Come viene controllata l’ossitocina
Il rilascio di ossitocina viene stimolato in prima linea da nervi che raggiungono il nucleo paraventricolare nel cervello e trasportano informazioni provenienti dal mondo esterno, per esempio dalla pelle, e dall’interno del corpo, per esempio dall’utero e dall’intestino. Spesso devono crearsi diverse connessioni nervose prima che il nervo, alla fine, raggiunga il nucleo paraventricolare, dove viene prodotta l’ossitocina.
La produzione di ossitocina può essere influenzata anche da nervi provenienti da altre aree del cervello, per esempio il bulbo olfattivo, diverse zone della corteccia cerebrale o parti del cervello più antiche e inferiori, come il tronco cerebrale. Tutti questi nervi sono in grado di aumentare, o diminuire, la secrezione di ossitocina.
Esperimenti con animali hanno dimostrato che l’ossitocina, in certe situazioni, può avere un effetto più forte nelle femmine che nei maschi, nonostante la distribuzione delle cellule produttrici e il livello nel sangue siano più o meno simili in entrambi i sessi. L’ormone sessuale femminile, l’estrogeno, può stimolare il sistema di produzione dell’ossitocina. Studi recenti hanno dimostrato che l’estrogeno si lega a due diversi tipi di recettori, alfa e beta. Il tipo beta sembra essere correlato al rilascio di ossitocina. Durante il parto e l’allattamento, l’ossitocina viene rilasciata per attivazione dei nervi sensoriali.
I nervi comunicano, come già illustrato precedentemente, grazie a sostanze trasmettitrici, dette neurotrasmettitori. Molte di queste sostanze trasportano informazioni all’ipotalamo nei nuclei in cui l’ossitocina viene prodotta. Alcune di esse aumentano, altre inibiscono la produzione e il rilascio di ossitocina. Per esempio, gli amminoacidi glutammato e GABA (acido gamma-amminobutirrico) rispettivamente aumentano e inibiscono la secrezione di ossitocina. L’encefalina, la beta-endorfina e la dinorfina ne bloccano la produzione; la colecistochinina (CCK) e il polipeptide vasoattivo intestinale (VIP) ne stimolano il rilascio.
Monoammine come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina sono amminoacidi trasformati, che fungono da importanti neurotrasmettitori. I neuroni che contengono serotonina stimolano il rilascio di ossitocina. Ciò potrebbe in parte spiegare perché mai gli inibitori selettivi del riassorbimento di serotonina (SSRI) come il Prozac, che aumentano il livello di serotonina, possano influenzare lo stato mentale e il livello di ansia di una persona. Aumentando il livello di serotonina, questo farmaco indirettamente aumenta il tasso ematico di ossitocina. Il ruolo occulto dell’ossitocina nell’azione di molti farmaci sedativi e antidepressivi verrà discusso nel capitolo 16. La dopamina, che svolge un ruolo importante nel controllo dei movimenti e della concentrazione, è anch’essa di importanza cruciale per il sistema endogeno di ricompensa e piacere. Anche la dopamina provoca un aumento del livello di ossitocina.
L’ormone dello stress noradrenalina ha invece un effetto paradosso. Nel cervello un grande sistema per la produzione di noradrenalina si dirama da un gruppo di cellule dal nome evocativo di locus ceruleus, letteralmente “sito blu”. Questo sistema normalmente attiva lo stato di allerta e l’aggressività, ma è anche un importante bersaglio per gli effetti dell’ossitocina nel cervello. Come la serotonina e la dopamina, la noradrenalina stimola il rilascio di ossitocina.
Come se non bastasse, il controllo dell’ossitocina presenta una peculiarità inconsueta. Di solito, una volta raggiunto il valore soglia, gli ormoni stessi bloccano la propria produzione con l’aiuto di un sistema a feedback, che funziona in modo simile a un termostato. Ma l’ossitocina fa il contrario. L’attivazione dei suoi recettori sulle cellule produttrici stimola un’ulteriore produzione di ossitocina.
Le cellule nervose contenenti ossitocina si diramano in una rete a ventaglio e, come abbiamo già detto, probabilmente esistono diversi tipi di recettori e non uno solo. L’insieme dei nervi e dei recettori costituisce un sistema complesso che influenza diverse attività fisiologiche. L’ossitocina è raramente l’ultimo anello della catena, ma funziona modificando o modulando l’attività di altri grandi sistemi, che a loro volta formano un circuito a feedback che regola la produzione di ossitocina. L’ossitocina può inoltre avere effetti locali completamente diversi, a seconda del tessuto del corpo. Nuove ricerche indicano che l’ossitocina viene prodotta in molte parti del corpo, incluse le ovaie e i testicoli, così come nel cuore e nelle pareti dei vasi sanguigni. Non sappiamo ancora quale sia di preciso la funzione dell’ossitocina prodotta localmente, ma è molto probabile che rafforzi gli effetti dell’ossitocina presente nel circolo sanguigno. Nella parte rimanente di questo libro esploreremo l’ampia gamma degli effetti dell’ossitocina, con le loro infinite e, spesso, sorprendenti variazioni.