uso di due parti: un pannolino assorbente e una cover (mutandina) impermeabile. Durante il cambio i pezzi da indossare sono quindi due: prima il pannolino assorbente e poi la cover.


La funzione di pannolino assorbente può essere svolta da un fitted, ovvero un pannolino sagomato (simile a un usa e getta), oppure da un rettangolo o da un quadrato di tessuto che viene piegato in modo da “costruire” un pannolino (in questo caso si parla di pannolino pieghevole o da piegare). Con il sistema a due pezzi torna in scena anche il ciripà delle nostre nonne, che può fungere da parte assorbente. La cover impermeabile può essere in tessuto sintetico, pile o lana; indossata sopra il pannolino assorbente si chiude con il velcro o con i bottoncini. Il pregio di questo sistema è che a bagnarsi/sporcarsi in molti casi sarà solo la parte assorbente, per cui non è necessario lavare anche la cover. Inoltre quest’ultima, se in tessuto sintetico, asciuga in tempi brevissimi.


Un possibile punto debole è che il cambio prevede due gesti, poiché il piccolo deve indossare e togliere prima la parte assorbente e poi la cover. Se si usano i fitted, i tempi non cambiano significativamente, ma nel caso dei pannolini/tessuti da sagomare prima del cambio, è richiesto un po’ di lavoro in più.

Fitted, il pannolino sagomato

Il pannolino sagomato fitted è un vero e proprio pannolino realizzato con tessuti molto assorbenti (cotone, bambù, microfibra). A seconda del modello si chiude con il velcro, con i bottoncini o con un gancetto in plastica a forma di y (chiamato snappy), dotato di dentini che si fissano alla stoffa. Lo snappy è il nipotino delle spille da balia dei tempi delle nostre bisnonne.


Alcuni modelli con pile all’esterno durante il giorno possono essere indossati anche senza mutandina impermeabile. E sempre durante il giorno, si può lasciare il piccolo solo con il fitted (di cotone o bambù) per una miglior traspirazione. Ma diciamo che in generale, per non bagnare i vestiti e il lettino, il fitted necessita di una cover impermeabile.


Il fitted con la mutandina sopra garantisce una buona assorbenza ed è la soluzione che molte famiglie prediligono per la notte.

Pannolini da piegare

Nella famiglia dei pannolini da piegare o da sagomare che si indossano sotto una mutandina impermeabile, troviamo i prefold, i muslin, i ciripà, i teli.


I prefold sono rettangoli di tessuto naturale (cotone, flanella, bambù). Ogni prefold è composto da diversi strati, con una parte centrale più assorbente (perché con più strati).


I muslin sono dei quadrati in garza di cotone (mussolina), un tessuto leggero e molto traspirante.


I ciripà sono rettangoli di cotone, più stretti nella parte che veste sul davanti e più larghi nella parte posteriore, con due nastri lunghi per la chiusura.


I teli: qualunque rettangolo o quadrato di stoffa può diventare un pannolino pieghevole. È sufficiente sagomarlo e avvolgervi il piccolo.


Prefold, muslin, teli, una volta sagomati e avvolti intorno al bimbo si chiudono sul davanti con uno snappy. Il gancetto in plastica può non essere indispensabile se la cover impermeabile veste bene e tiene fermo il pannolino pieghevole.


Se necessario, ad esempio per la notte e/o con bimbi più grandini, i pieghevoli si possono rinforzare aggiungendo uno o più inserti assorbenti.


Per i genitori di oggi, i pannolini da piegare sono forse i più difficili da immaginare. Certo non è una soluzione per tutti, ma ci sono famiglie che ne sono entusiaste poiché apprezzano la possibilità di sagomare bene la stoffa sul corpo del bebè: questa caratteristica fa sì che i pannolini da piegare siano indicati sin dalla nascita, e con il trascorrere dei mesi si adattino alla crescita del bambino.


Altri punti di forza: l’economicità, la possibilità di lavare ad alte temperature, i tempi rapidi di asciugatura e infine la versatilità, dato che si possono riutilizzare in vari modi (ad esempio come inserti all’interno dei pocket, ma anche come lenzuolini, bavaglini, teli per le pulizie domestiche).


Naturalmente questa soluzione è adatta per i genitori che hanno voglia di imparare a piegare rettangoli e quadrati di tessuto, ed è necessario fare un po’ di pratica per prenderci la mano. Con un po’ di esercizio, le mamme esperte assicurano che si può sagomare il pannolino molto velocemente.

Piegatura per principianti

Quella che segue è una sequenza che mostra come piegare un quadrato di stoffa (misura 80x80 cm) per farlo diventare un pannolino assorbente. Non è una piegatura da manuale, ma è un procedimento molto veloce per mamme che non sono esperte di piegature4!

  1. Quadrato di cotone

  2. Piegare in due il telo di cotone

  3. Ripiegare il telo dal basso in alto

  4. Piegare un lato del telo in modo che copra un terzo del quadrato

  5. Piegare l’altro lato del telo in modo che si chiuda sopra la parte già piegata

  6. Aprire gli angoli in alto

  7. Posare il bimbo con la schiena sulla parte del telo con gli angoli aperti

  8. Sollevare il telo sul davanti

  9. Congiungere sul davanti gli angoli aperti del telo sagomato

  10. Coprire con una cover impermeabile

Cover impermeabile per il sistema a due pezzi

Il sistema a due pezzi prevede l’uso di una mutandina (cover) impermeabile da indossare sopra al pannolino assorbente (fitted) o sopra a ciripà, prefold, muslin, teli di tessuto sagomati per creare un pannolino.

Le cover possono essere in materiale sintetico, pile o lana.


Le cover sintetiche, in genere, sono mutandine in PUL (Poliuretano Laminato), che trattiene bene il bagnato. Questa cover si chiude con il velcro o con i bottoncini (come i pannolini). Dopo il cambio, spesso è sufficiente sciacquarla velocemente, magari con un goccio di detersivo ecologico. In lavatrice si dovrebbe lavare a basse temperature. Asciuga in fretta e non dev’essere collocata sul termosifone.

La mutandina copripannolino in pile garantisce una buona traspirabilità5. La cover in lana. Ecco che torna alla ribalta un materiale che era tanto usato ai tempi in cui erano piccini i nostri genitori. La lana è morbida e naturalmente antibatterica, calda in inverno e traspirante in estate (la cover in lana indossata sopra ai fitted in cotone e bambù aiuta a mantenere costante la temperatura corporea, evitando il surriscaldamento delle zone intime del bebè). Le cover in lana, adeguatamente trattate con lanolina6, trattengono molto bene il bagnato; per farsi un’idea: la lana assorbe e trattiene l’umidità fino al 30-40% del suo peso. È una soluzione particolarmente indicata per la notte, perché il bimbo resta più asciutto.

Le tipologie di pannolini in sintesi

AIO È il pannolino Tutto in Uno (All in One), l’inserto assorbente è cucito alla parte interna.


AI2 È il pannolino Tutto in Due (All in Two), l’inserto assorbente non è cucito, ma si attacca alla parte interna tramite dei bottoncini.


Pocket Gli inserti assorbenti si inseriscono nella tasca tra la parte esterna impermeabile e la parte interna drenante.


Sistema a due pezzi Prevede l’uso di una mutandina (cover) impermeabile da indossare sopra al pannolino assorbente (fitted) o sopra a un rettangolo/quadrato di tessuto piegato in modo da creare un pannolino assorbente.


In questo schema il sistema “a un pezzo”, con tre modelli di pannolino che rendono l’operazione del cambio molto simile a quanto avviene con l’usa e getta, e il sistema “a due pezzi” che comprende un pannolino assorbente e una cover impermeabile da indossare sopra.

Pannolini taglia unica e a taglie

Alcuni pannolini lavabili – AIO, AI2, Pocket – sono taglia unica e vestono il bimbo dalla nascita allo spannolinamento, altri modelli sono a taglie, suddivise in base alla fascia di peso.

Taglia unica

I pannolini a taglia unica seguono la crescita del bambino grazie a un sistema di bottoncini che permettono di ridurre il pannolino quando il bimbo è piccolissimo (dai 3,5-4 chili circa) e poi allargarlo per seguirne la crescita (fino a 15-16 chili circa). In pratica, regolando i bottoncini, si ottengono le diverse taglie: piccola, media e grande7. Il modello a taglia unica ha il pregio di adattarsi alla crescita, così con un acquisto solo si copre tutto il periodo in cui il piccolo ha bisogno di pannolini. Un possibile svantaggio è che per il neonato, per quanto accomodato sulla misura inferiore, il pannolino può risultare comunque un po’ grande.


Nella foto lo stesso modello di pannolino taglia unica regolato tramite bottoncini automatici per creare tre taglie: a sinistra la taglia piccola, in centro quella media, a destra la grande.

A taglie

I pannolini a taglie vestono bene il bambino, poiché ogni taglia è destinata a una specifica fascia di peso. La fascia corrispondente alle diverse taglie può variare leggermente da un modello all’altro, quindi conviene leggere le indicazioni presenti sul sito del produttore (o, se si ricorre a un pannolino usato, chiedere direttamente alla mamma come vestivano le varie taglie).


Alcuni modelli prevedono una taglia per neonati (indicata anche per i nati prematuri) che veste dai 2 ai 6 chili (scarsi).


Una taglia intermedia va dai 4 ai 15 chili circa. Per i bimbi grandicelli, c’è la extralarge indicata dai 15 chili in su. Per farsi un’idea più precisa, si potrebbe inserire nel proprio “parco pannolini”, sia qualche modello a taglia unica, sia qualche pannolino a taglie8.

Pannolini per bebè appena nati

Quale pannolino per un bimbo piccino piccino? Per le famiglie che iniziano a usare i lavabili sin dalla nascita (o comunque dalle primissime settimane di vita del bebè) ci sono diverse possibilità.


Pannolino “newborn”. Sono pannolini davvero piccini, che vestono già dai 2 chili e mezzo, con un bottoncino per abbassarli in vita in modo da non schiacciare il moncone del cordone ombelicale. Essendo ad hoc per neonati, vestono bene i piccolissimi, ma possono essere sfruttati per un periodo di tempo limitato.


Pannolino taglia piccola. Per chi sceglie un modello a taglie, quella piccola o taglia uno, si può utilizzare sin dai primi tempi.

Pannolino a taglia unica. Si regolano i bottoncini in modo da rimpicciolire al massimo il pannolino. A seconda del peso alla nascita del piccolo, la taglia unica grazie al ridimensionamento può vestire abbastanza bene o risultare un po’ ingombrante (in ogni caso i bimbi nelle prime settimane di vita crescono in fretta, e il pannolino veste meglio di giorno in giorno).
Sistema a due pezzi. La taglia piccola di fitted e cover impermeabili veste bene anche i più piccini. Per chi usa rettangoli e quadrati di stoffa come pannolini assorbenti non ci sono problemi, poiché si adattano alle dimensioni del piccolo grazie alla piegatura.

I tessuti

I vari modelli di pannolino lavabile sono realizzati in tessuti diversi: quelli naturali di origine vegetale, come cotone, canapa, bambù9, e tessuti tecnici, cioè sintetici, quali pile e microfibra, poliuretano laminato (PUL).


I tessuti naturali hanno il pregio di essere… naturali! Rispetto a quelli tecnici, lasciano un po’ più umida la pelle e, dopo il lavaggio – soprattutto il bambù –, hanno tempi di asciugatura abbastanza lunghi. Per chi sceglie pannolini in cotone il suggerimento è di privilegiare modelli confezionati con cotone biologico, una caratteristica importante che viene segnalata nella descrizione del prodotto.


Tra i tessuti naturali rientra la lana delle mutandine che si indossano sopra i fitted e i sopra i pannolini pieghevoli (prefold, muslin, ciripà).


I tessuti sintetici hanno il pregio di drenare bene il bagnato, quindi la pelle resta più asciutta. Rispetto a quelli naturali richiedono qualche accortezza in più in fase di lavaggio (per alcuni modelli l’indicazione è di non superare i 30°-40°), ma asciugano più in fretta.

Certificazioni di qualità

Alcuni pannolini, in tessuti naturali o sintetici, sono certificati: “Il marchio Oeko-Tex 100 Standard10”, spiega Barbara D’Este, titolare di Ecoalma, “garantisce che tutte le componenti del pannolino (dai tessuti, ai fili, ai bottoni) siano state testate per escludere la presenza di sostanze nocive per la salute. Per quanto riguarda il cotone biologico, la certificazione è indicata con la sigla GOTS (Global Organic Textile Standard), il più importante standard internazionale per la certificazione del tessile biologico. La certificazione GOTS si estende all’intera filiera di produzione tessile e offre garanzia di ecologicità del prodotto e di rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.”

Pannolini ibridi

Con questa definizione vengono indicate diverse tipologie di pannolino. Vengono chiamati ibridi quei modelli per cui è possibile alternare inserti assorbenti di tessuto e inserti usa e getta, ma anche quelli in tessuto naturale che contengono uno strato di pile. Infine non mancano alcuni “Tutto in Due” definiti ibridi perché oltre ad avere uno o più inserti che si agganciano tramite bottoncini, possiedono anche una tasca che li rende simili ai pocket, dove è possibile inserire eventuali inserti aggiuntivi.

Mutandine trainer

Tra gli accessori legati al mondo dei lavabili, troviamo le mutandine trainer, mutandine per i bambini che stanno imparando a usare il vasino e hanno ancora qualche “incidente”. Queste mutandine hanno un rivestimento esterno come quello dei pannolini lavabili, quindi impermeabile e traspirante e una parte interna in tessuto naturale. Altri modelli non hanno una parte esterna impermeabile ma sono rinforzate a livello del cavallo.


Mi sembra doveroso rilevare che non si tratta di un acquisto indispensabile: generazioni di bambini hanno imparato a usare il vasino bagnando qualche calzoncino, senza bisogno di mutande specifiche per questa fase (che tra l’altro, per alcuni bimbi è molto breve). D’altra parte alcune famiglie hanno trovato utile questa soluzione, soprattutto per i bambini che hanno detto addio al pannolino nei mesi invernali, quando i panni impiegano più tempo ad asciugare.


Ricordiamo che chi ha usato i pannolini lavabili pocket e “tutto in due”, può sfruttarli come prime mutandine, semplicemente togliendo gli inserti assorbenti.

Quanti pannolini servono?

Quanti pannolini per un bimbo dalla nascita al vasino? La risposta a questa domanda dipende da alcune variabili: prima tra tutte, l’utilizzo che si farà dei lavabili, se a tempo pieno o parziale alternandoli all’usa e getta.


Un’altra è la frequenza del bucato famigliare. Se una famiglia numerosa è già abituata a mettere in funzione la lavatrice a giorni alterni, il numero dei pannolini potrà essere lievemente inferiore, dato che ci sarà la possibilità di lavarli spesso insieme al resto del bucato. Se una coppia è in attesa del primo figlio e usa la lavatrice ogni tre giorni, è necessaria una scorta di pannolini un po’ più consistente. Anche l’eventuale utilizzo dell’asciugatrice può influire sul numero di pezzi necessari, dato che i pannolini tornano disponibili in tempi più brevi.


Fatte queste premesse, diciamo che in generale, per chi usa i lavabili in modo esclusivo, il suggerimento è di dotarsi di 15-20 pannolini. In questo modo non si rischia di dover fare lavatrici a mezzo carico (soluzione svantaggiosa a livello economico ed ecologico) o di restare senza pannolini, quando i tempi di asciugatura nei mesi invernali si allungano.


Nelle prime settimane di vita, il ritmo dei bucati potrebbe essere un po’ più intenso, poiché il bimbo può sporcare dagli otto ai dieci (o anche dodici) pannolini nelle 24 ore. Ci sono bambini allattati che si scaricano ad ogni poppata (e le poppate nei primi tempi sono di solito molto numerose).


Dopo il primo periodo anche il numero dei cambi si riduce, ma l’indicazione è comunque di cambiare il bimbo ogni 3 ore circa, quindi si utilizzano 6-8 pannolini nelle 24 ore.

Quale pannolino? A ognuno il suo modello

Qual è il pannolino migliore? Ecco una domanda che può sorgere spontanea quando ci si accinge a preparare la scorta di lavabili per il bimbo che nascerà. A questo interrogativo però non è possibile dare una risposta, perché l’esperienza di tanti genitori conferma che il modello perfetto per una famiglia non è assolutamente adatto per un’altra, oppure che il pannolino con una tenuta ottimale con un bimbo non funziona bene con un altro piccino. E allora possiamo concludere che un buon pannolino è quello che risponde a due criteri: è adatto al vostro bambino, è adatto alla vostra famiglia. E poiché non c’è un bimbo uguale all’altro e le famiglie sono tutte diverse…


Il pannolino giusto per un bambino è quello che lo veste bene, che non stringe, che non segna, che garantisce una buona assorbenza. Ci sono modelli più indicati per bimbi magrolini e altri più indicati per bimbi con le gambette cicciotte, per cui non resta che provare diverse tipologie per trovare quella che calza meglio al nostro piccolo.


È un po’ come per qualunque altro capo di abbigliamento: se proponiamo a dieci mamme lo stesso paio di pantaloni, per belli e comodi che siano, non vestiranno ugualmente bene tutte quante.


Fondamentale, poi, è la reazione della pelle del bebè a contatto con i diversi tessuti. Ci sono bambini che possono indossare tranquillamente pannolini sintetici e naturali senza che si notino differenze per il benessere della loro pelle e altri che tendono ad arrossarsi a contatto con tessuti sintetici o viceversa con tessuti naturali. In questo caso a guidare la scelta sarà la pelle del piccolo!


Per quanto riguarda invece l’aspetto “famiglia”, ogni genitore può avere esigenze diverse, c’è chi preferisce i pannolini in tessuto sintetico perché ha bisogno che asciughino in tempi rapidi, chi ha piacere che il suo bimbo entri in contatto solo con tessuti naturali, chi è attento al prezzo e vuole provare modelli più economici, chi cerca pannolini “made in Italy” per favorire la produzione nostrana… Ma allora come orientarsi nella scelta? Il suggerimento è di provare modelli diversi, magari procurandosi uno o due pezzi per tipologia. Una volta valutati diversi modelli si potrà ampliare la scorta privilegiando i pannolini che meglio hanno risposto alle nostre aspettative.


E per chi volesse invece approfittare delle offerte vantaggiose proposte a chi acquista un kit di pannolini dello stesso modello? Si tratta in effetti di soluzioni interessanti a livello economico, però un po’ “rischiose” se non si conosce già il modello; c’è infatti la possibilità di trovarsi con dieci o quindici pannolini tutti uguali che magari non vestono bene o non ci soddisfano del tutto. Un suggerimento di buon senso può dunque essere quello di acquistare solo kit che comprendono un numero ridotto di pezzi, cinque o sette, e procedere con acquisti più importanti (da dieci pezzi in su) solo dopo aver provato quel modello.

Il prestito da mamma a mamma

La soluzione ideale è quella del prestito da mamma a mamma. Per i genitori con bimbi ormai grandicelli credo sia un piacere sapere che i pannolini continueranno a rendersi utili, e per le famiglie che li ricevono è una felice soluzione a costo zero. Il riciclo da mamma a mamma permette di allungare la vita degli accessori per bebè, risparmiare risorse, produrre meno rifiuti…


Chi non conosce genitori che hanno usato i lavabili, può provare a verificare se nella sua zona ci sono associazioni o gruppi di mamme che si incontrano per confrontarsi sui vari aspetti della crescita del bebè (allattamento, portare i bimbi, svezzamento, ecc.): forse tra le partecipanti si troverà qualche mamma che ha scelto i lavabili a cui chiedere informazioni e magari qualche pannolino in prestito?

La pannolinoteca

Le pannolinoteche sono una risorsa preziosa. Gestite da genitori volontari, le pannolinoteche sono presenti in un numero crescente di città e garantiscono un servizio di prestito molto simile a quello delle biblioteche. In pratica, il genitore ha la possibilità di prendere in prestito diversi modelli di pannolino, provarli e restituirli dopo il periodo di tempo stabilito.


Una varietà che è opportunità

I primi approcci con il mondo dei lavabili potrebbero lasciarci un po’ smarriti. D’altronde siamo abituati a pensare ai pannolini in termini di prodotti usa e getta, tutti uguali, stesso modello, stessa estetica, stesso funzionamento.


Di fronte a diversi tessuti e tipi di pannolini sulle prime i dubbi possono essere tanti, ma di fatto questa varietà può rappresentare una grande risorsa. Il fatto che ci siano molti modelli è un’opportunità perché garantisce ad ogni famiglia la possibilità di trovare il pannolino giusto per il proprio bambino.


È un mondo ricco, da esplorare, per creare un “parco pannolini” personalizzato. Non soluzioni standard, uguali per tutti, dunque. Ma pannolini scelti con cura, una piccola o grande collezione, che è diversa da quella di tutte le altre famiglie. Unica. Come il nostro bambino.


Come orientarsi nell’acquisto: dove comprare

Abbiamo deciso di provare i lavabili. Ci siamo documentati sui diversi modelli e tessuti. Forse abbiamo avuto la possibilità di conoscere i pannolini “dal vero” perché li abbiamo visti usare da qualche amica o abbiamo fatto visita a una pannolinoteca. È giunto il momento di creare la nostra scorta. E ora? A chi rivolgersi per i nostri acquisti?


Negozi di prodotti biologici e naturali. Molti negozi specializzati in prodotti ecologici vendono anche i pannolini lavabili. Se nella nostra città ci sono negozi biologici che non trattano i lavabili, potremo proporre di inserire questo prodotto tra quelli in vendita…


Negozi specializzati in accessori per l’infanzia. Alcuni punti vendita hanno iniziato a tenere anche pannolini lavabili. Lo stesso vale per alcune farmacie.


Supermercati Coop. Questa catena, con punti vendita in molte città italiane, è stata la prima a mettere a disposizione del grande pubblico pannolini lavabili prefold, mutandine impermeabili e veli raccogli-feci.


Supermercati Carrefour. Di recente sono arrivati alcuni modelli di pannolini lavabili, a buon prezzo, anche nei punti vendita di questa grande catena.


Acquisti online. Le possibilità di acquisto per chi compra online sono davvero vaste. È possibile ordinare pannolini direttamente dal sito dei produttori (italiani e stranieri), oppure rivolgersi ai negozi online specializzati in prodotti ecologici. Pannolini lavabili, singoli o in piccoli kit, sono spesso in offerta su siti quali Amazon ed Ebay.


Forum e gruppi sui social network. Lo scambio da mamma a mamma viaggia anche online; ci sono siti e forum dedicati alla maternità dove è possibile organizzare scambi di accessori, pannolini lavabili, vestitini.

Pannolini usati, una scelta economica ed ecologica

Sono in crescita i gruppi creati sui social network, dove le mamme scambiano, vendono e comprano pannolini lavabili. L’acquisto di pannolini usati comporta un notevole risparmio economico, con la possibilità di provare molti modelli e di crearsi una scorta più ampia, ma è anche un gesto con una valenza ecologica importante, poiché in questo modo si allunga la vita di un pannolino ancora valido ed efficiente, evitando sprechi di risorse e creando meno rifiuti.


I pannolini che vengono messi in vendita sono di regola in ottime condizioni, spesso sono stati indossati pochissime volte e poi messi da parte perché il modello non si adattava bene al proprio bambino. Sarebbe un peccato che questi pannolini praticamente nuovi finissero in solaio! Altri invece sono stati usati molto dai precedenti possessori e vengono messi in vendita a pochi euro (3, 4, massimo 5 euro) perché una nuova famiglia possa finire di sfruttarli. Una possibilità da valutare per allargare il proprio “parco pannolini” e avere quindi a disposizione più cambi (e tempi di lavaggio e asciugatura più rilassati), spendendo poco.


Molte famiglie sono ricorse all’usato per farsi un’idea dei vari modelli esistenti sul mercato e, una volta individuati i propri pannolini preferiti, ne hanno acquistati di nuovi direttamente dal produttore, con la certezza di comprare il prodotto giusto.

Pannolini fai da te

Per cimentarsi con l’autoproduzione non è necessario essere particolarmente esperte di cucito, poiché alcuni modelli di pannolino e le mutandine copripannolino sono abbastanza semplici da realizzare. Nella parte conclusiva di questo libro c’è una sezione dedicata al fai da te, e compiendo una ricerca in rete è possibile trovare molti tutorial. Un’altra possibilità è quella di procurarsi il modello di pannolino e/o la cover che ci interessano e poi copiarli, ovvero usarli come cartamodello per crearne di nuovi, magari usando materiali di riciclo (il cotone di magliette che non usiamo più, la flanella di vecchie federe o lenzuola, il pile di una copertina o di una felpa). Si tratta di una soluzione economica e divertente per allargare il proprio “parco-pannolini”.

Pannolini che passione…

Una curiosità sul mondo dei lavabili. Oggi ci sono pannolini talmente graziosi, oltre che efficaci in termini di assorbenza, che per alcune mamme, quella dei lavabili è diventata una vera passione. Ci sono pezzi praticamente unici, confezionati da mamme che hanno intrapreso questa attività a livello artigianale, e producono pannolini ricamati, personalizzati (ad esempio con il nome del bambino), con tessuti e fantasie veramente belli11. Quando sul pannolino ci sono il Piccolo Principe, i puffi, l’arcobaleno, le fate e i draghi… spiace doverli coprire con i calzoncini!

Voci di mamme e papà

Avevamo fatto delle prove con dei pupazzi per farci trovare pronti, e i problemi sembravano molti: mutanda impermeabile, fitted, prefold, velina raccogli-feci Quante cose… quali saranno i migliori? Poi in realtà dopo i primi utilizzi diventa tutto molto semplice. Io preferisco i fitted, abbiamo utilizzato anche altre tipologie, ma i fitted mi sembrano quelli più adatti a noi.

Gigi, papà di Edoardo, 11 mesi


Un’amica mi ha dato un prezioso consiglio: prendere 3-4-5 pannolini di marche e modello differente per trovare quello che meglio si adattava alle nostre necessità. E così abbiamo trovato il modello perfetto: i pocket. Come chiusura preferiamo il velcro rispetto ai bottoncini, perché le chiusure a strappo si adattano meglio ai nostri bimbi che sono un po’ più grandini della norma!

Valeria, mamma di Lorenzo, 3 anni, Sebastiano, 10 mesi


Abbiamo provato tre fitted acquistati al supermercato, di cui siamo rimasti parzialmente soddisfatti. Quindi i pocket acquistati online, veramente comodi, belli e coloratissimi! Infine una cugina ci ha passato dei nuovissimi – perché mai usati – ciripà, quasi con intento di prenderci in giro, ma ci sono risultati utilissimi quando non avevamo a disposizione gli altri perché ancora bagnati. Anche le nonne sono rimaste soddisfattissime dall’uso: i pocket sono praticamente paragonabili agli usa e getta per la praticità.

Alice, mamma di Leonardo, 4 anni


In gravidanza ho pensato che i pocket taglia unica fossero la scelta più versatile, quindi ne ho acquistato un grosso set. In realtà ho sbagliato, perché si sono rivelati troppo grandi per dei neonati (pure prematuri) e non adatti alla notte. Ho quindi fatto un utilizzo misto con gli u&g, fino a quando non ho capito che avrei dovuto variare il nostro parco pannolini. Ho venduto gran parte dei pocket e acquistato altre tipologie, cercando di sperimentare e di confrontarmi con altre mamme (e per questo i gruppi su facebook sono utilissimi, sono stati la svolta per me). Al momento il nostro assetto ideale è AIO e AI2 per il giorno, che sono pure belli, colorati e allegri, e fitted più cover di lana o di pile per la notte.

Erica, mamma di Matteo e Tommaso, 2 anni


Quando abbiamo iniziato a informarci sui lavabili non conoscevamo nessuno che li utilizzasse, pertanto siamo partiti da zero. Abbiamo deciso di provare con un tipo di pannolini (i pocket) che vendevano nella Sanitaria del nostro paese e ne abbiamo presi tre. Purtroppo non ci siamo trovati molto bene e li usavamo solo in casa: probabilmente quel modello non andava bene per la nostra bambina.


Un giorno, allo spazio mamme che frequentavo, ho conosciuto una mamma che era venuta a parlare della sua esperienza portando con sé una borsa piena di modelli diversi. In quel momento ho deciso di provare a cambiare modello e mi sono buttata su un tipo diverso, gli all in one. Dopo averli provati con successo, abbiamo completato la scorta e ci siamo definitivamente innamorati dei lavabili.


Con il tempo abbiamo imparato a combinare mutandina e inserti vari a seconda della necessità e del momento, a lasciare il pile a contatto con la pelle di notte, a favorire il contatto tra sederino e cotone di giorno… Alla fine li abbiamo “fatti nostri” e adattati alle diverse esigenze della nostra bimba.

Elisa, mamma di Anna, 3 anni, Luca, 2 mesi


Il nostro modello preferito inizialmente era il pocket, ora siamo passati ai fitted che sono decisamente più assorbenti (ho una bimba che fa tanta pipì!). In estate adoro sfoggiarli, sono sicuramente più belli da vedere di un usa e getta.

Daniela, mamma di Maia, 13 mesi


Abbiamo usato i venti pannolini comprati prima della nascita: ultrafit one size in spugna di cotone e easyfix pocket in cotone organico. Grazie all’uso del lavabili in cotone Elena si è risparmiata le irritazioni da pannolino.

Erika, mamma di Elena, 3 anni


Ho iniziato a comprare vari modelli e marche e nel corso dei mesi ho scambiato pannolini con altre mamme, rivenduto e acquistato altri modelli perché usandoli ti rendi conto di quali possono essere quelli perfetti per tua figlia. Li sto usando in modo esclusivo da ormai ventidue mesi e sono pienamente soddisfatta della scelta. Presto avremo un altro figlio e li useremo dalla nascita!

Rosy, mamma di Michelle, 6 anni, Matilde, 22 mesi


Io e mio marito ci siamo recati in un negozio poche settimane prima del parto e la commessa ci ha mostrato vari modelli e tipologie. Quando è nata la nostra bimba all’inizio eravamo troppo agitati ed emozionati per pensare ai pannolini lavabili. Dopo un mese e mezzo ci siamo decisi e li abbiamo ordinati: venti pannolini, modello Tutto in Uno.

Erika, mamma di Irene, 6 mesi


Non amo il modello fitted a causa della scomodità di dover chiudere anche la cover, poiché il bambino si agita durante il cambio. Preferisco i pocket e gli AIO. Amo come tessuti il pile e il tessuto tecnico, poiché tengono più asciutto. Per l’estate apprezzo bambù e cotone oppure cover con prefold. Mi piacciono i pannolini fatti a mano e personalizzati, gli ultimi acquisiti si sono concentrati esclusivamente su questo, in quanto ho intenzione di conservarli come ricordo, mentre i pannolini economici li regalerò a qualche associazione.

Alessia, mamma di Dario, 15 mesi


I primi mesi abbiamo optato per ciripà, prefold e fitted taglia piccola e taglia unica. Devo ammettere che ho comprato una montagna di pannolini, un po’ per provare tanti tipi diversi, un po’ perché sono davvero belli e ci piacciono un sacco! Al momento usiamo al 99% fitted giorno e notte. Da qualche settimana stiamo provando degli AI2 e ogni tanto usiamo ancora i prefold. I nostri lavabili sono quasi tutti in cotone organico o bambù, ne abbiamo 3 o 4 in tessuto sintetico, ma non lo amiamo molto, preferiamo che la pelle stia a contatto con tessuto naturale. Il papà ha condiviso da subito la scelta, mi ha appoggiata e sostenuta sempre anche dopo i miei innumerevoli acquisti. E devo dire che è meraviglioso sentirsi dire: “Cosa gli metto? Un prefold o un fitted?” Ormai è diventato espertissimo anche lui!

Cristina, mamma di Edoardo, 11 mesi


Ho usato degli AI2 in bambù e dei pocket bellissimi e comodissimi, in modo esclusivo. Non mi fidavo degli usa e getta, e non c’è paragone: gli AI2 tenevano benissimo la pupù liquida! Niente perdite, niente problemi, non mi hanno mai tradita. Mano a mano che la bimba cresceva, ho comprato nuove marche e modelli… E son passata ai Tutto in Uno: la dimostrazione del fatto che chi si nasconde dietro al “non ho tempo”, in realtà si aggrappa solo a pregiudizi, un AIO in suède si lava in un attimo e si asciuga in quattro ore. Per trovare gli assetti giusti basta usare un po’ di intuito e intelligenza, e fare qualche prova.

Elena, mamma di Isabella, 5 anni, Lavinia, 2 anni


Trascorsi pochi mesi cominciammo con i primi esperimenti: meglio quello con gli inserti oppure quello di cotone? Meglio con bottoni o con lo strappo? Un mondo da scoprire: divertente, colorato e rispettoso dell’ambiente e del mio bambino. Vari tipi di pannolini hanno contraddistinto la nostra avventura e la conclusione è stata che non ce n’è uno migliore dell’altro, ma possono esserci vari pannolini giusti per ogni periodo. Una cosa non riuscirò mai a capire: qual è l’inserto giusto?

Gianni, papà di Giona, 2 anni


Abbiamo scelto il modello taglia unica in cotone biologico, senza sperimentare altre tipologie.

Caterina, mamma di Andrea, 8 mesi


Inizialmente la notte usavamo gli usa e getta, ma poi abbiamo trovato il nostro assetto: pocket di giorno e fitted di notte. I nostri pocket preferiti sono i blue-berry perché fasciano alla perfezione e calzano bene anche ai magrini come noi; i fitted li adoriamo tutti… Il bello dei lavabili è che sei sempre in evoluzione e non ti stanchi mai di loro!

Angelica, mamma di Ludovico, 18 mesi


Di una cosa mi sono convinta: ogni mamma e ogni bambino hanno il loro pannolino ed è importante provare qualche modello diverso prima di affrontare l’acquisto di tutto lo stock necessario.

Elisa, mamma di Anna, 3 anni, Luca, 2 mesi


Per i ‘preferiti’ vado a momenti. In casa mi piace usare muslin e ciripà con una cover, se so che li terrà per poco (ad esempio prima del bagnetto). I pocket colorati sono da sfoggiare, quindi molto amati in estate sotto ai vestitini. Gli all-in-one sono comodi per le uscite, la notte non potrei vivere senza fitted in bambù e cover in lana. Amo diversificare!

Flaminia, mamma di Matilde, 9 mesi


Abbiamo usato soprattutto i pocket che sono comodissimi, i ciripà solo mia moglie era in grado di usarli!

Simone, papà di Leonardo, 4 anni


Non ho nemmeno provato altri modelli perché i pocket hanno tutto quello che cercavo in un pannolino: la comodità di utilizzo, la facilità di lavaggio, la grande scelta di materiali assorbenti adatti ad ogni necessità (cotone, lino e bambù per la notte e le uscite più lunghe, microfibra per gli altri momenti) e a contatto il bimbo ha solo morbido pile.

Alessia, mamma di Federico e Vittoria, 3 anni, Cristiano 3 mesi


Mi ha messo in difficoltà scegliere cosa comprare perché è praticamente impossibile nella mia città vedere dal vivo i lavabili. Infatti, parlando con mamme della zona intenzionate a comprarli le ho invitate a casa mia a vedere i nostri, giusto per farsi un’idea.

Laura, mamma di Luca, 4 anni, Matteo, 2 anni


Mi sono lanciata nell’avventura acquistando un set di venti lavabili misti. Che emozione quando sono arrivati: li ho preparati con cura, al pari di

Nicoletta, mamma di Elia, 6 anni, Evan, un anno


I nostri preferiti sono stati da subito i ciripà in cotone, poi abbandonati verso i 7 mesi quando il bimbo non stava più fermo durante il cambio, e sostituiti dai fitted in cotone, che ancora usiamo. Appoggio e sostegno da parte del babbo, divenuto fanatico dei ciripà!

Giorgia, mamma di Pietro, 29 mesi, Marta, 8 mesi


Dallo studio che ne avevo fatto in gravidanza ero giunta alla conclusione che i pocket con i bottoni sarebbero stati perfetti… e invece no. Probabilmente sbagliavamo qualcosa o ci sfuggivano delle informazioni che avrebbero risolto il problema, fatto sta che li abbiamo dovuti abbandonare temporaneamente. Dopo qualche mese abbiamo fatto un nuovo tentativo con un’altra tipologia… niente, avevo di nuovo sbagliato qualcosa, e abbiamo di nuovo sospeso. Finalmente intorno ai nove mesi siamo approdati al modello giusto per noi, era un AI2 con il quale siamo riusciti in pochi giorni a passare all’uso esclusivo di pannolini lavabili.

Silvia, mamma di Ottavio, 21 mesi


Io sono stata fortunata, perché mia madre aveva conservato i ciripà utilizzati per me e per mio fratello. Ho provato anche altre tipologie ma per me i migliori sono i classici ciripà, anche perché sono meno ingombranti.

Angelica, mamma di Luca e Mia, 3 anni


Ci siamo iscritti a un gruppo dedicato ai pannolini lavabili su facebook e abbiamo iniziato a sperimentarli. Senza il gruppo non avrei avuto il coraggio di iniziare, per via della spesa. Acquistare lavabili usati e avere la tranquillità di poterli rivendere è stata la cosa che mi ha convinta.

Angelica mamma di Ludovico, 18 mesi


I lavabili creano dipendenza! Più se ne ha e più se ne vorrebbe comprare! Saranno i colori, i ricami, la varietà dei tessuti e dei modelli che invogliano all’acquisto? Forse. Fatto sta che me ne sono ritrovata in casa anche una ottantina!

Cristina, mamma di Lorena, 9 anni, Luca, 6, Diego 22 mesi

Cercando sostegno su internet, dopo un po’ di tempo sono approdata in un gruppo facebook “Pannolini lavabili: compro/vendo/cerco/ scambio supporto (A.P.A.)”, che mi ha aiutato a risolvere i piccoli intoppi e acquistare un ottimo usato. Mi ha permesso poi di condividere la mia esperienza con le mamme che si avvicinano per la prima volta a questo mondo. La voglia d’aiutare mi ha spinto ad accettare la proposta di entrare a far parte del team di amministratrici e svolgo con piacere il mio compito per diffondere il più possibile la cultura dei lavabili.

Gabriella, mamma di Manfredi, 4 anni, Alessandro, 26 mesi

Pannolini lavabili
Pannolini lavabili
Giorgia Cozza
Guida all’uso dei pannolini di tessuto dalla nascita al vasino.Come scegliere e usare i pannolini lavabili: idee, spunti e suggerimenti per utilizzare con soddisfazione i pannolini in tessuto. Sono sempre più numerose le famiglie interessate al mondo dei pannolini lavabili: genitori e futuri tali, preoccupati per il forte impatto ambientale degli usa e getta, che desiderano fare un passo avanti verso un futuro più sostenibile, per il bene del pianeta, dei figli e di tutta l’umanità.Pannolini lavabili vuole dare una risposta ai dubbi che possono sorgere quando si abbandonano gli usa e getta per sperimentare questo percorso alternativo.I pannolini in stoffa, oltre a essere rispettosi dell’ambiente, sono più confortevoli e “sani” per il bambino, e anche vantaggiosi a livello economico.Ma come “funzionano” questi pannolini?Come orientarsi nella scelta di modelli, taglie e tessuti?Quali accorgimenti sono necessari per il lavaggio, l’asciugatura e la conservazione?Giorgia Cozza offre la risposta a tutti questi interrogativi e tanti suggerimenti pratici per usare con soddisfazione i pannolini lavabili.Le numerose testimonianze dei genitori, i consigli degli esperti, la consulenza di una pediatra e le indicazioni utili per orientarsi nell’acquisto fanno di questo libro uno strumento prezioso per chi muove i primi passi nel mondo allegro e colorato dei pannolini lavabili, con anche un’appendice dedicata al fai da te e le istruzioni passo passo per chi vuole provare a realizzare i pannolini del suo bambino. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.