quarta parte - capitolo x

L'ossitocina e gli altri sensi

Perfino chi non ha alcuna conoscenza medica è in grado di comprendere l’effetto calmante del tocco e come l’attivazione dei recettori tattili cutanei provoca la liberazione nel corpo di alcune sostanze. Accettare che una simile catena di eventi possa innescarsi con gli altri sensi è tuttavia un po’ più difficile.


Molto probabilmente tutto quanto viene registrato dagli organi di senso – la pelle, il naso, la bocca, le orecchie e gli occhi – influenza le reazioni fisiologiche molto più di quanto si creda. Se ci riflettiamo su, non è affatto sorprendente. Diciamo “subodorare il pericolo”, “sentire rumori inquietanti”, o ancora “vedere qualcosa di allarmante”. Quindi è plausibile che gli impulsi provenienti da questi sensi possano tranquillizzarci e rilassarci. Si tratta di effetti correlati al rilascio di ossitocina? Dati scientifici molto interessanti lo suggeriscono.


Abbiamo visto che la somministrazione di ossitocina a un singolo topo produce certi effetti, come una maggiore tolleranza al dolore. Curiosamente, anche i topi che vivono nella stessa gabbia e non hanno ricevuto direttamente ossitocina mostrano identici effetti, seppur in forma attenuata. Si calmano e cala il livello di ormoni dello stress, proprio come in quelli trattati con ossitocina. La somministrazione di un antagonista elimina l’effetto e pertanto sembra proprio confermare il coinvolgimento del sistema dell’ossitocina.


Poiché l’effetto scompare anche se viene temporaneamente bloccato l’olfatto nei topi non trattati, è probabile che la trasmissione avvenga attraverso quest’organo di senso, che a sua volta attiva il sistema dell’ossitocina. Pertanto gli effetti dell’ossitocina possono propagarsi non solo con il contatto fisico tra due individui, ma anche attraverso l’odorato tra molti individui. Altri esperimenti sugli animali dimostrano un’attivazione del sistema di calma e connessione anche attraverso gli altri sensi.


È estremamente probabile che anche nell’essere umano l’odorato abbia questo ruolo. La maggior parte di noi ama certi odori, come quello di un bambino piccolo, di una torta appena sfornata e del mughetto, mentre ne detesta altri, come quello di carne avariata o di sudore stantio. Esistono anche odori che non percepiamo come tali, ma ci influenzano altrettanto. Non hanno effetto necessariamente attraverso il normale organo dell’olfatto, perché, come già anticipato nel capitolo 4, disponiamo di un altro sistema olfattivo, l’organo vomero-nasale, probabilmente molto più antico da una prospettiva evoluzionistica.


Questo speciale organo di senso riconosce i ferormoni, sostanze che vengono trasmesse attraverso l’aria da un individuo all’altro. I nervi associati invece di dirigersi direttamente verso la corteccia cerebrale e il bulbo olfattivo, passano per il sistema limbico, una parte del cervello più primitiva, che controlla in parte le funzioni corporee e le emozioni (vedi la figura 4.3).


Non sempre ci rendiamo conto di quanto siamo influenzati dai ferormoni. Quando, nonostante i nostri sforzi, abbiamo difficoltà a instaurare una buona relazione con qualcuno, o quando abbiamo paura di una persona senza capire perché, probabilmente dipende da queste sostanze. Molto verosimilmente l’attrazione sessuale ha a che vedere con i ferormoni e l’organo vomero-nasale svolge un ruolo considerevole nelle emozioni che proviamo. Credo che l’ossitocina sia coinvolta anche per quel che riguarda questi segnali olfattivi sottili, in un modo che finora non è stato scoperto.


Tutti sappiamo per esperienza che ascoltando una musica gradevole e di fronte a un bel panorama facilmente ci sentiamo felici e rilassati, anche se i ricercatori non hanno ancora misurato il rilascio di ossitocina in queste situazioni. Infatti esistono perfino tecniche che ricorrono alla musica per favorire il rilassamento e migliorare l’apprendimento. Gli animali usano diversi richiami con specifici effetti fisiologici, per esempio tra madre e cucciolo, tra i due partner sessuali o all’interno del branco. Anche noi esseri umani siamo influenzati da certi suoni, come grida, gemiti e brontolii, così come dalle espressioni del viso. Una voce forte o acuta, e un’espressione arrabbiata, ci fanno sussultare, mentre una voce dolce e uno sguardo amichevole ci tranquillizzano e ci fanno venire voglia di comunicare.


Tutti i nostri sensi sono coinvolti quindi nell’interpretazione dell’ambiente circostante. Quando ci sentiamo minacciati o in pericolo, si attiva la reazione di attacco o fuga, mentre quando tutto ci sembra gradevole e tranquillo, la nostra risposta è di calma e connessione.

Approfondimenti bibliografici

  • Ågren G. et al., The oxytocin antagonist 1-deamino-2-D-Tyr(Oet)-4-Thr-8-Orn-oxytocin reverses the increase in the withdrawal response latency to thermal, but not mechanical nociceptive stimuli following oxytocin administration or massage-like stroking in rats, in “Neuroscience Letters”, 187, 1995, pp. 49-52.

  • Ågren G., Uvnäs Moberg K., Lundeberg T., Olfactory cues from an oxytocin-injected male rat can induce antonociception in its cage mates, in “Neuroreport”, 8, 1997, pp. 3073-3076.

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  • Uvnäs Moberg K. et al., Vagally mediated release of gastrin and cholecystokinin following sensory stimulation, in “Acta Physiologica Scandinavica”, 146, 1992, pp. 349-356.

  • Uvnäs Moberg K. et al., The antinociceptive effect of non-noxious sensory stimulation is partly mediated through oxytocinergic mechanisms, in “Acta Physiologica Scandinavica”, 149, 1993, pp. 199-204.

Ossitocina, l'ormone dell'amore
Ossitocina, l'ormone dell'amore
Kerstin Uvnäs Moberg
Fonte di calma, rigenerazione e guarigione.Un libro che descrive le innumerevoli funzioni dell’ossitocina: un ormone finora poco studiato ma che gioca un ruolo chiave nel nostro organismo. Negli ultimi anni sono state fatte importanti scoperte riguardo all’ossitocina, un ormone che gioca un ruolo chiave nell’ organismo per quel che riguarda la riproduzione, i legami affettivi, le interazioni sociali, i processi di guarigione e, più in generale, la capacità di mantenere uno stato di calma e rilassamento. L’autrice Kerstin Uvnäs Moberg da tempo si dedica, insieme al suo gruppo di ricerca a Stoccolma, allo studio dell’ossitocina. Già si sapeva della correlazione tra ossitocina e allattamento, ma i risultati delle sue ricerche forniscono una spiegazione scientifica dell’effetto benefico del massaggio, del tocco, e di quanto essi siano importanti. Tra i sensi, infatti, il tatto si distingue come via d’elezione per la secrezione di ossitocina. Ossitocina, l’ormone dell’amore, primo libro ad affrontare l’argomento con un taglio divulgativo, è un ponte tra fisiologia e psicologia. In esso, l’autrice presenta nel suo insieme quello che ha chiamato “sistema di calma e connessione”, modulato dall’ossitocina, ma che coinvolge molte sostanze, e suggerisce modi per attingere alla preziosa fonte di calma e rigenerazione che ognuno ha dentro e della quale ha bisogno, non soltanto per evitare di ammalarsi, ma anche per godere della vita e sentirsi curioso, ottimista e creativo. Conosci l’autore Kerstin Uvnäs Moberg è considerata la maggior esperta a livello mondiale sull’ossitocina. Ha condotto le sue ricerche presso il Karolinska Institute a Stoccolma e la Swedish University di Scienze Agrarie di Uppsala, dov’è Professore di Fisiologia. Autrice di più di 400 articoli scientifici e di un libro, Kerstin Uvnäs Moberg tiene spesso conferenze in Europa e negli Stati Uniti.Il suo lavoro ha influenzato molte discipline, come l’ostetricia, la psicologia, l’allevamento degli animali, la fisioterapia, la pediatria e lo sviluppo nell’infanzia.Madre di quattro figli, vive a Djursholm, in Svezia.